giovedì 24 dicembre 2020

COVIDEOLOGIA: LA NECESSITA’ DI UNA CONTRO-NARRAZIONE



A fianco delle misure sanitarie e di distanziamento sociale, stiamo assistendo allo sviluppo di una narrazione ideologica intorno all’emergenza COVID, che utilizza i linguaggi artistico-culturali.

Grandi aziende come Coca-Cola, Amazon o Lavazza, infatti, stanno producendo spot finalizzati a promuovere non già il proprio prodotto, bensì un nuovo stile di vita conseguente all’emergenza pandemica.

Il tratto comune a questi spot, è l’enunciazione del fatto che il distanziamento sociale sia destinato a rimanere per sempre e che il nuovo stile di vita che ne deriverà sia da abbracciare con entusiasmo.

È singolare assistere all’allineamento della stragrande maggioranza degli artisti alla narrazione dominante, soprattutto se si considera il fatto che le arti sono, dal punto di vista professionale e occupazionale, uno dei settori maggiormente colpiti dalle norme di distanziamento.

Pertanto, nell'incontro tra due operatori del settore teatrale e musicale, che si è svolto il 23 dicembre u.s., è stata fatta una analisi di come stiano funzionando le strategie culturali delle covidelogia, quale funzione strategica ricoprano i linguaggi culturali nel nuovo ordine sociale che si sta creando, in che modo si possa costituire un fronte autonomo dell’ambito artistico-culturale, che sia in grado di mettere in campo una contro-narrazione. (bye bye uncle sam)



In aggiunta a ciò segnaliamo:

Tutte le balle dell'informazione di regime

Una su tutte: chi viola il coprifuoco è imputabile di "evasione". Lo scrive il Corriere.

E Repubblica: "Vaccino: vincere, e vinceremo!"

Mentre s'ingrossano gli attributi di Navalny: "Mutande e manette".

Rassegna stampa 23 dicembre 2020 - Vox Italia TV

Tanto da ridere, parecchio da piangere

(Jure Eler)

https://www.youtube.com/watch?v=N-heQ_bEejM




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