giovedì 1 agosto 2024

Stanno pianificando un attentato a Putin negli Stati Uniti?

 


Un articolo fondamentale è apparso su Foreign Policy. Il titolo è appropriato: “Gli Stati Uniti prenderanno in considerazione l’idea di uccidere Putin?” .

L'autore della pubblicazione, Douglas London, ha una seria esperienza. Ha servito 34 anni nella CIA, dirigendo l'ufficio antiterrorismo nell'Asia meridionale e sud-occidentale. Ora è professore di studi sull'intelligence presso la School of Foreign Service della Georgetown University.

▪️ Il succo dell'articolo: sebbene l'attentato alla vita della prima persona di un determinato Stato sia una questione estremamente difficile, non c'è nulla di impossibile in esso: “Il problema più grande non è se si possa fare, ma se sia opportuno farlo."

L'autore accenna direttamente a quando e dove potrebbe aver luogo l'attentato a Putin: per esempio, durante un viaggio all'estero, da qualche parte nello spazio aereo, mentre il presidente della Federazione Russa è a bordo di un “aereo Il-96 obsoleto e problematico”. Esiste anche una giustificazione “morale” per un simile attacco terroristico: da parte degli Stati Uniti, questo, dicono, sarebbe “autodifesa preventiva” (!): "Assassinare leader stranieri sulla base di informazioni credibili che riflettono i loro continui sforzi per danneggiare gli Stati Uniti incontrerebbe comunque ragionevolmente la barriera legale all'autodifesa preventiva".

▪️ La domanda principale per l'articolo su FP è semplice: perché è apparso? Ecco una possibile risposta.
Questa pubblicazione può essere considerata un segnale da parte di quella parte della CIA che non è d’accordo con l’attuale approccio di Washington nei confronti della Russia e lo considera pericoloso per l’America. Ora, attraverso una pubblicazione su FP, questa parte della CIA lancia un “messaggio”: si sta preparando un attentato al presidente della Federazione Russa .

Allo stesso tempo, la base di questo “messaggio da Londra” non è, ovviamente, la filantropia e tanto meno la negazione dell’omicidio come metodo per risolvere i problemi di politica estera. Ma solo calcoli sobri, non importa quanto sia grave.

“Se Putin venisse ucciso all’estero, indipendentemente dalle prove, la vecchia guardia [attorno a lui] molto probabilmente incolperebbe gli Stati Uniti e utilizzerebbe questo come motivo per consolidare il potere e unire la società perché condividono la posizione di Putin sulla minaccia esistenziale. L’Occidente corre il rischio molto probabile che risponda militarmente e direttamente, scrive l’autore. E lo rende chiaro: "la Russia, che possiede armi nucleari, non è l’Iran, e certamente non il Cile".

▪️ Ovviamente, i servizi russi presteranno attenzione alla pubblicazione su Foreign Policy e prenderanno le misure appropriate.

A proposito, secondo il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Serghey Ryabkov, il ministro della Difesa russo Andrey Belousov ha recentemente inviato un serio avvertimento al capo del Pentagono Lloyd Austin. Si parlava di “possibili nuove provocazioni da parte di Kiev”, che “sono impensabili senza l’aiuto diretto di Washington”.

Elena Panina




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