Le profezie del Cavaliere di Monferrato: Claudio Martinotti Doria.
Eccovi le profezie del Cavaliere. Ma quello di Monferrato, non quello imbellettato. Ipotesi di cosa potrebbe accadere in Italia tra non molto.
Rifacendomi soprattutto ad economisti non convenzionali, cercherò di dedicarmi ad un esercizio assai complesso e complicato: immaginarmi cosa potrebbe accadere in Italia da qui ai prossimi anni, in base alle condizioni politico economico finanziarie attuali.
Partiamo da alcuni presupposti ormai accertati e temo immutabili:
- disponiamo di una radicata classe politica di parassiti ed incapaci, che tendono solo a temporeggiare e mistificare, svolgendo un’attività autoreferenziale di cazzeggio perpetuo, con la complicità dei media, che potremmo definire armi di distrazione di massa, per allontanare la popolazione dalla consapevolezza della gravità della situazione e per impedire loro di pensare autonomamente;
- essendo appunto parassiti, sono privi di senso di responsabilità, intrappolati nelle loro clientele e partitocrazie, associazioni a delinquere a scopo di business, non ridurranno minimamente gli sprechi di denaro pubblico, sui quali hanno costruito le loro carriere, non toccheranno mai i privilegi acquisiti della casta e del loro entourage, ma violeranno i diritti della classe media e lo hanno ampiamente già fatto, ad esempio con la riforma previdenziale della Fornero devastando la vecchiaia di milioni di persone, senza aver minimamente intaccato i privilegi e gli abusi di stato;
- l’eccessiva, patologica, pressione fiscale, sulle attività imprenditoriali ed in generale (enormi accise sulla benzina, sigarette, energia, ecc.) rende costosissimo vivere in Italia, dove praticamente si lavora per lo stato, le banche e le assicurazioni e la sanità (che complessivamente compiono un’estorsione legalizzata complessiva dell’85 per cento della ricchezza prodotta con il proprio lavoro, la sanità influisce soprattutto su coloro che si curano con metodi non riconosciuti e quindi interamente a proprio carico), rimanendo forse un magro 15 per cento finale per sopravvivere con dignità con la propria famiglia;
- le nostre grandi banche, nonostante i ripetuti aiuti statali ricevuti sono praticamente fallite, il colpo di grazia arriverà in autunno quando centinaia di PMI (aziende di medio grandi dimensioni) ormai decotte e che finora hanno temporeggiato soprattutto per ingerenze bancarie, porteranno i loro libri in tribunali lasciando senza lavoro svariate centinaia di migliaia di dipendenti e decine di miliardi di euro di insolvenze bancarie, in un sistema bancario già alla frutta … Queste insolvenze si aggiungeranno al sistema immobiliare ormai al collasso, tenuto su con lo sputo, unico caso al mondo in cui crollano le compravendite ma non abbassano i prezzi di vendita, dove le banche hanno ancora a bilancio i valori a perizia degli immobili ipotecati, che se dovessero immetterli sul mercato ricaverebbero forse il 25 per cento del loro valore peritale, ad essere fortunati che vi siano acquirenti … Potete immaginarvi cosa accadrebbe al mercato immobiliare se le banche vendessero all’asta le centinaia di migliaia di immobili i cui mutuatari non stanno più pagando le rate di mutuo … La ricchezza degli italiani, IL MITICO MATTONE, collasserebbe in pochi giorni, come un repentino crollo di borsa inerente azioni spazzatura;
- le agenzie internazionali di rating declasserebbero ulteriormente l’Italia al punto che i suoi titoli di stato sarebbero considerati spazzatura e di conseguenza tutti i gestori di fondi di investimento non rischiosi (esclusi quindi gli hedge found) automaticamente li venderebbero perché così prevedono le norme e le procedure, imitati in questo da molti altri investitori, quindi ci sarebbe un fuggi fuggi generale ed il famigerato spread tornerebbe a salire, portando il tasso di interesse da pagare troppo in alto (a causa dell’aumentato rischio) e non più sostenibile in quanto sottrarrebbe un porzione troppo alta delle entrate fiscali, già in progressiva diminuzione a causa della crisi, austerità e parassitismo politico;
- la diminuita capacità di spesa della classe media e medio bassa, emersa con evidenza in questi ultimi anni, riscontrata anche sulla spesa per alimentazione, si accentuerà sempre di più, non solo chiuderanno praticamente tutti i negozi al minuto ma si inizieranno anche a vedere notevoli riduzioni della reperibilità di molte merci di prima necessità negli scaffali. Basterà un qualsiasi evento che funga da innesco, che faccia esplodere la SFIDUCIA nella moneta di carta e nello stato e nelle banche (con conseguente corsa agli sportelli) e dalla sera alla mattina, o durante un fine settimana, ci troveremo con l’assalto ai supermercati e gli scaffali vuoti, i bancomat fuori servizio o con limiti di prelievo, le banche chiuse per parecchi giorni senza possibilità di ritirare i propri soldi, con moti, proteste e sommosse ovunque …
- in proposito fa specie rilevare che mentre un bambino è in grado di capire che l’accumulo di ricchezza in poche mani non favorisce la circolazione della ricchezza e quindi l’economia reale e la circolazione del denaro, la politica quotidiana ordinaria non è mai intervenuta in proposito per correggere questa storpiatura di cui essa stessa è causa con le sue leggi liberticide, interferenze, corruzione, privilegi, clientele, ecc.. Eppure non è difficile capire che se si premiano migliaia di dirigenti burocrati della pubblica amministrazione con uno stipendio da centinaia di migliaia di euro e con una pensione corrispondente (abusando arbitrariamente e prolungatamente di denaro pubblico) anziché favorire con lo stesso denaro decine di migliaia di pensionati al minimo, il denaro circolerà di meno nell’economia reale, non ci vuole un genio o un premio Nobel per capirlo. Il pensionato al minimo il piccolo aumento che dovesse riceve lo metterebbe in circolo, il boiardo di stato invece lo accumulerebbe, perché oltre un certo limite non spenderebbe più;
- l’Italia non è mai stata una nazione,
solo la retorica nazionalista ha sempre affermato che lo fosse, facendo appello all’unità di intenti e motivazioni condivise sulla carta, in realtà la società italiana è molto divisa e non è affatto solidale; potenti istanze autonomiste e di autogoverno e frammentazione territoriale sono in corso da tempo e negandole non si rende un buon servizio alla società ed alla storia. Quindi l’accentuazione della crisi politico economica innescherà conflitti sociali aspri e velleità separatiste e purtroppo temo si manifesterà la debolezza culturale degli italiani, la loro profonda ignoranza, ricercando capri espiatori e favorendo una guerra tra poveri, con tanto di ritorsioni, violenze, riscatti, vendette, rappresaglie, zizzanie, calunnie, ecc.. Il peggio che un’umanità esasperata ed umiliata e ridotta in miseria possa esprimere;
- il denaro di carta, l’euro, perderà di fiducia e quindi di valore tra la popolazione, torneranno in auge le monete d’argento e lo scambio di beni e servizi, il baratto, i mercatini locali, l’autoproduzione, ecc., tutte quelle soluzioni che stanno emergendo in rete per mettere le persone in contatto tra loro per favorirsi nelle loro reciproche esigenze, e vi assicuro che sono parecchie decine ormai le soluzioni inventate per poterlo fare con facilità, e che in massima parte consistono nello scambio temporaneo di beni strumentali e servizi professionali reciproci;
- il denaro di carta, l’euro, perderà di fiducia e quindi di valore tra la popolazione, torneranno in auge le monete d’argento e lo scambio di beni e servizi, il baratto, i mercatini locali, l’autoproduzione, ecc., tutte quelle soluzioni che stanno emergendo in rete per mettere le persone in contatto tra loro per favorirsi nelle loro reciproche esigenze, e vi assicuro che sono parecchie decine ormai le soluzioni inventate per poterlo fare con facilità, e che in massima parte consistono nello scambio temporaneo di beni strumentali e servizi professionali reciproci;
- inevitabilmente aumenterà la criminalità di basso profilo, quella fisicamente più pericolosa, furti e rapine, scippi e taccheggio, che porterà ad esasperazione ed all’autodifesa un cospicuo numero di persone, per cui aumenteranno i conflitti a fuoco e le aggressioni, le intolleranze e le tensioni alla ricerca di qualche valvola di sfogo;
- la qualità della vita diverrà pessima, aumenteranno a dismisura le insolvenze ed i servizi pubblici si interromperanno spesso, saranno erogati a singhiozzo e con difficoltà, le strade saranno sempre più sconnesse perché non saranno in grado di effettuare la manutenzione, solo a livello locale si potranno ancora erogare servizi di una discreta qualità, secondo le zone ed i governanti, le comunità più coese, cooperativistiche e solidali saranno favorite, le altre si sfilacceranno fino alla dissoluzione, ci saranno pertanto spostamenti di notevole rilevanza, abbandonando le città a favore della campagna e montagna, o nelle seconde case ereditate oppure ospitati da amici e parenti;
- avranno il loro momento di gloria e di massima risonanza modelli in precedenza snobbati o derisi come gli “ecovillaggi” o quelli storici che si pensava persi per sempre come le “comunità di villaggio”, e si ritornerà anche a forme simili ai liberi comuni ed alle città stato, in forme simili ed aggiornate ovviamente, come le città private, la libertà tornerà ad essere un valore molto ambito.
Per il resto lascio alla Vostra fervida fantasia proseguire e se riusciste anche concludere questo mio lungo articolo previsionale.
Claudio Martinotti Doria (a destra)
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