"Il Dr. Leopoldo Salmaso è uno dei tanti medici di livello ed esperienza internazionali e uno dei pochi, sfortunatamente, comunicatori in Italia, che rispetto al vaccino, attuale tappa del dispotismo sanitario insito nell’ ”Operazione globale Coronavirus”, propongono vie di scampo dalle manipolazioni e dagli inganni imposti da colleghi complici, o vilmente opportunisti , al servizio di un potere che, nella sua espressione bio-tecno-fascista, super il modello del Ventennio, tanto ipocritamente vituperato...
L’annesso articolo di Leopoldo Salmaso, che sento il dovere di divulgare, fa, in modo estremamente significativo e convincente, ma anche sintetico, il punto sulla realtà del vaccino all’interno del suo quadro di riferimento scientifico." (Fulvio Grimaldi)
Buona, utile, lettura:
Secondo alcuni ingegneri aeronautici il bombo non può volare, però il bombo non legge le loro pubblicazioni e vola lo stesso.
Secondo Pfizer & C. il ‘vaccino’ a RNA messaggero non può modificare il genoma, però il ‘vaccino’ non legge i comunicati di Pfizer e…
Anzitutto alcune precisazioni:
P1. Il proverbiale calabrone non è un calabrone ma un bombo (Bombus terrestris) su cui un secolo fa Antoine Magnan e altri (1) scrissero che non poteva volare in base ai loro studi di aerodinamica.
P2. Il paradosso non è un paradosso, tanto che Magnan dovette correggere i propri studi invece che ‘correggere’ i bombi.
P3. il cosiddetto ‘paradosso del calabrone’ è diventato proverbiale per indicare la presunzione di tanti ‘apprendisti stregoni’ che pretendono piegare la Natura alla loro visione ultra semplificata della realtà.
Con tali premesse, mi propongo di illustrare perché e come un vaccino a mRNA si può comportare come i bombi, ignorando i comunicati Pfizer.
Per sviluppare il contraddittorio, propongo al lettore di proseguire con una fiction processuale:
A (Avvocato accusatore): Chiamo a deporre il dottor Leopoldo Salmaso… Dottore, dica brevemente le sue qualifiche, in particolare per farci capire la sua posizione riguardo ai vaccini.
S (Salmaso): Sono un medico, specialista in Malattie Infettive e in Sanità Pubblica, a tempo pieno presso il Complesso Ospedale-Università di Padova nel periodo 1976-2011. Ho sempre sostenuto e potenziato le attività vaccinali del mio ospedale e ho anche coordinato un’indagine sieroepidemiologica sulla copertura vaccinale nelle scuole del Veneto. Nel 1983-85, in qualità di Esperto del Ministero Affari Esteri, ho coordinato un progetto pilota nella regione di Dodoma (Tanzania) che poi è sfociato nel Piano Vaccinale Nazionale di quel paese. Sempre in Tanzania e già dal biennio 1978-80 ho coordinato il controllo di varie epidemie come Colera, Polio, Tifo addominale. Sia in Veneto che in Tanzania sono stato uno dei massimi referenti per HIV-AIDS. Per circa 20 anni ho tenuto lezioni nel circuito Europeo TropEd (2) con il CUAMM di Padova (3). Sono socio fondatore dell’associazione NoGrazie (4).
A: Con una carriera simile, possiamo annoverarla fra i SIVAX?
S: I termini SIVAX e NOVAX sottintendono due opposte tifoserie-a-prescindere. Non è serio, e tantomeno scientifico, fare di ogni erba un fascio.
A: Riformulo la domanda: lei ritiene che le vaccinazioni, in generale, siano un importante presidio di Sanità Pubblica?
S: Sì
A: Lei ritiene che i vaccini a mRNA siano un importante presidio di Sanità Pubblica?
S: No
A: Perché no?
S: Perché il rapporto benefici/rischi è del tutto negativo.
A: Pfizer e Moderna dicono che i loro vaccini a mRNA hanno tantissimi pregi e pochissimi difetti.
S: Nessuna meraviglia: sono osti che vogliono vendere il loro vino. Meraviglia, anzi, grave preoccupazione suscitano invece OMS, EMA e AIFA che si comportano come la ‘moglie dell’oste’ invece che come agenti dei NAS. Nel nostro caso la principale responsabilità di autorizzazione e controllo spetta all’EMA -Agenzia Europea per i Farmaci- (5, 6). EMA ha concesso ai vaccini a mRNA una ‘autorizzazione condizionata’ (7). Il nocciolo della questione è riassunto in questa tabella... - Continua: https://comedonchisciotte.org/vaccini-covid-e-il-paradosso-del-calabrone/
Conferme anche dall'OMS:
RispondiElimina“Il capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato che l'emergere di nuove mutazioni del coronavirus pone il problema dell'efficacia dei vaccini esistenti. Ghebreyesus durante un incontro con i giornalisti ha suggerito che secondo "notizie preoccupanti” i vaccini esistenti potrebbero non funzionare contro nuove varianti del coronavirus...”