mercoledì 2 ottobre 2013

Memoria di massa cibernetica e Memoria Universale psichica




La M.M. del PC, cioè il disco rigido, è costituita, appunto, da un supporto rigido di alluminio o di plastica, da uno strato di collante per poter far aderire bene la vernice magnetica al supporto e la vernice magnetica stessa, che non è applicata in uno strato unico, ma in più strati detti “layers”.

Ed è grazie all’esistenza della M.U. che l’inventore della memoria del PC ha potuto inventarla. Infatti anche la M.U. è costituita da uno strato rigido, la Terra, da un collante, l’Atmosfera, e dalla parte magnetica vera e propria, la Stratosfera, che si chiama così appunto perché è formata da strati, “layers”.

Come nella M.M. vengono memorizzati tutti i programmi e le informazioni che servono a noi per lavorare, così nella M.U. vengono memorizzate tutte le informazioni che ci sono necessarie per vivere: le sensazioni, i pensieri, le parole e le azioni. E non solo le nostre di noi esseri umani, ma anche degli animali, delle piante e dei minerali. Insomma, di tutti gli esseri viventi che vivono o hanno vissuto, nei secoli e millenni, sulla Terra.

Come dal PC possiamo richiamare all’occorrenza il programma e i dati che ci necessitano, così in ogni istante vengono richiamate dalla M.U. le informazioni che ci servono per compiere una data azione, per rispondere alle domande  di altre persone o a farle noi stessi, per pianificare il nostro futuro o riflettere sulle esperienze passate, in sostanza tutto ciò che ci serve in ogni più piccolo istante delle nostre vite.

E l’arrivo “in noi” di queste informazioni avviene in base alla Legge di causa ed effetto o del karma, che si avvale delle due caratteristiche del “Tempo”, la quantità e la qualità.

Purtroppo, nel corso dei millenni in cui c’è stata vita sulla Terra, ciò che l’uomo ha immesso e continua ad immettere è essenzialmente “male”, cioè è costituito da pensieri, parole e azioni negativi, vale a dire contrari alla “Legge dell’Amore”.

Molti, oggi e nel passato, si sono ribellati al “male” con la violenza, credendo di poter debellare il “male” utilizzando altro “male”, perché la violenza, anche se il fine è buono, non è mai buona e positiva e richiama, prima o poi, altra violenza.
Ne consegue che l’unico modo per poter debellare il “male” è di sostituirlo pian piano con il “bene”, quindi di fare il “bene”, affinché il “male” memorizzato nella M.U. diminuisca sempre più a vantaggio del “bene” e un giorno la Terra possa essere in pace e doni ai suoi abitanti una vita felice, serena e in salute e in armonia fra tutti gli essere viventi.

E allora, viviamo in pace con noi stessi in modo di esserlo anche con gli altri. Siamo sereni e fiduciosi nel futuro, sicuri che il “Buon Padre” ci guida e ci assiste nel miglior modo possibile. Agiamo “per il bene”, sforzandoci di escludere dalla nostra vita ogni pensiero, parola e azione che possa danneggiare il nostro prossimo, uomo o animale o pianta o minerale che sia.
 
Cari Saluti, Marco Bracci

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