martedì 26 novembre 2013

Italia - "Chist'è o paese do sole..." - Ed allora qual'è la causa di tutti i mali....?



"Chist'è o paese do sole...": http://www.youtube.com/watch?v=TEvyB7Fy6Hk


LEGGO CONTINUAMENTE LE INFINITE LAMENTELE DEGLI ITALIANI E ALLORA HO DECISO DI INVIARVI QUESTO AFORISMA NELLA SPERANZA DI FAR RIFLETTERE GLI ITALIANI.
VISTO CHE siamo probabilmente il più bel paese del pianeta.
VISTO CHE abbiamo la migliore cucina del pianeta.
VISTO CHE abbiamo circa il 70% dei siti archeologici e artistici del pianeta.
VISTO CHE abbiamo uno dei migliori climi del pianeta.
VISTO CHE abbiamo tra le migliori culture agricole del pianeta.
VISTO CHE siamo la patria della musica operistica.
VISTO CHE siamo uno dei principali paesi per la musica classica.
VISTO CHE queste cose ci ha fatto diventare tra i paesi con il maggior richiamo turistico del pianeta.
VISTO CHE abbiamo molto di più di tutti i paesi europei.
VISTO CHE però abbiamo sempre avuto uno dei peggiori governi dei paesi avanzati.
VISTO CHE questi governi non ci vengono imposti ma siamo noi a sceglierli.
VISTO CHE abbiamo sempre e solamente incolpato il governo per la nostra pessima amministrazione pubblica e finanziaria.
VISTO TUTTO QUESTO come è mai possibile che non ci viene il dubbio che sia ora che ci facciamo un esame di coscienza e decidiamo che i nostri tragici problemi sono causati solo dalla mentalità degli italiani che non vogliono cambiare perchè vogliono che i loro problemi sia risolti dagli altri. Tutti dobbiamo prenderci in prima persona l'impegno di far cambiare IL NOSTRO PAESE, ognuno dando l'esempio senza aspettare che lo facciano prima gli altri.
BUONA RIFLESSIONE E SE NON SIETE D'ACCORDO CON ME VI PREGO DI VOLERMELO DIRE APERTAMENTE.

Roberto Anastagi


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Riflessioni aggiunte: 


Scrive Marco Bracci:  "Certo che sono d’accordo Roberto, ma devo anche dire che un certo Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia dopo essere stato un dirigente del movimento Teosofico della Blawasky, diceva che esiste un karma di popolo. Vale a dire che in un certo popolo/nazione si incarnano quelli che hanno certe caratteristiche simili fra loro.
Quindi, se noi cambiamo mentalità, molto probabilmente per la prossima vita non ci incarneremo più in Italia, quindi gli italiani saranno sempre uguali o quasi e si ritroveranno i Governi simili a quelli che hanno oggi.
Ciò non vuol dire che non dobbiamo cambiare, anzi è un dovere, ma con la consapevolezza che, cambiando, non ci incarneremo più in Italia, ma da altre parti, cioè in Paesi più disciplinati, ordinati. ecc. e in Italia si incarneranno sia quelli che non hanno voluto cambiare sia quelli che, vissuti in altri Paesi, hanno mal sopportato la disciplina e l’ordine in essi vigenti. Marco"

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Scrive Franca Oberti: "Carissimo Roberto, ben ritrovato. Sentivo troppo silenzio, non arrivava vento dal sud... Ci siamo sempre ripromessi di dire la verità. A volte mi hai fatto notare che fuori dall'Italia si sta meglio. Mi scrivevi che noi italiani che stiamo in Italia, non stiamo facendo nulla per migliorarci. Oggi ci esterni i tanti punti del tuo aforisma e alla fine chiedi: "chi non è d'accordo lo dica apertamente".
Tutto quello che hai scritto è vero, ma ti faccio notare che hai dichiarato anche tu di essere italiano. Scrivi in terza persona e poi ti smentisci. Vorrei capire se ti senti ancora italiano. Vorrei capire se pensi che valga ancora la pena di parlare dell'Italia, o forse non è meglio, visto che hai fatto la tua scelta, starne fuori, in ogni senso?
Marco nel suo intervento è stato molto lontano da quello che solitamente è poi il tuo pensiero. Credo a Marco e in parte condivido, e credo anche alla tua buona fede quando ci proponi le riflessioni, semplicemente: abbiamo tanti punti di vista, ma spesso parliamo, parliamo, scriviamo, scriviamo... Caterina ha ribadito quella che è l'attuale situazione e la impossibilità del popolo di agire. Le vessazioni triplicano ogni anno e gli stipendi diminuiscono, le pensioni vengono annullate, per non contare coloro che non hanno più il lavoro o non l'hanno mai avuto. Viviamo di assistenza e ce la stanno togliendo, perché ne siamo diventati dipendenti. Sapete qual'è la malattia dell'Italia? La mancanza di LIBERTA'.
Ricordo a tutti quelli che avranno la pazienza di leggermi, che ci furono altri momenti, nella storia, come questo, e ci furono reazioni violente nel popolo che, a lungo andare, si sentiva oppresso. Oggi non mancano più le brioche, ma manca l'insalata sana e naturale. Siamo infarciti di paure che ci inculcano e non sappiamo guardare lontano; ci incastriamo davanti alla televisione e "beviamo" tutto quello che ci propina, proprio come le medicine che ci da il dottore! Deleghiamo tutto agli altri, persino l'anima! E finché gireranno soldi, e ne girano ancora molti, a mio avviso, sarà così. Ognuno nasconde i propri piccoli poteri, le piccole evasioni, che ora sono la sopravvivenza. Lo Stato ci sguazza e ci mantiene nella paura, per autoproteggersi e non mollare le posizioni. Anche Napoleone si credeva molto furbo, anche gli Zar, Mussolini e tanti altri. Consiglio la rilettura di Orwell "La fattoria degli animali"! Vendersi i beni è ridicolo! Far cavaliere l'avvocato sfregiata che rappresenti le donne maltrattate è ancora più assurdo... Leggete sul mio profilo FB i commenti che ho avuto da questa mattina! La sintesi è che gli uomini usano ancora lo sciocco buonismo e l'idea che trattasi di un simbolo, mentre le donne sono pronte a scendere in piazza per aiutarsi... Finalmente arriverà la sorellanza! Come si faceva un tempo, del resto, nelle campagne, tra i poveri, con le Beghine! Propendo per un cambiamento radicale, ma non c'è più un'idea, solo troppe ideologie... E l'Inquisizione ha indossato vesti diverse... Non si salva nessuno, tra quelli che ci governano, che odori di verità... Ci vorrebbero i De Gasperi, I Berlinguer di antica memoria, i sindaci La Pira, mai rimpianti abbastanza...  Buona serata a tutti. Franca"

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Scrive Chicca Capua: "L'Italia è un paese splendido e io non potrei mai lasciarlo. Gli italiani sono un popolo generoso ospitale.. Leale e sincero. Siamo solo viziati e spesso pigri. Concordo su di una classe dirigente incapace e disonesta ma purtroppo anche sulla incapacità o forza di combatterla e questo sapete perchè? Sono convinta che l'Italia non sia affatto un paese povero alla fine ci si arrangia sempre e nel bene e nel male si pensa sempre ad una sorta di provvidenza. L'italiano pensa sempre che qualcun altro arriverà alla soluzione... come se non riguardasse mai veramente lui. Questo è il nostro vero grande difetto non ritenere mai di dover prendere posizione o agire... con le dovute eccezioni naturalmente. Kikka"

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Scrive Caterina Regazzi: "E' vero che l'Italia ha tutti quei pregi da te citati. Forse proprio avere tutti quei pregi "naturali" (anche l'arte è una dote innata, naturale secondo me) ha fatto si che l'italiano medio (e non solo) abbia sviluppato tre lati negativi: la pigrizia, l'egoismo e la paura di perdere quel che già c'è, comunque, di buono. 
La paura: in un paese dove le abitazioni sono costruite in maniera più semplice (come l'Inghilterra) forse non c'è il terrore di perdere la casa e se la casa per qualche motivo, viene persa, non subentra la disperazione; per quanto riguarda il lavoro stessa cosa, siamo stati abituati per decenni al posto fisso, magari pubblico e chi ce l'ha ha paura di perderlo o anche solo di cambiare. 
L'egoismo: qui da noi  è molto importante "l'apparire" e "l'avere" ed infatti le arti specialmente quelle antiche dall'architettura alla pittura, forse meno la musica, spesso solo solo una dimostrazione di sfarzo e di ricchezza. Anticamente lo era ancora di più ma anche oggi avere in casa un quadro famoso può essere uno status symbol ed anche la tecnologia è oggetto di esibizionismo molto più che di utilità. Per telefonare basta un cellulare da 20 euro, ma ormai si vedono in giro solo smartphone e simili. 
Certo, per cambiare i governanti (a parte che bisognerebbe cambiare il sistema elettorale) bisogna che la gente smetta di aver paura di perdere quello che ha già, ma questo si potrebbe fare se ci fosse una consapevolezza di quelli che sono i reali problemi mondiali e non solo dell'Italia e quindi di che cosa VOGLIAMO AL POSTO DEL SISTEMA CHE C'E', ma questo purtroppo quasi nessuno lo sa, anche e soprattutto per disinformazione e pigrizia (terzo fattore indicato) mentale.
Ciao, Caterina"


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Risposta cumulativa di Roberto Anastagi:

"Mi sembra impossibile di essere riuscito a smuovere un po' di animi. Ringrazio tutti gli intervenuti.
A Marco dico che con la tua convinzione che ci sia la reincarnazione ti rendi la vita difficile e tutto sommato dici agli italiani che la colpa di tutto è il karma dell'Italia e non i loro difetti come cittadini.
Difetti che invece provengono dal passato dell'Italia, ma potremo fare già un grosso passo avanti se gli italiani fossero consapevoli dei loro difetti che come per tutti i singoli se uno riesce a capire di essere superficiale, egoista ed avere il culto di voler sempre essere più furbo degli altri e prima non se ne era mai reso conto, può tentare di modificarsi.
Nel mio piccolo debbo confessare che mio padre nato nell'ottocento mi disse continuamente che era importantissimo dare sempre meno di quello che si riceveva altrimenti si passava per fessi e questo è uno dei terribili credo degli italiani.
A Caterina dico che ha elencato solo una parte dei difetti degli italiani: pigrizia, egoismo, paura di perdere quello che abbiamo, volere il posto fisso, avere,  apparire e cosi gli italiani non si preoccupano dei problemi mondiali ma solo di quelli personali, votano solo contro e mai a favore di chi può aiutare il paese a cambiare.
Certo serve una nuova legge elettorale ma è indispensabile anche di cambiare la giustizia (più di 8 anni per avre una sentenza definitiva) che è forse il problema che maggiormente ci impedisce di progredire ma per far questo chi governa deve andare contro la potentissima casta dei magistrati e per poterlo fare ha bisogno di una consistente maggioranza.
Ma se gli italiani non capiscono che niente può cambiare da noi se chi governa non ha la sufficiente maggioranza per poter andare contro gli interessi delle varie caste.
Altre cose da cambiare sono la ricerca scientifica, l'insegnamento, la burocrazia, la mancanza di amore per le cose pubbliche (vedi Campania), l'omertà con le mafie, le corruzioni, gli sprechi dovuto spesso solo per fare promesse per avere voti che vengono poi lasciate non finite.
A Franca dico che condivido quasi niente di quello che dice che è anche il contrario di quello che gli altri mi hanno risposto.
Non solo sono italiano ma ne sono orgoglioso e ben per questo protesto contro il comportamento degli italiani.
Se non me ne fregasse niente starei zitto e non dedicherei le mie energie con il poco successo che ottengo.
Io ho sempre protestato contro le cose che non funzionavano in Italia e per questo venivo sempre criticato perchè gli italiano non vogliono neppure fare lo sforzo di protestare quando è un dovere civico di farlo.
Tramite me in questo villaggio moltissime persone hanno scoperto tante qualità dell'Italia che non conoscevano.
Caterina non dice che il popolo è impossibilitato ad  agire e io dico proprio il contrario ma non andando in piazza contro tutti i governi che abbiamo avuto dopo De Gasperi ma rimboccandosi le maniche e dando il buon esempio anche se questo costa in tempo e denaro.
Gli italiano sono stati solo interessati alle promesse che venivano fatte prima delle elezioni che con un minimo di buon senso dovevano capire essere impossibili e cosi l'Italia ha speso immensamente di più di quello che poteva permettersi e ora chi piange per le difficoltà che dobbiamo subire si faccia un esame di coscienza se era giusto per il paese il voto che hanno dato ad ogni elezione.
Come vi ho già detto io non sono ne di sinistra ne di destra ma solo per la persona che può fare l'interesse del paese che può anche non essere il mio.
Uno dei problemi dell'Italia è proprio l' eccessiva libertà che permette di trovare sempre scappatoie per non comportarsi come buoni cittadini. 
 Per concludere dico una cosa che sarà inamissibile per molti e che non mi verrà perdonata ma se l'Italia vuole riprendersi ha sopratutto bisogno che il
posto sicuro venga eliminato per permettere alle industrie di assumere solo quando ne ha la possibilità. 
Io non amo gli USA ma nel mio lungo soggiorno in quel paese dove tutti possono essere licenziati in qualsiasi momento, quelli meritevoli trovavano molto facilmente un nuovo lavoro e a rimanere a spasso nei momenti di crisi erano solo i non meritevoli.
Buona notte a tutti.  Roberto"


1 commento:

  1. Non ho parole!!! Italiani pigri, paurosi ed egoisti??Ma come mai allora le ns aziende, prima dell'euro, era le migliori in ogni campo? Come mai eravamo considerati risparmiatori e bravi perchè avevamo la casa di proprietà acquistata con mille sacrifici? Come mai i disoccupati erano solo quelli che nn avevano voglia di lavorà? Il posto fisso è una conquista, nn dimenticatelo! Come mai al posto del lavoro stabile in cambio c'è solo precarietà , disoccupazione, stipendi da 500 euro?Ma lo sapete quello che dite??? Viva l'Italia, sempre!!! Perchè siamo ridotti così? Tutto questo ha inizio con l'ingresso nella moneta unica!! Studiate gente, invece di guardarr coprire la verità!!e la telwvisione che ci colpevolizza pe

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