venerdì 27 febbraio 2015

S'ode a sinistra uno squillo di tromba... Riuscirà Pier Luigi Bersani a fermare le orde dell'usurpatore?



...forse l'Italia s'è desta, sarà l'effetto Tsipras oppure il tanfo che emana dal gabinetto del bulletto fiorentino, che ha cagato troppo fuori della tazza. Ecco, finalmente si ode uno squillo di tromba. Il trombato Pier Luigi, che vinse le ultime elezioni a metà ma fu esautorato dal napoletano perché non in grado di trovare una maggioranza al senato, lancia un ultimo disperato squillo in difesa della democrazia: “Non voterò l'Italicum”. 

E le schiere residue della sinistra si ricompattano e lanciano gridolini di guerra verso il democristiano che -grazie al voto di extracomunitari e forzaitalioti in incognita- riuscì a usurpare la segreteria del PD, prima, e il seggio da primo ministro (sfilandolo da sotto il culo al povero Letta) dopo (sempre per grazia ricevuta del napoletano). 

Sarà sufficiente la presa di posizione odierna del “trombato/trombettiere” a restituire dignità al Partito Democratico, che fu comunista?

La disfida del Bersani contro Renzi mi ricorda molto la contesa avvenuta ai tempi del PDS, allorquando Achille Occhetto vinse le elezioni ma perse il posto, scalzato dal perfido Dalema. La causa di tanto male, in quel primo caso come in questo attuale, il lubrico inciucio con il puttaniere per antonomasia, nonché lenone e truffatore. Renzi è salito al governo grazie a lui, il condannato ai servizi “socialmente utili”, ed ora porta avanti (con la sua banda di ministri raccogliticci)  il suo  lavoro sporco, quello di distruggere la democrazia costituzionale dell'Italia e trasformare la penisola in un lager del lavoro precario (forzato) a basso prezzo. 

Riusciranno le stanche truppe democratiche residue a scacciare il vil marrano? 

Apriranno gli occhi gli italiani?


Paolo D'Arpini  
Portavoce pro-tempore di European Consumers Tuscia

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