Ragazzi, non fatevi deprimere dal titolo. L’antidoto alla nostra disperata delusione c’è. Anzi, è miracolosamente spuntato proprio mentre stavo scrivendo questo pezzo di accompagnamento alla conversazione sul tema, trasmessa da Byoblu: https://www.youtube.com/watch?v=Zv_Rv_EAJhs&feature=youtu.be
Al punto dove eravamo arrivati, non ce lo saremmo mai più aspettati. E da chi è stata aperta questa nuova porta sul sol dell’avvenir? Ma non poteva essere quello che da sempre ha tutte le chiavi del futuro, il leader maximo! E D’Alema l’ha detto e l’ha fatto: “Serve un nuovo partito di sinistra”. Nel brodo di giuggiole in cui sono annegati “il manifesto” e Biden, fiorivano ninfee e vagavano cigni (mentre rospi e alligatori restavano sul fondo).
E Massimino l’ha annunciato coi piedi per terra e a ragion veduta: la squadra c’è e non è roba da poco. Svetta Giuliano Amato, padre nobile con grembiulino, brilla Zingaretti (no, non quello, il fratello minus), Franceschini per la cultura post-virus, Speranza cavaliere del Sacro Virus, Goffredo Bettini, ”Il Grosso”, da cui germinano premier, e come garanzia di un intellettualità de sinistra, Urbinati e Dominianni. Gli amici? Ovvio: i ceti più deboli, noblesse oblige, ma, per essere pragmatici, anche quelli meno deboli. I nemici? Che domanda, i sovranisti. Il programma? Roba forte: ”la riforma del capitalismo nel segno del green e dell’innovazione tecnologica”. Futuribili e originali da far tremare Duchamp.
Comunque, a dirla tutta, è in arrivo l’ambrosia, il latte e la manna: 209 miliardi UE. Vuoi che non valga un altro partito “de sinistra”?
Fulvio Grimaldi - fulvio.grimaldi@gmail.com
Canzoncina in sintonia: https://www.youtube.com/watch?v=JCO2RDAQ_JY
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