venerdì 27 aprile 2012
Fukushima: nessun tsunami bensì il secondo bombardamento atomico del Giappone
L’ex analista dell’NSA, Jim Stone, sostiene che non ci fu nessun
terremoto. Lo tsunami venne causato da bombe nucleari detonate in mare
e le esplosioni avvenute a Fukushima furono provocate da mini – bombe
atomiche nascoste in delle telecamere, installate da una società di
sicurezza israeliana. Il movente: punire il Giappone per essersi
offerto di arricchire l’uranio iraniano, allontanandosi così dal
diktat degli Illuminati. L’articolo che seguirà esporrà una teoria
sulla quale si potrà discutere, non ha le pretese di essere verità
assoluta.
I due schemi di arma nucleare portatile mostrano una notevole
somiglianza con le telecamere di sicurezza della Magna BSP. Anche nel
caso di fusione del nocciolo, un reattore ad acqua bollente, non
raggiunge uno stato critico e soprattutto non esplode come una testata
nucleare, va semplicemente incontro al processo di meltdown.
L’esplosione del reattore numero 3, che l’azienda Magna BSP ha
“immortalato”, presenta palesi somiglianze ad un test atomico.
Quando confrontiamo il terremoto di magnitudo 6,8 che ha devastato
Kobe, in Giappone, il 17 gennaio 1995, con quello di Fukushima, i dati
sembrano non tornare. Una rapida ricerca su Google Immagini del
terremoto di Kobe ci rivela come vennero pesantemente danneggiati gli
edifici, i ponti, le autostrade sopraelevate e le altre
infrastrutture. Il sisma di Fukushima, con magnitudo 9.0, ha colpito a
circa 70 km dalle coste del Giappone, l’11 marzo 2011.
Il terremoto avrebbe innescato uno Tsunami con onde di 30 metri che
andò ad abbattersi su ponti, case, strade e automobili prive di
qualsiasi danno – su una popolazione che non venne avvisata
dell’imminente tsunami in arrivo, perché non c’è stato alcun
terremoto. Vennero presi completamente alla sprovvista. Eppure c’erano
gli elicotteri in attesa e la gente in tutto il Giappone ha avuto modo
di guardare l’arrivo dello tsunami in diretta tv.
Cosa diavolo è successo? Di solito, i giapponesi vengono avvertiti
degli tsunami. Come mai l’11 marzo non vennero avvisati? Perché non ci
furono danni strutturali, o motivi per sospettare l’arrivo di uno
tsunami?
Il sisma non sarà sembrato nulla di speciale ad una nazione abituata
ai terremoti. In un video filmato all’interno di una redazione di
Tokyo, durante il terremoto, vengono mostrati i dipendenti che
continuano tranquillamente a lavorare con i loro computer.
Una scossa di magnitudo 9,0 è 100 volte più forte di una da 6.8.
Quella da 9,0 avrebbe dovuto devastare tutto nel raggio di 1.000 km.
Saremo stati spettatori di una carneficina urbana, anche peggiore di
quella sofferta dagli abitanti di Kobe.
Eppure il terremoto di Fukushima del 3/11/11 non ha causato il
collasso di una singola struttura.
Fate a meno di credere a me. Guardatevi le riprese fatte
dall’elicottero. Guardate le infrastrutture su cui lo tsunami si è
abbattuto. Neppure un minimo danno. Il buon senso è sufficiente per
potersi meravigliare.
Jim Stone ha analizzato i sismogrammi giapponesi. Dichiarando che non
ci fu nessun terremoto da 9.0 e che l’epicentro non era in mare. Ci
sono stati, invece, tre terremoti simultanei di minore intensità,
tutti avvenuti sulla terra ferma.
Le autorità hanno mentito – costruendo a tavolino l’evento. Non è
stato il terremoto a causare lo tsunami. Ci deve essere stato un altro
motivo.
I REATTORI DISTRUTTI DA ARMI NUCLEARI
Si scopre che pure la spiegazione ufficiale per le esplosioni dei
reattori di Fukushima fu un inganno creato ad arte. I muri di
contenimento per l’energia nucleare sono molto spessi e solidi. Le
esplosioni di idrogeno non avrebbero mai potuto distruggerli. Come
riferimento storico, esplosioni di idrogeno si verificarono a Three
Mile Island: non causarono danni strutturali e neppure eventuali
lesioni al personale dello stabilimento.
Inoltre, il reattore quattro non conteneva carburante il giorno del
sisma e non era quindi operativo – ma esplose comunque e venne
completamente distrutto, seguendo la fine di tutti gli altri reattori.
Il reattore 4 è come l’edificio 7 del World Trade Center – una
impossibilità assoluta, una palese pistola fumante. Un reattore che
non contiene carburante non può funzionare, un reattore non operativo
non può esplodere a meno che qualcuno non lo faccia esplodere. La
distruzione del reattore quattro non può che essere il risultato di un
sabotaggio.
COINVOLGIMENTO ISRAELIANO
Nel febbraio 2010, il Giappone si offrì di arricchire l’uranio per
l’Iran. Poco dopo, una ditta israeliana con il nome di Magna BSP,
ottene un contratto per gestire i sistemi di sicurezza nell’impianto
di Fukushima Daiichi. Installarono telecamere di grandi dimensioni
fortemente somiglianti ad armi nucleari “gun-type”. Forti prove
indicano che la ditta avrebbe introdotto il virus Stuxnet nella rete
dell’impianto, un malware di fabbricazione israeliana che attacca gli
impianti che hanno sistemi di controllo Siemens e che la stessa
Israele utilizzò precedentemente per danneggiare il programma nucleare
iraniano. La Magna BSP stabilì anche collegamenti a internet per lo
scambio di dati all’interno del reattore, in palese violazione delle
normative nucleari internazionali.
Tutti e dodici i membri del team di sicurezza tornarono in Israele una
settimana prima del 11/3/11. All’indomani del disastro, gli israeliani
monitorarono pubblicamente i nuclei dei reattori attraverso questi
collegamenti illegali ai dati della centrale. Nessuno ha ancora
sollevato questioni per questo comportamento illegittimo.
JIM STONE: PERSEGUITATO PER AVER RIVELATO LA VERITA’
Che cosa ha causato lo tsunami? Che cosa ha distrutto i reattori?
Jim Stone, utilizzando le sue affinate competenze (ex analista
dell’NSA) e il suo background di ingegneria, ha concluso che fosse
Israele il reale mandante del disastro di Fukushima Daiichi. Ora ne
sta pagando il prezzo.
Stone ha dimostrato che non ci fu alcun terremoto di magnitudo 9.0 a
causare lo tsunami. Quest’ultimo deve essere stato indotto
artificialmente, forse da una bomba atomica posta nella Fossa della
Giappone.
Si incolpa lo tsunami per le inondazioni avvenute nei reattori che
hanno successivamente provocato le esplosioni. Stone, però, presenta
prove convincenti che Israele abbia distrutto l’impianto di Fukushima
Daiichi installandovi armi nucleari “gun type”, facendole passare come
telecamere di sicurezza.
Stone dimostra che il virus Stuxnet ha continuato (e continua) a
distorcere le letture dei sensori presenti a Fukushima.
A differenza di molti altri nel mondo dei “whistle blowers”, Stone
basa le sue conclusioni su prove concrete e su una logica
inattaccabile. Chiunque può visionare e criticare il suo lavoro.
Pubblicando il suo report e facendo diverse apparizioni radiofoniche
per sostenerlo, Jim Stone è stato molestato, minacciato, detenuto
illegalmente ed è attualmente in galera per delle false accuse.
Ho visto le reazioni al suo lavoro, in rete. Alcuni lo hanno diffamato.
Nessuno è ancora riuscito a confutare le sue teorie.
Le sue conclusioni hanno ramificazioni che fanno sembrare le tesi
complottiste sull’11 settembre “poco incisive”.
Perché, questo silenzio sul lavoro di Stone anche da parte dei media
alternativi?
Alcuni hanno espresso il sospetto che Stone non fosse chi diceva di
essere. Questo è irrilevante. I fatti sono fatti. Il rapporto da lui
stilato si basa su fatti ben provati.
Vi invito a consultare il report pubblicato da Stone. Ne vale la pena.
Se poi sarete d’accordo su quanto dici, vi pregherei di diffondere
ulteriormente questa notizia e “sciogliere” questo silenzio dei media
alternativi.
Per concludere, non c’è mai stato un terremoto di magnitudo 9.0 l’11
marzo 2011, lo tsunami deve essere stato indotto artificialmente. Le
esplosioni di idrogeno non hanno distrutto i muri di contenimento
costituiti da diversi metri di cemento. La storia ufficiale è
impossibile. Israele ha punito il Giappone, e gli agenti sionisti
stanno ora cercando di distruggere Jim Stone, l’uomo che ha fatto luce
sulla verità.
Fonti:
http://neovitruvian.wordpress.com/2012/01/28/fukushima-si-tratto-di-sabotaggio/
Il rapporto originale: www.jimstonefreelance.com/fukushima1.html
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