lunedì 23 novembre 2020

E Putin cosa fa...?

 

E Putin? Si farà ancora tener buono dal gasdotto che ha costruito in Turchia e verso l’Europa, peraltro diventato un doppione secondario del TAP, dall’Azerbaijan al Salento, tutto sotto controllo degli USA e rispettivi vassalli. Si farà ancora menare per il naso da un premier golpista in Armenia cui Washington ha insegnato, come ai nostri di Roma, a governare contro il suo popolo e per gli interessi del di lui nemici?

Mosca tirerà finalmente un pugno sul tavolo che non necessariamente provocherebbe un armageddon mondiale, ma, anzi, servirà ad evitarlo, dando al massimo ostacolo all’imperialismo la credibilità che gli serve? Che serve alla pace?

Intanto in Siria….

Israele  bombarda ancora Damasco, provocando vittime tra soldati e civili. Si copre con la foglia di fico, più fantasmatica che logora e, comunque, abusiva, degli “obiettivi iraniani e Hezbollah”. Mentre Mosca, in una specie di “stop and go”, ogni tanto fa la mossa di bombardare la provincia siriana di Idlib, che “l’amico” Erdogan e i mercenari suoi e degli USA non mollano per niente. Alza il dito in segno di disapprovazione quando Israele, impunito da tutti i lati, bombarda la Siria tre per due giorni alla settimana, riposando solo lo Shabatt.

Magari, in cambio, ottiene che la guerra all’Iran si faccia solo a parole e sanzioni? O che non succeda il finimondo all’installazione in Sudan di una base navale russa, concordata con il governo neo-filoisraeliano di Khartum, quello prodotto dalla solita “rivoluzione colorata”? Do ut des, piuttosto che pugni sul tavolo?


Fulvio Grimaldi









https://fulviogrimaldi.blogspot.com/


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