giovedì 22 agosto 2024

Il ponte delle future disgrazie!



Cosa molto importante e negativa, sulla idiota voglia di fare il ponte, da parte dei politicanti mafiosi e i mafiosi, per il giro delle tangenti sugli appalti truccati, sono la sicurezza sui cavi “orizzontali”, che tengono in tensione i cavi verticali che sorreggono l’impalcato stradale e ferroviario.

E’ logico che un sisma come quello del 1908 taglierebbe in 2 il ponte, vista la dislocazione di alcuni metri che provoca l’allargamento della faglia attiva, fra i 2 pezzi di Italia, la Sicilia e la Calabria.
Ma solo pochi ingegneri seri trattano il problema cavi.
Più di 5 km di cavi, cioè 3,3 + i 2 pezzi dai piloni a terra, sono una lunghezza insostenibile sulla sicurezza alla rottura.
Come la tela del ragno, che non costruisce mai oltre una certa lunghezza, c’è il problema del Rapporto fra Lunghezza e Resistenza alla Trazione.
E’ un problema ben conosciuto per i cavi elettrici dell’Enel : un cavo + e lungo e + pesa; cioè, oltre a tenere l’opera in se, deve tenere il suo stesso peso, le vibrazioni e il peso del ghiaccio in inverno.
Quando il peso è eccessivo, si spezza.
Quante tonnellate per centimetro quadro di sezione dell’enorme cavo ?
Logicamente da aggiungere + 50 % di sicurezza, sia per il vento, che per le continue variazioni oscillatorie !
Il cavo è di un unione di cavi, che sono un unione di cavi, che sono un unione di fili ? NO, bisogna aggiungere 1 altra unione di cavi, per fare un diametro finale di 1 metro e 26 centimetri. 1 solo metro di lunghezza di questo mostro pesa ad occhio, attorno a 8 tonnellate, quindi in totale : oltre 40.000 tonnellate per 1 solo dei 2 cavi?!
Altro problema è : ma di che materiale ? Acciaio per cavi, ma che arrugginiscono, con il sale marino che provoca corrosione, oppure ci mettiamo l’acciaio inox, che però costa di più ?

Altri problemi : il cavo, nelle punte dei 2 pilastri, per poter scorrere libero, per le differenti lunghezze, dovute alle differenti tensioni, in base al differente calore nei 5 km (nuvole-sole o vento differenziale o il convoglio ferroviario (non non sono grammi o kilogrammi, ma migliaia di tonnellate), ci sono 2 “scorrevoli” curvi, grandi alcuni metri.
Ma nel movimento di strisciamenti del cavo che è in forte tensione, avendo una sezione tonda, tende a schiacciarsi e ovalizzarsi, creando quindi le “ Fatiche “; un grosso problema per tutti i materiali, compresi i metalli, che dopo 1 miliardo di “Affaticamenti”, ha una resistenza minore, mentre la Sicurezza di un progetto a 200 anni, ha una Resistenza alla Trazione che deve rimanere al 100 %, cosa impossibile da mantenere per questo tipo di “ Macchina “, come insegnano agli ingegneri. E questo anche se ci metti il grasso per farlo scivolare meglio. Ricordare che ogni tanto saltano i cavi di acciaio dei freni della bicicletta ? Siete mai finiti nel fosso o contro qualcosa ? Eppure anche qui il movimento delle leve dei freni non sono in un angolo a 90° !

Più di 30 anni fa scrissi in una mia lettera al direttore, approposito del ponte di Longare, con titolo “ 
Sicuramente crollerà “, dove esemplificavo parlando del milione di masticate di una dentiera, ma che alla milionesima si rompe e bisogna andare dal dentista.
Lì il problema erano i travi troppo fini, che facevano dondolare i travi ogni volta che sul ponte saliva un mezzo pesante; l’affaticamento strutturale è uno dei problemi irrisolvibili.
Amenochè ci sia il metodo all’italiota. Un bel giro di tangenti, e il ponte non crolla ! Vedi Ponte Morandi ?
E da come si svolge l’ Operazione Ponte sullo Stretto da ormai 40 anni, pare sarà così, visto anche dal progetto pre fallimento della precedente azienda, quest’ultimo problema del “scivolatore-cavo” è magicamente “Sparito” dal progetto, declassificandolo come 
problema secondario, mentre la dicitura ingegneristica è : Legge di fisica strutturale secondaria. Piccoli dettagli mazzettari !
Poi pare che ai tangentari professionisti come i ministri che si susseguono, non interessi che per far vedere la loro credibilità, il risolvere prima la viabilità ferroviaria e statale della Sicilia che è da 3° mondo.

- Lasciamo stare momentaneamente quanto ci costano i politicanti locali e nazionali, non solo che manco dovrebbero essere pagati per quello che non fanno, ma dovrebbero loro pagare per essere minimamente credibili ? !
- Lasciamo stare l’ultimo ministro, quello che già “
rubava dalla cassa di Radio Padania già quando era giovane, appena arrivato dalla Tv” (parole di 1 dei rarissimi giornalisti Gigi Moncalvo, il resto sono scribacchini a comando), Leghista di Lega Ladrona, che prima propagandava “NO Ponte” ? !
- Lasciamo stare che la popolazione siciliana (anche italiota) è in calo, e quindi il ponte servirebbe a sempre meno gente ? !
- Lasciamo anche stare il costo che Nessuno potrà preventivare con un minimo di precisione per la difficoltà tecnica, sopratutto del cavo di 40.000 tonnellate ? !
- Lasciamo stare su chi pagherà, mentre, a detta dei locali, facendo i 4 conti della serva, il costo dei traghetti non è poi così alto.
- Lasciamo stare che le merci in quantità, in Sicilia, NON Passano per lo stretto, ma sui porti siciliani, e le singole persone passano direttamente in aereo a Catania e Palermo, che è + conveniente e Veloce.
Quindi, chi ci passerebbe sul ponte, oltre che treni semivuoti e poche macchine e furgoni e camion ?
Una Marea di Tangenti

Gianni Padrin  - L'analista che viene dal nord...














P.S. 
"Uno dei "lettori di prova" come Te, mi hanno consigliato da mettere in finale:
- Lasciamo stare che comunque i traghetti ci vogliono ancora, perchè pare che il nuovo ponte sarà chiuso quando ci sono forti venti, che in quel punto sono molto forti. E questo se fosse vero, significa che il vento è 1 altra Variabile importante per la distruzione, perchè, un conto è che il vento sia studiato e messo in conto come variabile percentualmente occasionale, un altro conto è che sia ricorrente e che quindi dia un fattore di stress strutturale costante, specialmente se può superare i 170 km all'ora, come registrato nel 1991.
Cioè il vento si porta via il ponte, come le alluvioni si sono portati via il Ponte di Bassano !
L'Effetto Bandiera diventa quindi il 4° motivo per cui il ponte crolla, ancor prima di metterlo in funzione !

Me lo ha fatto notare uno che ha letto il pezzo in prova, e quindi poi ci ho studiato sopra.
Ha anche aggiunto il problema delle saldature, su una struttura così grossa, ma mi pare eccessiva, ma è stata detta da gente del mestiere, cioè da saldatori di ponti !
Volendo scriverei così :
- Lasciamo stare che pare che le saldature di sezioni così grosse, non si sono mai viste e che dei saldatori di ponti molto più piccoli, hanno rilevato essere un grossissimo problema in preventivo!" 
(G.P.)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.