giovedì 18 febbraio 2021

"Fiducia" in Draghi, alligatori e lucertole...


Banda di cravattari al potere

Sotto la tunica, il Messia  non è che un altro cravattato, alla Ciampi, Dini, Amato, Prodi. Dirige un governo Rothschild, fatto da un nucleo di sicari della monarchizzazione globale, con un contorno di nullità innocue (PD-6Stelle) a fingere politica. 

Non è l'illusoria "tigre di carta" del grande Mao e se Draghi è considerato un alligatore, è solo perché si è circondato di lucertoline e anfibi minori. Magari ora sta all'ultimo gradino prima del Colle (sempre che Mattarella gli ceda il posto), ma da Francoforte a Roma è stata una bella discesa. In banca al suo orecchio sussurravano la massoneria reale britannica e poi la Cupola tecno-bio-finanziaria, il cui spicchio italico è chiamato  a rafforzare con i famosi quattro o cinque pilastri tecnici. 

Ma ora è anche tenuto ad ascoltare le lobby. Quelle sempiterne dei mercatini domestici: Confindustria, sottobosco speculativo cattolico, grandoperisti e, nei punti di minore visibilità (gabinetti, consulenze, servizi, segretariati), mariuoli, maneggioni e spioni, garanti degli storici rapporti sottocoperta. 

Date queste basi, è chiaro che la Fiducia gli viene data sulla fiducia. Senza che abbia mai detto un'acca sul programma, i topini ciechi corrono ad assaggiare il formaggio. Si sa che ciò che conta, nella scelta dei banco-tecnocrati (Ciampi, Dini, Monti, Draghi) imposti dall'apposita "crisi", è  indebolire la democrazia attraverso l'annichilimento del parlamento e l'obsolescenza del voto. Sarà più facile così distribuire a chi conviene, subito, le grandi risorse UE in arrivo e, nel medio termine, grazie ai debiti che graveranno su ogni velleità, arrivare al Nuovo Ordine Mondiale. 

Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/




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