Tempi di caldo rovente,
tempo di colpi di sole, tempo di appelli. Dicono le statistiche che
col caldo aumentano i delitti. C’è quello di Veronesi, di appelli
dico, quello di Cacciari, quello, enciclopedico, di Saviano. E c’è
una buona fetta della nostra intellighenzia che si è mossa per la
salvezza del paese. Tutti giù dagli attici, fuori dalle ville e
dalle spiagge di Capalbio, a brandire penne e precipitarsi a firmare.
Un’avanguardia civile e culturale contro una maggioranza populista,
razzista, sovranista, contro l’inverno nucleare che, calando da
Montecitorio e Palazzo Madama, gelerà il paese da Trento a Capo
Passero.
Dell’appello di Sandro
Veronesi è presto detto. La sua proposta chiedeva agli esponenti
della bella gente, i combattenti VIP, di mettere “ i propri corpi”
a disposizione della lotta ai razzisti: “Imbarchiamoci
su una nave Ong per salvare i migranti”… “pensa se su una di
quelle navi ci fosse Totti, o Checco Zalone, o Claudio Baglioni,
Federica Pellegrini, Jovanotti, Monica Bellucci, Sofia Goggia,
Chiara Ferragni, o Giorgio Armani…” Un
concentrato di estetica e di soldi da sbaragliare qualunque razzista
che intendesse bloccare barconi, raccoglitori di pomodori e cococò
di Amazon.
Correggendo il tiro via
dai flutti comunque fastidiosi, Saviano ha suggerito di lasciar
perdere i corpi e far invece sentire le voci negate dalla più
agevole terra, per “una grande insurrezione
civile e democratica”. Per i naviganti è
morta lì e il bel corpo del povero Fratoianni, alla pesca di
migranti dei VIP insieme ai medici dell’lsis (MSF), è rimasto
solo.
Non presentandosi i bei
corpi, ecco che si sono presentate le belle menti. E quale prima, tra
tutte, se non quella del filosofo-sindaco per tutte le stagioni,
quelle senza Mose, quella del Mose, ma soprattutto quelle del tutto e
del contrario di tutto purché espresse con l’iraconda e impaziente
grazia del maitre à penser?
Maestro del pensiero squash
(lo sport in cui puoi tirare la pallina contro qualsiasi muro, basta
che ti rimbalzi), Massimo Cacciari, ci conferma che quanto dicono i
nuovi barbari al governo è lontano dalla cultura europea e
occidentale (ma non dovevamo essere “multiculturalisti?). Che è
tutta un sorriso mentre questi sono intrisi di “inaccettabile
disumanità”. Scombinano il buon ordine
sociale “contrapponendo il popolo alla
casta”. Scongiurare “il
pericolo mortale per l’Europa di una deriva sovranista”
Cacciari sa che l’ha già detto Socrate. La sovranità è meglio
che rimanga dove sta. Da Juncker...
Fulvio Grimaldi
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