Dopo il carnevale - Dipinto di Franco Farina
Carissimo Paolo D'Arpini, Ti segnalo che, nel quadro dell'attività di un gruppo spontaneo di poliamoristi che si riuniscono periodicamente per parlare delle proprie esperienze, terrò una conferenza dal titolo "Adattamenti biologici alla poligamia" domenica 20 ottobre 2013 alle ore 17,30 a Roma presso Radio Wuonz, Via Nemorense 145.
Cercherò di dimostrare che molti particolarissimi caratteri della specie umana come forma e dimensione del pene, presenza di uno scroto, presenza di spermatozoi "killer", velocità degli spermatozoi, seni permanenti, ovulazione nascosta, si possano spiegare solo ammettendo che i nostri antenati fossero poliandrici o promiscui. Credo che ci sia da pagare una minima quota d'iscrizione per chi viene per la prima volta. Il luogo è vicino a Piazza Sant'Emerenziana, raggiungibile con il nuovo ramo della metropolitana linea B con destinazione Conca d'Oro, scendendo a Piazza Annibaliano. Se verrai, sarà una piacevole occasione per rivederci.
Carlo Consiglio
La conclusione è stata che molti caratteri quali il dimorfismo sessuale, la grandezza dei testicoli, la presenza di uno scroto bene sviluppato, la grandezza del pene (maggiore che in tutti gli altri Primati), la particolare forma del pene (dilatato all'apice anziché appuntito), il polimorfismo degli spermatozoi (tra i quali alcuni hanno funzione di uccidere o di bloccare spermatozoi di altri maschi), i seni penduli, il volume e densità dell’ejaculato, la velocità e forza degli spermatozoi, l'ovulazione nascosta nella donna (caso rarissimo tra i mammiferi), l’orgasmo femminile (attraverso cui la donna può regolare il numero di spermatozoi trattenuti), il tappo vaginale, la preeclampsia (patologia che consente l’interruzione della gravidanza), la percezione della somiglianza, la posizione del missionario, le spinte pelviche, la sorveglianza, la masturbazione, lo stupro, la velocità di evoluzione ed il gene dell’infedeltà costituiscono adattamenti alla poligamia e specialmente alla poliandria (rapporto di una femmina con più maschi).
Si conclude che gli antenati dell'uomo hanno praticato rapporti con più partner per milioni di anni, fino alla recente invenzione dell'agricoltura; probabilmente la scoperta del nesso tra inseminazione e gravidanza ha indotto i maschi ad impedire alle femmine l'accesso a più partner (ma non sempre con successo!). Il libro è completato da un elenco delle persone famose che hanno praticato l'amore con più partner e da una ricca bibliografia.
(Recensione del libro di Carlo Consiglio: L'amore con più partner, con prefazione di Luigi De Marchi, editore Pioda, Roma)
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