sabato 5 gennaio 2013

Su chi possiede gli USA ed il mondo - Cogitazioni di Fabrizio Belloni....



Le cose che non capisco.

A dir la verità sono tante. E più invecchio ed acquisisco esperienza, più aumentano i campi oscuri che mi si parano davanti. E’ vero che tanti, tantissimi pezzi del puzzle della vita dell’uomo vanno al loro posto, col trascorrere del tempo, ma è altrettanto vero che, non appena una tessera si sistema, come per magia mi accorgo che il pannello si allarga in ogni direzione. Fascino e dannazione dell’essere umano.

Alcune cose rimangono inalterate, però.

Il gusto, il bisogno di libertà, di libertà interiore, che permette di guardare tutto con spirito “laico”, e che non permette invece a nessuno, almeno consciamente, di manipolare la mia morale. A nessuno.

La capacità di fare un passo indietro per avere una visione più ampia di realtà, situazioni, persone, atti, comportamenti.

Una robusta, inossidabile dose di auto ironia, senza la quale la vita mi sembrerebbe invivibile.

Il piacere, presuntuoso se volete, di chiedermi sempre “perché”.
E, soprattutto, di guardare ogni cosa che mi capita inizialmente con amore, come opportunità. Poi naturalmente il giudizio si delinea con precisione.

E, dopo questo auto incensamento, teso a cercare di far capire ai miei tre o quattro lettori che il pregiudizio non alberga dalle mie parti, veniamo alla porcheria quotidiana.
La prima considerazione che salta all’occhio è la splendida assenza dai media, a causa della maternità, della Belen. Non se ne poteva proprio più. Donna di piacevole, solo piacevole, aspetto era diventata come una aragosta. Il primo boccone incuriosisce, ma dopo il decimo uno si stufa e pensa con nostalgia al panino col prosciutto, al minestrone. Oltretutto di faccia…. Bhé, c’è di meglio, molto meglio. Perché ce la propinavano mattina, mezzogiorno e sera?

Poi, altra sceneggiata italica tipica dei periodi pre elettorali: grancassa sui risultati delle benemerite Forze dell’Ordine nella lotta alla malavita organizzata. E qui dobbiamo capirci, e non raccontiamocela. Che Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza si dannino l’anima è vero, assodato, meritorio e da applauso (magari un po’ meno il comportamento di certi giudici, che o liberano immediatamente i farabutti, o si dimenticano di compiere atti giuridici –deposito di sentenza, per esempio, che impiegano anche anni a redigere- permettendo a picciotti e guappi di riacquisire la libertà). 

Quello che nessuno ha il coraggio di sottolineare con la dovuta enfasi è il rinascere immediato delle organizzazioni criminali, anche se decapitate. Uno si chiede se tale motivo è endemico, oppure antropologico o, come ritengo, dovuto alla VOLUTA condizione socio-culturale di zone abbandonate. Forse dovremmo riguardare alla strombazzata unità d’Italia, alla retorica del tricolore, alle schifezze sottaciute, alla bramosia di potere della peggior casa regnante d’Europa, alla violenza che fu perpetrata. Ed al comodo, per la casta, scambio di voti. Fare un passo indietro e rivedere la Storia ufficiale. Se ne uscirà mai?

Non capisco neppure la mentalità della gente in politica. Oppure la capisco troppo bene. Ma questo può diventare un reato. Prendete Berlusconi. Quanto meno schizoide: prima appoggia il Governo Monti. Poi lo indica come leader designato del fronte dei moderati, Poi, dopo che il Mario da Varese rifiuta e si mette alla testa del partito del Vaticano e delle banche (in definitiva sovrapponibili), impreca e si scaglia contro il professore. O il Mario, vera reclame della stitichezza, della melanconia, va bene o no. Perché la gente non spernacchia sia il Silvio che il Mario?

Una altra cosa che mi manda il sangue alla testa è la proposta di rendere il cosiddetto “negazionismo” illegale. Siamo al peggio del peggio. Sia ben chiaro: non esiste il reato di odio. Esiste la violenza, la sua istigazione, l’apologia della stessa, forse. Ma dove sta scritto che l’indagine storica, le proposte di dubbi, le prove contrarie, le domande scomode costituiscano un reato? Puzza di Santa Inquisizione, puzza di roghi alle streghe, puzza di tentativo di mantenere coperta un “verità” economicamente redditizia per “quelli là”. Fino a quando durerà?

E veniamo alla “madre di tutta le incomprensioni”. Nessuno ha il coraggio di dire che siamo servi a casa nostra. Anche la Grande Germania ed il Giappone hanno perso la Guerra (forse: se ne potrebbe parlare a lungo. Mi piacerebbe essere qui tra un secolo: mi toglierei molte soddisfazioni), ma non sono così “occupati”. Lo ribadisco ogni volta che posso. 

Se vogliamo rinascere dobbiamo cacciare dall’Italia e dall’Europa la Goldman Sachs e le altre finanziarie di “quelli là”. Ed anche gli yankee, loro braccio armato. Badate alla sequenza logica. La nostra sovranità è sottomessa al volere del Governo SUA. Il Governo Sua è condizionato dalla Federal Reserve. La Federal Reserve è posseduta da dieci banche private. Di dieci, nove sono ebree.

Fino a quando questo non assurgerà a scandalo nazionale, internazionale, umano, sociale?
E per oggi vi ho già scocciato abbastanza. Non mandatemi il conto degli epatoprotettori.

Fabrizio Belloni

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