Corteo nazionale a Pavia sabato 12 novembre 2016, ritrovo alle ore 15.30 Ponte Coperto.
Associazione Animalisti Onlus, con la collaborazione di LEAL Lega Antivivisezionista, Animalisti Italiani, Fronte Animalista, Riscatto Animale e Meta, organizza a Pavia un corteo nazionale per protestare contro gli allevamenti di animali da pelliccia e chiederne la chiusura totale in Italia.
La partenza sarà dal Ponte Coperto e percorrerà Corso Porta Nuova fino a Piazza della Vittoria dove sarà allestito un Maxischermo con immagini esplicite, nel contempo verrà rappresentato dal vivo il massacro degli animali da pelliccia da attori (non professionisti).
In Italia ci sono allevamenti di visoni e cincillà, capannoni nascosti nelle campagne che allevano e uccidono migliaia di animali per ottenere pellicce, inserti, colli e rifiniture per capi di abbigliamento.
Nel mondo esistono nazioni che hanno deciso di porre fine a queste torture. Olanda, Austria, Regno Unito, Croazia e Bosnia sono alcune ad aver vietato l’allevamento di animali da pelliccia. L’Italia culla della civiltà non ha ancora approvato alcuna legge per abolire gli allevamenti da pelliccia, diciamo basta a questi allevamenti barbari e senza alcun senso logico di esistere oggi.
Alessandro Mosso, presidente di Animalisti Onlus dichiara: "Nei grandi magazzini, nei reparti di abbigliamento sportivo italiani vendono indumenti, cappotti e giocattoli confezionati con pelli e pellicce di cani e di gatti. l'Italia e l'Europa importano dall'Asia pellicce dei "migliori amici dell'uomo" utilizzati nell'abbigliamento, nei calzaturifici e nei giocattoli, il Governo Italiano deve intervenire noi insieme ad altre associazioni vogliamo una interrogazione parlamentare che fermi questo traffico inammissibile per un paese civile."
Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani Onlus sottolinea: “Ogni anno milioni di animali compresi cani e gatti vengono uccisi per produrre pellicce o inserti e risvolti per capi d’abbigliamento. Per questo motivo, nelle more dell’approvazione di una legge che sancisca la completa e definitiva abolizione di queste inenarrabili torture , la nostra associazione ha lanciato una raccolta di firme affinché si individui un’etichettatura che provveda ad indicare correttamente ed in modo inequivocabile, senza l’utilizzo di sinonimi, l’animale utilizzato per realizzare o rifinire il capo di abbigliamento o l’accessorio di moda in pelliccia.”
Associazione Animalisti Onlus, con la collaborazione di LEAL Lega Antivivisezionista, Animalisti Italiani, Fronte Animalista, Riscatto Animale e Meta, organizza a Pavia un corteo nazionale per protestare contro gli allevamenti di animali da pelliccia e chiederne la chiusura totale in Italia.
La partenza sarà dal Ponte Coperto e percorrerà Corso Porta Nuova fino a Piazza della Vittoria dove sarà allestito un Maxischermo con immagini esplicite, nel contempo verrà rappresentato dal vivo il massacro degli animali da pelliccia da attori (non professionisti).
In Italia ci sono allevamenti di visoni e cincillà, capannoni nascosti nelle campagne che allevano e uccidono migliaia di animali per ottenere pellicce, inserti, colli e rifiniture per capi di abbigliamento.
Nel mondo esistono nazioni che hanno deciso di porre fine a queste torture. Olanda, Austria, Regno Unito, Croazia e Bosnia sono alcune ad aver vietato l’allevamento di animali da pelliccia. L’Italia culla della civiltà non ha ancora approvato alcuna legge per abolire gli allevamenti da pelliccia, diciamo basta a questi allevamenti barbari e senza alcun senso logico di esistere oggi.
Alessandro Mosso, presidente di Animalisti Onlus dichiara: "Nei grandi magazzini, nei reparti di abbigliamento sportivo italiani vendono indumenti, cappotti e giocattoli confezionati con pelli e pellicce di cani e di gatti. l'Italia e l'Europa importano dall'Asia pellicce dei "migliori amici dell'uomo" utilizzati nell'abbigliamento, nei calzaturifici e nei giocattoli, il Governo Italiano deve intervenire noi insieme ad altre associazioni vogliamo una interrogazione parlamentare che fermi questo traffico inammissibile per un paese civile."
Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani Onlus sottolinea: “Ogni anno milioni di animali compresi cani e gatti vengono uccisi per produrre pellicce o inserti e risvolti per capi d’abbigliamento. Per questo motivo, nelle more dell’approvazione di una legge che sancisca la completa e definitiva abolizione di queste inenarrabili torture , la nostra associazione ha lanciato una raccolta di firme affinché si individui un’etichettatura che provveda ad indicare correttamente ed in modo inequivocabile, senza l’utilizzo di sinonimi, l’animale utilizzato per realizzare o rifinire il capo di abbigliamento o l’accessorio di moda in pelliccia.”
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