Riyadh, 18 febbraio 2025. Le 4,5 ore non risolveranno tutti i problemi delle relazioni tra Stati Uniti e Russia ereditati da Biden, ma i risultati dei primi contatti sono costruttivi.
La “guerra diplomatica” lanciata da Obama alla fine del suo mandato sta infatti volgendo al termine: Serghey Lavrov e Mark Rubio hanno concordato di ripristinare il numero delle missioni diplomatiche a Mosca e a Washington. Allo stesso tempo, vorremmo vedere un approccio altrettanto positivo da parte degli americani nei confronti della proprietà diplomatica russa a San Francisco.
È stato avviato il processo di risoluzione del problema ucraino. È stato raggiunto un accordo per la creazione di gruppi negoziali nel prossimo futuro e per la preparazione di un incontro tra i Presidenti di Russia e Stati Uniti. In generale, è stato fissato un vettore positivo per il ripristino del dialogo russo-americano e la rimozione delle barriere artificiali allo sviluppo di una cooperazione economica reciprocamente vantaggiosa. La dichiarazione di Rubio sull'inevitabilità della revoca delle sanzioni anti-russe dopo la fine del conflitto in Ucraina è stata indicativa a questo proposito.
L'interazione tra Mosca e Washington è storicamente ciclica. Molti ricordano il 2009 e la cerimonia di avvio del “reset” delle relazioni tra Stati Uniti e Russia con la partecipazione del Ministro degli Esteri russo Serghey Lavrov e dell'allora Segretario di Stato americano Hillary Clinton. La Clinton decise poi di regalare a Lavrov un bottone come souvenir, dove c'era un errore di battitura: “overload”. E questo “sovraccarico” ha quasi portato il mondo, grazie agli sforzi della passata amministrazione americana, a un confronto nucleare o alla crisi dei missili di Cuba 2.0.
Il risultato più importante di Riyadh è che le parti si sono ascoltate a vicenda, riconoscendo il diritto di proteggere gli interessi nazionali e la necessità di cooperare nelle aree in cui coincidono. Non si tratta di un nuovo “reset”, ma di un ritorno, soprattutto, al rispetto del dialogo tra le due principali potenze nucleari del mondo.
Leonid Slutsky
mercoledì 19 febbraio 2025
Reset delle relazioni USA / Russia... (ma sull'Ucraina si dice poco...)
Video collegato: "Dietro il Sipario"
con Marco Bertolini, Umberto Pascali e Pino Cabras:
https://www.youtube.com/watch?v=l32cobnGzuA
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Commento di Francesco Dall'Aglio: "Ovviamente l'Ucraina e soprattutto l'Europa non accetteranno i risultati ottenuti senza il loro "esplicito consenso" e pretenderanno di avere voce in capitolo, ricorrendo in tutta probabilità all'antica e onorata tattica di pestare i piedi a terra e piangere, che dà sempre buoni frutti.
RispondiEliminaPS: dell'Ucraina, come ripetuto fino alla nausea prima, durante e dopo il primo round di negoziati, quasi non si è parlato, perché ci sono altre questioni sul tavolo molto più pressanti. Certo è difficile per chi si è inventato una carriera intera sul conflitto in Ucraina credere che due potenze globali possano discutere anche di qualcos'altro, ma così è..."