La forza oscura all'opera
Nonostante abbiano ampiamente parlato di eurogendfor,
molti cittadini ancora non conoscono questo corpo di polizia che opera AL DI SOPRA DELLE LEGGI: questo perché i mass media non ne hanno mai parlato! Per conoscere nel dettaglio la questione, o scaricare il "trattato di Velsen", rimandiamo a:
http://informatitalia.blogspot.it/2013/09/eurogendfor-la-polizia-europea-con.html
Il corpo di polizia sovranazionale eurogendfor è stato creato appositamente per gestire le sommosse, le rivolte, che avranno luogo quando la povertà in Europa sarà dilagante; la situazione attuale di crisi NON è NIENTE, rispetto a quello che accadrà tra qualche anno... così come 4 anni fa ci lamentavamo della situazione, che era sensibilmente migliore di quella di oggi. Fino a qualche anno fa ci lamentavamo del precariato: ora in tanti vorrebbe essere precari. perché ciò significherebbe che stanno lavorando. Gli eurocrati lo sanno benissimo: hanno previsto tutto, o meglio hanno progettato tutto, per questo in tempi non sospetti hanno ratificato il Trattato di Lisbona e quello di Velsen; il primo legittima l'uso della forza per reprimere rivolte, il secondo istituisce il corpo che dovrà gestire tali rivolte. Quando hanno ratificato il trattato, nel 2007, prevedendo "sommosse", tale ipotesi sembrava impossibile nelle civili nazioni europee; oggi invece la gente inizia a capire che di questo passo, se non ci sarà un'inversione di tendenza di cui ahimè non si intravede la volontà, ci arriveremo: perché quando milioni di persone non avranno di che mangiare, sarà inevitabile.
Il Trattato di Velsen è stato ratificato da Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo; in seguito ha aderito anche la Romania. Praticamente hanno aderito i paesi definiti periferici, i famosi "Piigs" ad esclusione di Irlanda e Grecia. Hanno aderito, evidentemente i paesi più colpiti dalla crisi, ad eccezione di Olanda e Francia, dove la crisi e lo spread mordono meno che negli altri paesi in oggetto, tuttavia in queste due nazioni suscita la preoccupazione degli eurocrati la massiccia presenza di immigrati, anche di seconda e terza generazione, che vivono nelle periferie: ricordiamo, nel 2005, la "rivolta nelle_banlieue_francesi", avvenuta peraltro in tempi meno critici degli attuali, e molto meno critici dei tempi che verranno.
Il corpo di polizia sovranazionale eurogendfor gode di totale immunità: gli agenti non rispondono delle proprie azioni, in pratica hanno "licenza di uccidere". La magistratura italiana, come quella degli altri paesi aderenti al trattato di Velsen, non potranno indagare, intercettare, processare gli appartenenti a questo corpo di polizia, che risponde agli ordini della NATO.
Quando eurogendfor sarà chiamata ad intervenire, invierà uomini di nazionalità diversa da quella del teatro delle operazioni, in modo che i soldati non abbiano alcun "coinvolgimento emotivo"; gli eurocrati evidentemente temono che le forze dell'ordine "normali" possano non dico "schierarsi dalla parte dei cittadini", ma comunque avere remore ad intervenire duramente. Non pensate che gli appartenenti alle forze dell'ordine siano "ideologicamente" dalla parte del governo, alla quale comunque obbediscono: anche loro, le loro famiglie, sono alle prese con la crisi. E sicuramente molti di loro non sono felici quando gli viene ordinato di "caricare" il corteo dei disoccupati, o quello di altre categorie colpite dalla crisi. Lo fanno perché non possono sottrarsi, sarebbero puniti e allontanati dal corpo. Poi ovviamente ci sono le ''mele marce'', ma questo è un altro discorso.
Visto che il compito di questo corpo di polizia sarà quello di reprimere con violenza, hanno pensato bene di rendere molto "appetibile" quel posto di lavoro; con uno stipendio superiore alle normali forze dell'ordine, che consenta loro di vivere molto bene; così per non rischiare di perdere il loro posto di lavoro, obbediranno ciecamente agli ordini imposti loro dall'alto, anche quando sarà ordinato loro di fare un "lavoro sporco"... (Fonte: nocensura.com)
Il corpo di polizia sovranazionale eurogendfor è stato creato appositamente per gestire le sommosse, le rivolte, che avranno luogo quando la povertà in Europa sarà dilagante; la situazione attuale di crisi NON è NIENTE, rispetto a quello che accadrà tra qualche anno... così come 4 anni fa ci lamentavamo della situazione, che era sensibilmente migliore di quella di oggi. Fino a qualche anno fa ci lamentavamo del precariato: ora in tanti vorrebbe essere precari. perché ciò significherebbe che stanno lavorando. Gli eurocrati lo sanno benissimo: hanno previsto tutto, o meglio hanno progettato tutto, per questo in tempi non sospetti hanno ratificato il Trattato di Lisbona e quello di Velsen; il primo legittima l'uso della forza per reprimere rivolte, il secondo istituisce il corpo che dovrà gestire tali rivolte. Quando hanno ratificato il trattato, nel 2007, prevedendo "sommosse", tale ipotesi sembrava impossibile nelle civili nazioni europee; oggi invece la gente inizia a capire che di questo passo, se non ci sarà un'inversione di tendenza di cui ahimè non si intravede la volontà, ci arriveremo: perché quando milioni di persone non avranno di che mangiare, sarà inevitabile.
Il Trattato di Velsen è stato ratificato da Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo; in seguito ha aderito anche la Romania. Praticamente hanno aderito i paesi definiti periferici, i famosi "Piigs" ad esclusione di Irlanda e Grecia. Hanno aderito, evidentemente i paesi più colpiti dalla crisi, ad eccezione di Olanda e Francia, dove la crisi e lo spread mordono meno che negli altri paesi in oggetto, tuttavia in queste due nazioni suscita la preoccupazione degli eurocrati la massiccia presenza di immigrati, anche di seconda e terza generazione, che vivono nelle periferie: ricordiamo, nel 2005, la "rivolta nelle_banlieue_francesi", avvenuta peraltro in tempi meno critici degli attuali, e molto meno critici dei tempi che verranno.
Il corpo di polizia sovranazionale eurogendfor gode di totale immunità: gli agenti non rispondono delle proprie azioni, in pratica hanno "licenza di uccidere". La magistratura italiana, come quella degli altri paesi aderenti al trattato di Velsen, non potranno indagare, intercettare, processare gli appartenenti a questo corpo di polizia, che risponde agli ordini della NATO.
Quando eurogendfor sarà chiamata ad intervenire, invierà uomini di nazionalità diversa da quella del teatro delle operazioni, in modo che i soldati non abbiano alcun "coinvolgimento emotivo"; gli eurocrati evidentemente temono che le forze dell'ordine "normali" possano non dico "schierarsi dalla parte dei cittadini", ma comunque avere remore ad intervenire duramente. Non pensate che gli appartenenti alle forze dell'ordine siano "ideologicamente" dalla parte del governo, alla quale comunque obbediscono: anche loro, le loro famiglie, sono alle prese con la crisi. E sicuramente molti di loro non sono felici quando gli viene ordinato di "caricare" il corteo dei disoccupati, o quello di altre categorie colpite dalla crisi. Lo fanno perché non possono sottrarsi, sarebbero puniti e allontanati dal corpo. Poi ovviamente ci sono le ''mele marce'', ma questo è un altro discorso.
Visto che il compito di questo corpo di polizia sarà quello di reprimere con violenza, hanno pensato bene di rendere molto "appetibile" quel posto di lavoro; con uno stipendio superiore alle normali forze dell'ordine, che consenta loro di vivere molto bene; così per non rischiare di perdere il loro posto di lavoro, obbediranno ciecamente agli ordini imposti loro dall'alto, anche quando sarà ordinato loro di fare un "lavoro sporco"... (Fonte: nocensura.com)
.......................................
Eurogendfor: non imponibili Iva anche gli acquisti del personale
Necessario solo presentare un’istanza in cui sono specificati i beni per i quali si richiede il beneficio. Nessun limite temporale per l’eventuale cessione successiva degli stessi
Gli acquisti effettuati dal personale in forza al Quartier generale permanente della Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor) non scontano alcuna forma di imposizione, diretta o indiretta. Questo precisa l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 63/E del 9 ottobre 2013.
L’Organismo, nato in seguito a un’iniziativa multinazionale di Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Romania, è una forza “Operativa, preorganizzata, robusta e a reazione rapida”, costituita allo scopo di rafforzare le capacità di gestione delle crisi internazionali e di contribuire alla politica di difesa e sicurezza comune europea, messa a disposizione dell’Unione europea. Eurogendfor opera in favore dell’Onu, della Nato, dell’Osce o di altri organismi e coalizioni internazionali.
Il documento di prassi, in sostanza, si posiziona sullo stesso binario di quanto precedentemente espresso con un parere dell’8 novembre nel 2012, in l’Amministrazione chiariva l’ambito di applicazione delle disposizioni di esonero dall’imposta sul valore aggiunto contenute nel Trattato internazionale che istituiva tale Organismo (articoli 19 e 20).
L’Agenzia aveva, in proposito, affermato che gli oneri imputati ai costi per l’acquisto di beni e servizi di importo consistente, di cui all’articolo 19, comma 2, del Trattato, sostenuti a beneficio del Eurogendfor, potevano beneficiare del regime di non imponibilità, similmente a quanto previsto dall’articolo 72 del Dpr 633/1972.
Il limite per definire “consistente” l’importo, ai fini dell’applicabilità dell’articolo 19, era stato individuato nella somma di 300 euro, come disposto dallo stesso articolo 72.
In quest’ultima occasione, i tecnici delle Entrate hanno rilevato che pure l’articolo 20 del Trattato prevede analoghi benefici anche per gli acquisti “di importo consistente” (sempre 300 euro) effettuati a titolo individuale dal personale di Eurogendfor in forza al Quartier generale permanente.
In particolare, il personale interessato potrà usufruire del beneficio presentando in copia un’istanza da cui risultino dettagliatamente i beni per i quali si richiede lo stesso, evidenziando che tali beni soddisfano i requisiti indicati nell’articolo 20 del Trattato. I beneficiari potranno, inoltre, cedere in un momento successivo, a titolo oneroso o gratuito, i beni acquistati in regime di non imponibilità, senza alcuna limitazione temporale da un punto di vista fiscale.
L’Organismo, nato in seguito a un’iniziativa multinazionale di Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Romania, è una forza “Operativa, preorganizzata, robusta e a reazione rapida”, costituita allo scopo di rafforzare le capacità di gestione delle crisi internazionali e di contribuire alla politica di difesa e sicurezza comune europea, messa a disposizione dell’Unione europea. Eurogendfor opera in favore dell’Onu, della Nato, dell’Osce o di altri organismi e coalizioni internazionali.
Il documento di prassi, in sostanza, si posiziona sullo stesso binario di quanto precedentemente espresso con un parere dell’8 novembre nel 2012, in l’Amministrazione chiariva l’ambito di applicazione delle disposizioni di esonero dall’imposta sul valore aggiunto contenute nel Trattato internazionale che istituiva tale Organismo (articoli 19 e 20).
L’Agenzia aveva, in proposito, affermato che gli oneri imputati ai costi per l’acquisto di beni e servizi di importo consistente, di cui all’articolo 19, comma 2, del Trattato, sostenuti a beneficio del Eurogendfor, potevano beneficiare del regime di non imponibilità, similmente a quanto previsto dall’articolo 72 del Dpr 633/1972.
Il limite per definire “consistente” l’importo, ai fini dell’applicabilità dell’articolo 19, era stato individuato nella somma di 300 euro, come disposto dallo stesso articolo 72.
In quest’ultima occasione, i tecnici delle Entrate hanno rilevato che pure l’articolo 20 del Trattato prevede analoghi benefici anche per gli acquisti “di importo consistente” (sempre 300 euro) effettuati a titolo individuale dal personale di Eurogendfor in forza al Quartier generale permanente.
In particolare, il personale interessato potrà usufruire del beneficio presentando in copia un’istanza da cui risultino dettagliatamente i beni per i quali si richiede lo stesso, evidenziando che tali beni soddisfano i requisiti indicati nell’articolo 20 del Trattato. I beneficiari potranno, inoltre, cedere in un momento successivo, a titolo oneroso o gratuito, i beni acquistati in regime di non imponibilità, senza alcuna limitazione temporale da un punto di vista fiscale.
(Fonte: http://www.fiscooggi.it/)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.