sabato 25 dicembre 2010

Servizi segreti USA, manipolazione di notizie, Julian Assange e wikileaks


"Quando si dice: Prendere per il naso.." (Saul Arpino)

L'emittente RAI News 24 riferisce che Julian Assange, il creatore di Wikileaks, deve essere estradato dalla collaborante Inghilterra per trasferirlo negli USA. La motivazione della richiesta così formulata, e non più la denuncia per stupro che fu instaurata in Svezia, sarà trasformata in: “Assange ha volontariamente attentato alla sicurezza nazionale degli americani e americane attraverso comunicazioni criptate con un loro militare da cui ha ottenuto informazioni nascostamente".

Secondo quel Paese il dolo e la volontà dell'Assange di negare agli USA sta tutto nel fatto nell'avere criptato le lettere di contatto con la sua fonte informativa. Il che equivale però a dire: "Io ho copia delle tue lettere, me le sono procurate in qualche maniera. Inoltre, giacché le ho decriptate, le uso come mi pare". E Assange che aveva fatto di diverso?

Assange era un hacker famoso, e, certo, se aveva criptato le sue lettere lo aveva fatto in maniera egregia. Ergo, gli USA si sono serviti, nel volere condannare l'Assange, dello stesso meccanismo di cui l'australiano si avvalse, cioè hanno trovato qualcuno che ha fornito loro informazioni confidenziali e la chiave di decifratura delle lettere poi agendo pubblicamente.

Ripeto, allora dov'è la differenza tra i due comportamenti?

Se è condannabile il primo personaggio devono esserlo anche i secondi; anzi, gli USA sono moralmente peggiori perché pretestuosi nel loro agire, mentre l’azione del primo rientra soltanto in quel gran capitolo che si chiama "giornalismo", ovvero pubblicazione di notizie che si vogliono controllare.

Ora, forse sfuggite le notizie che Wikileaks pubblica, gli USA dichiarano di temere effetti per la loro politica sempre espansionista e o schiavista... ma essi stessi hanno scritto ciò che Wikileaks va pubblicando attraverso propri politici.

In ogni modo, ritengo che tutto ciò che ho fin qui scritto è vero ad un livello interpretativo molto superficiale, perché, sostengo, sono gli stessi USA che stanno creando l’incidente diplomatico, che è come al solito teso a mantenere il loro colonialismo e soddisfacimento di fame d'energia creando incidenti attraverso cui fare scoppiare guerre per impadronirsi di Paesi a loro avversi piegandoli ai propri interessi.

E' chiaro che stando così le cose, e non v'è ragione di dubitarne, Assange è oggetto di un trattamento che definire "opportunista" è piccola cosa, ma tant'è!

Considerazione 1) Mi rifaccio ad un popolare proverbio: "Chi è causa del suo mal pianga se stesso"! Per gli schiavisti ameri-cani non è così, perché loro, dopo aver creato il massimo danno possibile per il globo terrestre, rifiutano ogni responsabilità dei misfatti che adducono ad altri; infatti, le notizie pubblicate da Wikileaks non essendo possibile rinnegarle, ricorrono, i barbari, ad accusare chi le pubblica che non è nemmeno loro cittadino, ma ha origine australiana.

Considerazione 2) La realtà americana, non bisogna dimenticarlo, così come quella italiana è posta nel fatto che questi Paesi, ed altri, sono caduti in mano alla finanza speculativa giudeo/sionista che sta cercando in tutti i modi di controllare i "goym" credendoli tutti fessi, ed ora, summa iniuria, si sono reinventati anche il certificato di pura razza giudea!? Di quest’affare furono accusati altri in passato… qualcosa non torna… e gli imbecilli stanno a guardare!

Kiriosomega, agnostico

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