martedì 29 novembre 2016

Italia, repubblica delle banane, colpo di stato soft mediatico


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Non solo in Italia l’infima politica al servizio dell’alta finanza e dei poteri forti rappresentati a Bruxelles sta minacciando la Costituzione, avviene anche in Brasile, come ben descritto nel video che vi propongo e consiglio di visionare interamente (vedi in calce). Solo che da noi non è ancora emersa una figura di soli 16 anni (visibile dal nono minuto del video), in rappresentanza del movimento studentesco, che nella sua emotività più che comprensibile, esprime concetti articolati e profondi che lasciano basiti e che la stragrande maggioranza degli adulti italiani semi-analfabeti nemmeno potrebbero recepire.

Se solo ci fosse una figura simile tra le giovani generazioni italiche, che temo ormai in prevalenza preda di sciatteria, accidia, indolenza, indifferenza, ecc., forse potrei rivedere la mia posizione di totale scetticismo prospettico verso questo "nostro"  paese, anziché proseguire nella mia, temo ormai irreversibile, tendenza all’apolidismo ed al cosmopolitismo. 

Concludo rammentando che ormai da molti anni nei paesi cosiddetti occidentali ed industriali (anche in quelli che una volta si definivano “in via di sviluppo”) non avvengono più colpi di stato militari, e quando ci provano falliscono (vedasi il recente in Turchia). Sono altre le strategie, estremamente insidiose e subdole, adottate per attuare colpi di stato togliendo alla popolazione il potere che una volta era connesso al diritto elettorale, svuotando di significato il voto e deprimendo, demotivando e depotenziando le energie popolari di reazione, in particolare ricorrendo al totale controllo mediatico propagandistico, rendendo la popolazione sempre più ignorante e superficiale, priva di capacità critica analitica. L’Italia ed il Brasile sono due esempi calzanti. 

Claudio Martinotti Doria

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Articolo in sintonia: 
Italia e Brasile: due governi illegittimi attaccano la Costituzione
  
Come mai i media mainstream non parlano più del Brasile? Dopo tutti gli scandali che fino ad alcuni mesi fa affollavano stampa e telegiornali, dopo la destituzione della Presidente Dilma Rousseff, tutto sembra tornato alla “normalità”.

Una “normalità” che, con le dovute differenze, ricorda molto quella italiana, con tanto di proposta di modifica costituzionale. I due governi, quello italiano e quello brasiliano, perseguono lo stesso obiettivo: togliere la sovranità al popolo.

La buona notizie che viene dal Brasile è che lì esistono ancora molti anticorpi sociali, e si fanno sentire. Questo video parla dei movimenti studenteschi e del notevole impatto sociale delle loro lotte.

Per approfondire: Latinoamerica http://www.pandoratv.it/?cat=1219

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