Un giudizio senza appello sul capo dello Stato ormai a fine mandato e sul
presidente del Consiglio in carica ancora per pochi giorni. Anzi, un anatema,
considerato che a pronunciarlo è padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista
del mondo, oltre 160.000 riti di liberazione compiuti su indemoniati.
dongabriele
amorth
Eccolo, trascritto alla lettera: «Chi comanda è chi ha i soldi. Il nostro
mondo è gestito da 7-8 persone che hanno in mano i quattrini. Di Monti cosa
vuole che dica? Non per niente è stato messo su da un massone! Perché Napolitano
è massone. Non lo conosco personalmente (Monti, ndr), però per essere arrivato
così, di colpo, al ruolo che ha... Solo con la potenza della massoneria poteva
arrivarci».
È una videointervista che dura quasi due ore, raccolta l'11 marzo. Mi è stato
concesso di visionarne un estratto di 24 minuti. Davanti alla telecamera
l'anziano sacerdote della Società San Paolo denuncia come l'associazione segreta
si sia infiltrata nel cuore stesso della Chiesa: «La massoneria ha i rami
dappertutto. Anche in Vaticano, purtroppo. Esiste. Perché è basata sul denaro,
sulla carriera. Si aiutano reciprocamente».
PADRE
GABRIELE AMORTH
In una successiva testimonianza di 15 minuti filmata il 13 marzo, nel
pomeriggio in cui il conclave ha eletto il cardinale Jorge Mario Bergoglio al
soglio di Pietro, l'esorcista racconta di come la massoneria sia riuscita a
cacciare Ettore Gotti Tedeschi dalla guida dello Ior, dove Benedetto XVI l'aveva
chiamato per uniformare la Santa Sede alle normative in materia di trasparenza e
di antiriciclaggio. In una pausa delle riprese, il paolino ha espresso un
terribile presentimento, portandosi una mano sul cuore: «Papa Luciani ce l'ho
qua e non vorrei che il nuovo pontefice facesse la stessa fine».
I due video sono stati girati dal regista Massimo Emilio Gobbi, convocato a
Roma da un cardinale (non italiano) della curia romana conosciuto anni fa
attraverso monsignor Emmanuel Milingo, l'arcivescovo-esorcista dimesso dallo
stato clericale nel 2009 e finito a recitare in Kamorrah days, un film di
Gobbi.
amorth
«Il porporato», spiega il cineasta, «mi ha informato che padre Amorth, 88
anni a maggio, intendeva dettare una sorta di testamento spirituale, ma
soprattutto farne giungere uno spezzone ammonitorio al presidente degli Stati
Uniti. S'è infatti convinto che Barack Obama, protestante aderente alla United
Church of Christ, sia passato dalla parte di Satana dichiarando incostituzionale
il divieto dei singoli Stati americani alla celebrazione delle nozze
gay».
padre
amorth e massimo emilio gobbi
Ma perché il cardinale straniero amico di padre Amorth ha deciso di affidare
il delicato compito proprio a Gobbi, autore di film non propriamente per
educande? È presto detto: il regista, fondatore del movimento politico «Il
Kennedy italiano» ispirato a sé medesimo, nel 2007 incontrò Obama: «Lo conobbi
attraverso Ron Paul, candidato alla presidenza degli Stati Uniti, appoggiato con
50 milioni di dollari dal finanziere George Soros, per il quale ho
lavorato».
Gobbi riferisce che fra lui e padre Amorth, partigiano a 18 anni nella
Brigata Italia, ordinato prete nel 1954 e laureato in giurisprudenza, s'è subito
instaurato un clima di grande fiducia: «Nonostante l'età avanzata, ha una
lucidità mentale straordinaria. Prima di cominciare le riprese, mi ha persino
chiesto: "Ha fatto il bianco?". È l'espressione gergale usata dai cineoperatori
quando bilanciano la telecamera puntando l'obiettivo su un cartoncino di quel
colore».
MONTI
NAPOLITANO
Mentre il neoletto Papa Francesco manifesta con forza un anelito di
spiritualità («ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!»), il vecchio
esorcista traccia nella videointervista un profilo esattamente opposto della
barca di Pietro: «Purtroppo anche nella Chiesa ci sono quelli che vanno avanti a
forza di carriera, a forza di soldi, a forza di corruzione. Anche nella Chiesa
c'è una grande massa di massoni. E anche tra i cardinali ce ne sono, altroché,
altroché! Perché di fronte al dio denaro uno ammazzerebbe suo padre, sua madre,
i suoi figli. Anche un uomo di Chiesa lo fa, se non ha fede. La massoneria è
diventata la padrona nella gestione del denaro, un qualcosa di una potenza
enorme. Ma cosa crede? Che sia il capoccia degli Stati Uniti, Obama, a
comandare? Macché. Gli uomini politici sono tutti soggetti alla
massoneria».
PAPA
Bergoglio
A questo punto padre Amorth sferra l'attacco a Giorgio Napolitano, definito
senza perifrasi «massone», e a Mario Monti, imposto come premier dal capo dello
Stato nel novembre 2011: «Sappiamo solo che hanno pestato i poveri e non hanno
toccato i ricchi. Questo lo sappiamo con certezza. Pestato i poveri e non
toccato i ricchi», ripete. «Per prima cosa io avrei dimezzato la paga a tutti i
parlamentari, ai ministri».
E ancora: «Le leggi di Monti... Ho visto varie persone che si sono suicidate
in seguito a queste leggi. Un caso comunissimo: un cittadino possiede un
appartamentino dove abita, quindi che non gli rende, e non ha entrate. Gli
mettono tasse da pagare, e robuste, oltre 2.000 euro l'anno. Che fa? Io ne ho
già conosciuti tanti che mi hanno detto: guardi, padre, l'unica soluzione è il
suicidio».
PAPA
BERGOGLIO TRA LA FOLLA
«L'intervista con padre Amorth era fissata per il 6 marzo, ma alle 3 di notte
ho avvertito un dolore lancinante al petto», racconta il regista Gobbi,
cardiopatico iperteso, già colpito da infarto miocardico acuto nel 1992. «Alle 9
del mattino, anziché prendere l'aereo per Roma, sono stato ricoverato
all'ospedale civile di Venezia, dove mi è stata diagnosticata un'ischemia
coronarica acuta», ed esibisce tanto di referto medico. «Era già stato
programmato per l'indomani un intervento chirurgico. Verso sera viene al mio
capezzale un medico e mi dice: "Lo sa che l'ischemia non c'è più? Completamente
sparita. Non riusciamo a capire", e mi ha dimesso».
Gobbi è convinto che il diavolo ci abbia messo la coda. Nonostante la vita
sregolata che conduce, il regista dimostra se non altro d'avere più fede di quel
cardinale che un giorno gelò padre Amorth con le seguenti parole: «Lei fa
l'esorcista, ma lo sappiamo entrambi che Satana non esiste, no? Tutta
superstizione. Andiamo, non vorrà farmi credere che lei ci crede davvero?».
Stefano Lorenzetto
(Fonte: "Il Giornale")
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