La vicentina Daniela Musocco, 61 anni, è in sciopero della fame dal 17 ottobre, con lei anche Stefania e Barbara, due attiviste della Valtellina. per chiedere la chiusura del Casteller e la liberazione dei tre orsi prigionieri in Trentino.
Essi scrivono:
"Ci idratiamo per sopravvivere ma non forniamo al nostro corpo elementi nutrizionali vitali.
Lo sciopero della fame inteso e praticato non come suicidio ma come lotta politica dal rischio calcolato perché lo sciopero della fame è una questione squisitamente politica.
E' un mezzo tramite il quale si protesta nei confronti delle autorità e dal 2000 questa forma di lotta viene meglio definita col neologismo "necroresistenza" per affermare la superiorità della esistenza politica su quella biologica con la trasformazione del corpo da luogo di soggezione ad arma di insurrezione.
La nostra insurrezione prosegue ostinatamente ma anche drammaticamente.
Esattamente come ostinatamente e drammaticamente cercheranno quotidianamente di sopravvivere alla prigionia gli Orsi al Casteller chiusi nei loro loculi.
Ancora una volta siamo a chiedere al mondo animalista antispecista italiano di andare oltre alle peculiarità di pertinenza dando respiro alla superiorità della esistenza politica su quella del pensiero individuale o di congrega.
Friedrich Engles ha detto "Un’oncia di azione vale quanto una tonnellata di teoria." Ecco. Vi chiediamo una oncia di azione da destinarsi alla causa della Liberazione Orsi prigionieri."
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