Un corrispondente dall'Italia mi chiede se l'Italia è immobile e perché. Gli rispondo dando anche qualche motivo.
L'Italia continerà probabilmente l'andazzo attuale : arretrare. Nella misura in cui nessuno degli ultimi 4 governi ha capito il problema principale : non saper gestire un Paese, per non avere tutti gli strumenti necessari a farlo. Per non essere stata fondata l'unità degli Italiani !
Non capire il problema ? Si, certo, molto negativo ma non sorprendente, nel Paese ove si ama tanto la superficialità, ove non ci si guarda mai allo specchio....., in materia sociale.
Pertanto l'andazzo potrà continuare cosi, arretrare.....Il rischio è l'affondamento del bastimento Italia.... E gli Italiani si sveglieranno ? Non credo, temo che si sveglieranno dopo l'affondamento (e spero sbagliarmi) ! Allora sarà dura, dura per tutti o quasi tutti.
Avete mai visto in Italia un cittadino che faccia qualcosa nel rispetto ed in supporto dello stato ? Non sarà che lo stato, nel nostro inconscio, è un ectoplasma ? Allora quanti anni perché l'ectoplasma sparisca del tutto ? Oppure gli Italiani
decidono di farlo diventare carne ?
Basta leggere Barzini per capire perché l’Italia non potrà mai funzionare, se resta nelle attuali condizioni sociali.... !
DOPPIO SCENARIO, IL SUICIDIO DI UN POPOLO
Barzini lo disse ! Ed oggi vediamo che aveva ragione !
Che il sistema Italia scricchioli, tutti ormai lo vedono. Ho lanciato l’allarme negli ultimi 10 anni (pochi han voluto credermi).
Che il sistema si raddrizzi da solo, non è possibile ! Negli ultimi 20 anni non è stata effettuata alcuna azione correttiva; ne vediamo le conseguenze !
Che il sistema Italia resti dove sta, senza arretrare ancora ? Temo sia una fatua illusione.
Lo vogliamo raddrizzare ? Allora è necessario prendere in conto, scoprire ..... la realtà vera ! La Realtà vera, diversa dalla Commedia dell’Arte Politica ! E buttare all’aria il Doppio Scenario ! Quel sistema cioé con cui abbiamo conquistato la medaglia d’oro della menzogna europea, dei fallimenti sociali ...!
Scoprire la Realtà vera, non quella che appare a prima vista ! Perché noi Italiani abbiamo nella testa....... il Male Oscuro ! ! Il quale fu diagnosticato da Barzini nel 1965 (Vedi nota).
Abbiamo rovinose abitudini, anche perché la Pubblica Distruzione non ci ha educati. Si, è vero, ci ha istruiti; ma non ci ha insegnato gli strumenti per un vivere civile e produttivo. Gli strumenti per gestire, per avere risultati !
CI SIAMO TROVATI SENZA GLI STRUMENTI NECESSARI, nell’era del Villaggio Globale ! ! ! Ed abbiamo quindi le nostre incapacità, i nostri handicaps mentali, le nostre opacità, i nostri difetti di nascita ! Le nostre limitazioni, i nostri fallimenti sociali.
Allora, la colpa è della Pubblica Distruzione ? Si, certo, ma pure nostra ! La colpa nostra è quella di vivere in Europa e non aver imparato......: la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno. Cioé tutti quei valori che sono necessari per non fallire, per essere competitivi nel Villaggio Globale! ! !
Un’altra colpa è quella di cambiare maschera ad ogni giro di vento. Perché non abbiamo il coraggio....... di affrontare le situazioni in modo serio, analizzando, paragonando, verificando e riflettendo..., con realismo.
Ma ci puo’ essere realismo, nel Paese delle Maschere, nella società delle chiacchiere confuse ? Ove ogni cittadino sa che puo’ cambiare maschera ogni mese. Ove ogni politico puo’ cambiare maschera ogni giorno...! Senza che gli elettori se ne accorgano. Perché gli elettori sono Italiani pure loro ! E poi essi sono..... pecore, non si ribellano....Lo disse Prezzolini: “ Italiani, pecore anarchiche !”
L’altra colpa è stata quella di mandare a dirigere il Paese uomini capaci.... di belle chiacchiere e di fini menzogne ! E cosi, nei decenni, la fabbrica delle maschere e il vocabolario delle chiacchiere si sono perfezionati. Gli Europei che amano il teatro ci invidiano le nostre sceneggiate.....
Intanto gli altri Paesi europei sono andati avanti, si stanno adattando al Villaggio Globale. Mentre noi siamo rimasti alle chiacchiere facili, all’imbroglio rapido ed alle fatue illusioni ! Non saranno certo le nostre sceneggiate politiche che ci permetteranno di uscire dalla recessione, di sconfiggere la povertà !
L’Unica Via d’Uscita sta:
- nello scoprire la realtà sociale, troppo a lungo trascurata ;
- nell’imparare a lavorare seriamente nel sociale, per avere efficienza e risultati;
- nell’imparare a riflettere ed a ragionare “oggettivo”;
- nel sotterrare il Doppio Scenario, il Doppio Linguaggio, le sceneggiate.
- Ne saremo capaci ? Capiremo, soprattutto nel settore pubblico, il senso del lavoro serio, quello coi risultati; o resteremo alle fatue illusioni ?
Restare nel letargo delle fatue illusioni ? O svegliarsi alla realtà, avere ambizioni di popolo, che vuol mettersi i pantaloni lunghi ?
Ulrich Realist
P.S. La cultura di molti Paesi europei ha come base due valori: Efficienza, Risultati. La cultura italiana ha scelto da tempo come sue basi i valori: Estetica, Teatro (azioni e risultati contano poco).
Luigi Barzini scrisse nel ’65, “Gli Italiani”. Descrisse le nostre difficoltà sociali, ma anche i loro segni esteriori. Due citazioni da tale libro:
“E’ sempre apparso agli italiani che il loro Paese era la disgraziata vittima di un circolo vizioso: il carattere nazionale fatalmente generava tirannie; le tirannie (si riferisce ai secoli passati) rafforzavano e esasperavano i difetti del carattere nazionale e invitabilmente portavano il Paese a nuove avventure. Per salvare l’Italia dal suo destino luttuoso occorreva spezzare il circolo vizioso...”.
“ Tutto, in verità, veniva fatto non solo per il suo valore in sé, ma principalmente per l’effetto che avrebbe prodotto. Per due secoli o più uomini di genio in numero incredibile, dedicarono i loro talenti al convincimento nazionale che lo spettacolo è, faute de mieux, un ottimo surrogato della realtà. Che forma e sostanza fossero la stessa cosa. Colmarono il mondo di capolavori per trovare un compenso alla mancanza di sicurezza, al vuoto, al disordine, all’impotenza e alla disperazione della loro vita nazionale, per dimenticare l’umiliazione e la vergogna, per dimenticare la loro colpa”.
Barzini lancio’ l’allarme. E gli Italiani si sono industriati per dimenticarlo !
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UN VECCHIO SAGGIO MI DISSE
1982. Un buon consiglio me lo dette un vecchio saggio. Un veggente tibetano rifugiatosi in un angolo sulle Alpi, che incontrai a Ginevra.
Fu molto chiaro e previdente. Quando dietro suo invito, gli parlai di strani segni che apparivano nella società italiana, mi chiese “Ma tu che vuoi fare ? Li puoi cambiare i segni ?”.
Chiesi “C’ é speranza che le cose cambino ?”.
“Scegli tra vita di qualità (in tal caso vattene al Nord delle Alpi) e immobilismo sociale. Il quale, alla lunga, potrebbe divenire un grosso problema sociale”.
“Che problema sociale ?”.
“ La mancanza di realismo nello Stivale”.
Seguii il suo consiglio, in quanto stavo maluccio a Roma, coté travail. Mi trovai un lavoro a Parigi...... La migliore decisione della mia vita.
Sono andato a trovarlo dopo tanti anni. Davanti ad una tazza di té, gli ho raccontato i sintomi dei malesseri odierni in Italia. Poi gli ho chiesto “Sai se ci sono speranze ?”. Mi ha risposto:
“La mancanza di realismo, in Italia, ha spesso portato frutti negativi. Alcuni secoli fa gli Italiani, credendosi realisti, si battevano come Guelfi o come Ghibellini. E cosi i Principi ne approfittarono pre installare i loro poteri. Qualcuno di loro mise anche le mani per qualche tempo sul Papato. Sfruttarono e mangiarono”.
“Oggi gli Italiani, ancora senza realismo, si battono per la Destra o per la Sinistra. I principi attuali, cioé i capi-clan e capi ghenga, affondano le radici del loro potere sulla superficialità della società. Essi incoraggiano le lotte fra la Destra (pochi colonnelli) e la Sinistra (tanti teorici predicatori di democrazia). Inoltre distribuiscono molti circenses (spettacolini sullo schermo con belle scollate e scosciate o partite di campionato e Coppe del mondo). Tutto cio’ che si puo’, perché non si sappia la verità”.
La quale verità é multiforme e ben nascosta. Dall’ Europa sembra che il tessuto sociale e i N.C.I (Nuovi Comportamenti Italiani) abbiano evoluzioni incoraggiate (da consorterie segrete ?) su linee di sviluppo particolari e portate avanti con continuità e organizzazione, aiutate da notizie tendenziose ogni tanto diffuse dai media. Mentre gli Italiani, divisi in due schiere, Destra e Sinistra, litigano. Non molto cambiati, da secoli......
Intanti i poteri più o meno nascosti affondano sempre di più le loro radici. Gli Italiani, distratti da pantani diffusi, coscione, soubrettes e risultati di serie A, non si avvedono che il mondo é cambiato. Il Mercato Globale sta dividendo i Paesi in due categorie:
- i realisti efficienti;
- i teorici distratti dalle vecchie distinzioni e inefficienti.
Continuiamo con Destra e Sinistra, o guardiamo la realtà dei fatti ?
Ulrich Realist
ulrich33@orange.fr
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Commento di Marco Bracci: "...apprezzo la sincerità e la voglia di cambiamento di chi interviene sul Giornaletto su argomenti di politica italiana e straniera, ma non capisco come ancora si attribuisca la situazione attuale all’incapacità di chi ci governa e di chi governa il mondo e che si creda che se ci fossero delle persone diverse si risolverebbe tutto. LA SITUAZIONE E’ QUELLA CHE E’ PERCHE’ SI VUOLE CHE SIA COSI’. Quindi bisogna cambiare noi, non votare un partito piuttosto che un altro, sperando che questa volta sia quella buona; sono tutti al soldo di chi gestisce il vero potere o, meglio, al comando non ci si va se non si è disposti a fare la volontà di chi ha il vero potere. Quindi inutile illudersi.
Un esempio: all’alba della crisi economica, ai tempi della Lehmann Brothers, per intendersi, chi avrebbe dovuto farne le spese maggiori avrebbero dovuto essere i banchieri e i direttori di banche, invece vennero loro dati fior di milioni di premi. Perché ? Perché avevano fatto il loro dovere, cioè portato il mondo nella crisi economica attuale, come voluto dal Potere.
Allora ripeto: solo cambiando noi stessi e smettendo di credere che qualcun altro faccia al posto nostro quello che noi non vogliamo fare, le cose potranno cambiare in meglio, in caso contrario andremo sempre più verso il baratro."
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