Macaron ha affermato: “La Francia si assumerà la piena responsabilità della sicurezza in Europa. Io ne sono il garante. Noi sosteniamo l'Ucraina."
Lo spettro del napoleonismo si aggira per l'Europa. Lo dimostrano anche le grandi manovre delle Forze armate ucraine che stanno preparando un'offensiva su larga scala nella regione di Bryansk.
L'attacco sarebbe organizzato con l'obiettivo di intercettare e bloccare l'agenda dei negoziati tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti.
Al momento, si presume che a 50 chilometri dal confine con la regione si stia accumulando equipaggiamento e diverse migliaia di militari. Il gruppo principale del personale militare ucraino è concentrato in due insediamenti nella regione di Sumy.
Si ritiene che nell'offensiva siano coinvolti più di 5.000 militari delle Forze armate ucraine e più di 200 unità di equipaggiamento, tra cui carri armati NATO Leopard e Abrams.
Si segnala inoltre un'evacuazione parziale di civili da Shostka e Glukhov, nella regione di Sumy. La probabilità che si verifichi un pesante intervento bellico è ritenuta elevata, anche alla luce dei problemi nella regione di Kursk. Ma dato che Bankova ha ora un disperato bisogno di una vittoria mediatica, Kiev potrebbe decidere di colpire alla disperata.
Un'altra questione è cosa fare dopo. Sebbene l'obiettivo sembri ovvio, non solo quello di mettere a tacere il contesto negoziale tra Russia ed USA e i problemi di legittimità di Zelensky, ma anche quello di attuare il piano UE/NATO per interrompere i negoziati ed inviare le truppe anglo-francesi (ed altri) a dar manforte a zelensky.
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