Preparazione di pane e biscotti al Circolo vegetariano VV.TT.
Abbiamo imparato che “dividere” giova solo a chi vuole comandare sugli altri...
Tutti gli –ismi si sono sotterrati da soli, la divisione in classi non giova ai più deboli, ma se c’è ancora qualcuno che non ne vuole fare a meno, le classi potrebbero mantenersi, purché percorribili in tutte le direzioni offrendo a tutti pari opportunità. Occorrono nuovi paradigmi, che sono possibili anche grazie alle esperienze fatte in tempi più o meno recenti, che ci hanno fatto vedere quanto di bene, di male, di miracoloso e di atroce possa fare l’umanità.
La strada per costruire una società senza barriere è lunga, difficile, ma non impossibile. C’è un punto di partenza e non è la costruzione del socialismo (perché no?), il punto di partenza è capire quale è la nostra missione sulla terra, ripartire per unire, senza preconcetti con lo strumento del discernimento che supera la critica, la rabbia, la nostalgia, l’odio, la voglia di tirare sassi sul colpevole senza chiedersi se lo sia veramente, costruire i nuovi paradigmi bisogna, condividendo l’esistenza e l’esistente, da una parte ponendo gioia e amore in ogni occasione e mettendo la vita in gioco e non in gioco la vita, dall’altra, assumendo le esperienze negative o atroci dell’umanità come vaccino, in modo da creare gli anticorpi per evitarle in futuro.
Inventiamo dei giochi per l’ambiente dove i giocatori rappresentano a sorteggio le figure degli inquinatori e dei bonificatori, poi dei mazzi di carte sulle cause ed effetti, sulla politica, sull’economia, sul sociale e quant’altro. Giochi da playstation che sostituiscono gli attuali cruenti e catastrofici. Giochi che progettano come realizzare la evoluzione agroindustriale, per restituire alla natura e al tempo di relazione la giusta dimensione. Giochi che ci fanno ricordare quali sono i nostri bisogni materiali, per circoscriverli insieme al lavoro per soddisfarli. Insomma trasformare tutto in gioco per vanificare la tendenza di questo mondo che vuole stare seriamente male!
Siamo noi a determinare gli eventi, la forza vitale della natura cerca sempre di rimetterci in carreggiata, ma noi talvolta guardiamo al passato con nostalgia, acrimonia o altri sentimenti che deviano il nostro passo col rischio di farci scivolare sulla china.
Comunque la pensiate vogliatemi bene ugualmente, non dimenticate che siamo in clima natalizio!
Un abbraccio, Benito Castorina
martedì 14 dicembre 2010
Bioregionalismo e gioco della vita....
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