mercoledì 30 gennaio 2013
France et Afrique - Geopolitica con intelligence (or stupidity?) ed il futuro del potere USA in Africa
Notizie d'Intelligence:
"La posta in gioco è un vasto territorio che, durante il periodo coloniale francese copriva l’Africa occidentale ed equatoriale francese. Il Mali durante il periodo francese veniva indicato come Le Soudan français (il Sudan francese). Ironia della sorte, questo processo di indebolimento e, infine, di esclusione della Francia dall’Africa francofona viene effettuato con l’avallo tacito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy e del presidente François Hollande, entrambi al servizio degli interessi geopolitici degli Stati Uniti, a danno di quelli della Repubblica francese. La militarizzazione del continente africano fa parte del mandato dell’US AFRICOM. L’obiettivo a lungo termine è esercitare il controllo geopolitico e militare su una vasta area, che storicamente rientrava nella sfera d’influenza della Francia. Questa zona è ricca di petrolio, gas, oro, uranio e minerali strategici."
Commento:
Assistiamo ad un'altra disfatta europea in Africa... la Guerra Mondiale in Africa contro gli USA prosegue male per l'Europa divisa e geopoliticamente stupida questo è il risultato di 70 anni di geopolitica vietata nel Continente dai 'vincitori': un presidente (sorciozy) che era di ben nota razza al servizio atlantico e che quindi ha tradito la République Française, e un altro presidente (hollande ), che è una gran brava persona ma non ha senso strategico, in Africa si comincia a non parlare più francese.
.....
97 dollari al barile- la crisi petrolifera algerina può solo aggravarsi e quando la Franza scoprirà di essere stata buggerata dagli USA, ahi noi ahi noi ci toccherà mandare rinforzi...
Al CIAda in Algeria e la disperata guerra mondiale della Francia, che ufficialmente combatte gli 'estremisti', ma segretamente combatte ‘les Etats Units', mentre qui imperversa la guerra euro- dollaro.
In un colpo solo, via Europa e via Cina dall’Africa.
Che ironico colpo di ritorno, cara Francia, aver coperto Obama in Libia, e ora perdere Algeria, Sudan, Mauritania e Mali in un colpo solo per colpa degli USA. Prosegue la Guerra Mondiale Europa-USA su suolo africano. Così il Diavolo paga chi lo ha servito contro i propri fratelli. Povera Zooropa, condannata a morte per la tua cecità.
(Persona informata sui fatti)
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[B]Il ruolo di al-Qaida nel Maghreb islamico come attività
dell’intelligence deve essere attentamente valutata.[/B]
L’insurrezione islamica crea le condizioni che favoriscono la
destabilizzazione politica del Mali come Stato-nazione. Quali
interessi geopolitici vengono serviti?
Osservazioni conclusive: [B]“The American Sudan”[/B]
[B]Con amara ironia, il sequestro nel sud dell’Algeria e la tragedia
risultante dall’operazione militare di “salvataggio” algerina,
fornisce una giustificazione umanitaria all’intervento militare
occidentale guidato dall’US AFRICOM.[/B] Quest’ultimo non opera solo
in Mali e Algeria. Potrebbe anche includere la vasta regione che si
estende sulla cintura sub-sahariana del Sahel, dalla Mauritania al
confine occidentale del Sudan. Questa escalation è parte di un piano
militare e strategico degli Stati Uniti, fase seguente della
militarizzazione del continente africano, “un passo successivo” della
guerra USA-NATO in Libia del 2011. Si tratta di un progetto di
conquista neo-coloniale degli Stati Uniti di una vasta area.
[B]Mentre la Francia è l’ex potenza coloniale che interviene a nome di
Washington, la fine del gioco vedrà l’esclusione della Francia,
infine, dal Maghreb e dall’Africa sub-sahariana. Questo declassamento
della Francia come potenza coloniale, è stato avviato fin dalla guerra
di Indocina nel 1950. Mentre gli Stati Uniti si preparano, a breve, a
condividere il bottino di guerra con la Francia, l’obiettivo ultimo di
Washington è “ridisegnare la mappa del continente africano” e infine
portare l’Africa francofona nella sfera di influenza statunitense.[/B]
(Fonte: http://www.eurasia-rivista.org/)
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