E' accaduto di nuovo...
Cane pastore sciolto al parco, senza guinzaglio né museruola, padrona con tablet in mano, che vagava per conto suo, noncurante di quello che faceva il cane, dove o verso chi andava... gentilmente le chiedo di legare il suo cane, perché i miei due piccoli, essendo già stati aggrediti da altri cani sciolti, me compresa, hanno timore quando un cane, che non conoscono, si avvicina al galoppo... risposta? Sono razzista!
La ragazza di colore, invece di spiegarmi cosa c'entrasse il fatto del razzismo con una persona che cortesemente la prega di legare il tuo cane, almeno per il tempo necessario che s'impiega per passare oltre, per via della situazione che crea ansia e disagio, nega spudoratamente anche il fatto di avermi minacciata di picchiarmi per lo stesso motivo, mesi fa. Le avevo chiesto la cortesia di legare il cane per due minuti, giusto il tempo per allontanarmi. Il coraggio le fa onore, non c'è che dire! Minacce di percosse e diffamazione in pubblico... solo per aver chiesto di far rispettare la legge, ma non per puntiglio, ma per una questione di umanità e rispetto per le persone e gli animali! Mi chiedo... si può essere razzisti verso le buone regole di convivenza civile e morale?
Vabbè... per andare al parco oggigiorno, bisogna chiamare la polizia municipale preposta al quartiere, per chiedere di far rispettare la legge... la prossima volta io spero che non diventi necessario, ma certo non ho nessuna intenzione di essere costretta a portare i miei cani altrove a spasso sull'asfalto, per strade non illuminate, piene di sterpaglie trascurate dal comune, che accecano cani e persone e due bustine di cacche, in cerca di un bidone della spazzatura ( In tutto il parco ce n'è uno solo )!
Se non mi trasformo nella dea Kahlì (bendata) e con quattro braccia a disposizione... dovrò infastidire per forza di cose e mio malgrado, la polizia preposta!
Elke Colangelo
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