giovedì 30 giugno 2016

La democrazia va estesa, fino al prevalere della sua forma diretta su quella rappresentativa...



Nella Atene classica la democrazia (governo del popolo) comparve, in origine, per designare la concezione politica sostenuta da un partito, detto democratico, appunto, che si opponeva a quello aristocratico (governo dei migliori, laddove naturalmente ognuno ha le proprie idee su chi sia "Migliore" di chi altri).

Il trionfo della democrazia si manifestò attraverso l'intensa attività dei demagoghi, ovvero "conduttori del popolo"; capipopolo, nozione quindi che indica semplicemente il leader rappresentativo di un gruppo, priva di qualunque connotazione negativa.


Naturalmente, questo esempio di politica, con forti connotazioni di democrazia diretta, date dalle assemblee nella agorà (piazza), era esercizio limitato solo ad alcuni abitanti, che godevano, a differenza degli altri, del titolo di "cittadini". Erano esclusi da questo novero di godenti dei diritti politici gli schiavi, gli stranieri domiciliati nella città, ed anche coloro che avevano un solo genitore in possesso del titolo di cittadino.


Nel corso dei secoli, attraverso le esperienze della Repubblica di Roma, dell'edictum Pistense (lex consensu populi et consitutione principis fit) dell'864, delle assemblee dei Comuni, delle rivoluzioni inglese, americana e francese, e delle successive vicissitudini moderne, la democrazia si è ampliata in senso sempre più inclusivo.


Non è certo il caso di ritornare indietro sopraffatti da quattro cialtroni difensori della concezione tirannica della tecnocrazia europeista serva del globalismo liberista antidemocratico ed antipopolare.


La democrazia non va abbandonata, va estesa, fino al prevalere della sua forma diretta su quella rappresentativa.

Vincenzo Zamboni



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Video in sintonia: https://www.youtube.com/watch?v=M6zI7s0tZD4

mercoledì 29 giugno 2016

Svegliatevi! Gli USA stanno spingendo l'Europa verso una guerra fratricida



Per anni Washington ha usato la scusa della “minaccia iraniana” per
istallare il suo sistema antimissile, famoso, in Europa orientale. Poi,
dopo la riabilitazione di Teheran, è stato costretto a cambiare la favola
e, infine, con il colpo di stato fomentato in Ucraina ha permesso di
rivelare il vero obbiettivo di questi dispositivi antimissile: la Russia. *
 
*I fatti del caso sono enormi e ben documentati (1), anche se i “merdias”
occidentali, proprietà dei miliardari apolidi affiliati al partito della
guerra atlantista, hanno vomitato la loro propaganda per designare il
responsabile di tutti i nostri mali, il super-cattivo Putin. *
 
*Ma la realtà di oggi è che sono gli Stati Uniti a minacciare la Russia dal
territorio europeo con missili ora operativi e capaci di un primo attacco
nucleare. In un video sorprendente(2), Vladimir Putin, ha fatto un appello
quasi disperato ad un gruppo di “giornalisti” internazionali, dicendo loro
in sostanza: “Ma smettete di mentire, dite la verità ai vostri popoli sul
pericolo imminente che ci minaccia tutti”!*
 
*“Svegliatevi”**Durante una recente discussione con i rappresentanti dei
vari media, Putin ha lanciato questo appello unico. Il capo dello Stato
russo ha iniziato facendo chiarezza sulla falsa minaccia iraniana ormai
divenuta bugia stantia. Poi, in poche frasi, ha spiegato con dettagli la
minaccia che viene dagli Stati Uniti sul mondo intero col dispiegamento del
loro scudo missilistico, famoso, in Europa, un sistema introdotto come
difensivo, ma in realtà fortemente offensivo e puntato contro la Russia.*
 
*“Il loro sistema è ora operativo e i missili hanno un raggio di 500 km”,
ha detto Putin. “La nuova generazione di missili ha un raggio di azione di
1.000 chilometri e anche più e da quel momento sarà una minaccia diretta
contro la Russia e il suo deterrente nucleare”. Facendo riferimento al
falso pretesto della minaccia iraniana e alla campagna di demonizzazione
della Russia, il Presidente russo ha continuato: “Questo è per dirvi
che tali assurdità vengono raccontate ai vostri popoli. E quello che mi
preoccupa così tanto è che essi non possono quindi percepire il pericolo
imminente. Come si può non capire che il mondo viene spinto in una
direzione irreversibile (dagli USA), e allo stesso modo far finta che non
succede nulla. Non so cosa fare per convincervi (svegliatevi)”.*
 
 
*Europa, presidio dell’impero*
 
 
*“Io non so cosa fare per convincervi.” Il tono è vicino alla supplica, con
accenni quasi disperati, in questa informativa presidenziale di un pericolo
di una guerra nucleare. Preoccupato dalla cecità dei popoli manipolati
dalla propaganda giornalistica occidentale, i quali vengono indotti a
pensare che in realtà non c’è altro da fare che prepararsi ad una guerra,
forse nucleare.*
 
*E’ anche molto interessante vedere questa intervista del 2013, che mostra
un Putin questa volta esilarante, ma che dice più o meno la stessa cosa ad
un giornalista (3).*
 
*Il cambiamento di tono, di umore, di atmosfera riguardo allo stesso tema è
un colpo di scena.*
 
*E’ vero che, osservando il lento aumento del bellicismo degli Stati Uniti
nei confronti della Russia – rafforzato dal colpevole codismo di
un’Europa-zombie -, l’impressione generale è infatti quella di un meccanico
pazzo che va fuori controllo o che perde l’uso della ragione.*
 
*Un’architettura mortale il cui asse centrale si chiama NATO. Ma con la
fine della Guerra Fredda, la NATO dovrebbe logicamente essere stata
dissolta come lo è stato il Patto di Varsavia. Al contrario, gli Stati
Uniti hanno accelerato, come non mai, l’allargamento europeo di questa
organizzazione controllando assolutamente tutte le strutture e le missioni.
Al punto che la NATO ha ora inserito 22 dei 28 paesi membri dell’Unione
Europea (4), ed ha sostituito de facto il progetto di difesa comune europeo
in una funzione di presidio strategico dell’impero degli Stati Uniti sul
vecchio continente. Con la complicità di una elite europea corrotta /o
cieca, gli Stati Uniti hanno scavato trincee in tutta l’Europa orientale,
hanno fomentato una guerra, schierato le truppe con attrezzature pesanti e
soprattutto lanciamissili in grado di colpire in qualsiasi momento la
Russia con testate nucleari.*
 
 
*Per un’Europa indipendente senza la NATO*
 
 
*Leggendo tra le righe la dichiarazione di Putin, si può anche azzardare
che lui faccia un appello agli europei a cambiare rotta. Così, quando dice:
“Come si fa a non capire che il mondo viene spinto in una direzione
irreversibile”, avrebbe potuto dire: “Di fronte alla crescente minaccia di
un primo attacco nucleare contro il mio paese (5), che cosa volete che io
faccia se non decidere in un giorno di prendere l’iniziativa e annientare
le istallazioni degli Stati Uniti”? *
 
*E non è questo che ciò che esattamente gli USA cercano? Spingere Putin ad
essere colui che sferra il primo colpo, questo farebbe gridare all’orrore e
sarebbe lo sdoganamento alla replica. Non è questo uno scenario che hanno
attentamente pianificato? In tutti questi anni, però, abbiamo scoperto che
nelle relazioni internazionali, il motivo era il bellicismo isterico a
ridosso dei confini russi e il disprezzo per la vita da parte degli Stati
Uniti e dei loro zelanti-zombie. Ciò che lascia relativamente fiduciosi
fino ad oggi, è stata la calma e il sangue freddo del leader russo in
questo caso. Resta l’urgenza di uscire dalla trappola degli Stati Uniti e
incoraggiare, laddove la democrazia lo consente ancora, partiti o politici
a sostenere un’Europa che voglia liberarsi e rendersi indipendente dalla
NATO e dalla “tutela” degli USA, che diventano la principale minaccia
contro la pace nel mondo di oggi.*
 
 
*In Siria*
 
 
*In provincia di Rakka , mentre l’esercito arabo siriano avanzava nei
villaggi controllati da Daesh e dai suoi alleati, i “liberatori” della
Siria hanno usato gas sarin, o più precisamente la sua versione più
pericolosa del gas VX, contro i soldati di Assad.*
 
 
*L’esercito siriano è stato costretto a ritirarsi.*
 
 
*Per proteggere i terroristi dell’Isis, sostenuti dal Qatar, dai jihadisti
sauditi e turchi, la propaganda atlantista dichiara che le forze siriane
sono esaurite da anni di guerra.*

*http://www.wikistrike.com/2016/06/l-armee-syrienne-recule-face-aux-armes-chimiques.html*
<http://www.wikistrike.com/2016/06/l-armee-syrienne-recule-face-aux-armes-chimiques.html>


 Massimo Martelli



<http://www.maurizioblondet.it/author/massimo-martelli618/
<http://www.maurizioblondet.it/pericolo-guerra-lappello-disperato-putin/#respond>*


*Note –*

*1 Quand l’Empire tombe le masque
<http://www.entrefilets.com/Quand%20l_Empire_tombe_le_masque.html>*

*2 Le cri d’alarme de Poutine
<http://www.fort-russ.com/2016/06/putin-warns-of-nuclear-war-video.html>*

*3 Poutine hilare après les propos d’un journaliste sur la fable iranienne
expliquant le bouclier anti-missile US
<https://www.youtube.com/watch?v=4i6nPNpR6PA>*

*4 L’élargissement sans fin de l’OTAN en Europe
<http://www.diploweb.com/Les-relations-de-l-OTAN-et-de-l-UE.html>*

*5 Déploiement en Roumanie d’un système capable d’une attaque de première
frappe nucléaire contre la Russie
<https://blogs.mediapart.fr/jean-paul-baquiast/blog/220516/deploiement-en-europe-du-systeme-balistique-americain-aegis>*

*5 The Red line crossed, in the cross-hairs, at trigger point — waiting for
an October surprise <http://johnhelmer.net/?p=15751>*

*fonte:http://www.entrefilets.com/danger_de_guerre_l_alerte_de_Poutine.html
<http://www.entrefilets.com/danger_de_guerre_l_alerte_de_Poutine.html>*

martedì 28 giugno 2016

Il Brexit indebolisce l’oligarchia e apre spazi alla lotta della classe operaia e dei popoli...



Nonostante lo scandaloso negoziato fra Cameron e i vertici dell’UE; nonostante il terrorismo finanziario, pilotato dalle istituzioni del capitale monopolistico internazionale; nonostante un omicidio politico reazionario che serviva per spostare l’ago della bilancia a favore del “remain”; nonostante le ingerenze e le intimidazioni politiche, le menzogne dei media…la maggioranza della popolazione del Regno Unito ha deciso di uscire dall’Unione Europea.

Il voto ha avuto un chiaro carattere di classe: la classe operaia, le masse popolari, i poveri hanno votato per uscire dalla UE che li massacra. La City di Londra e i suoi “economisti”, la borghesia e i ricchi per rimanere nell’UE che favorisce i loro interessi e profitti.

Dopo il rifiuto dell’UE emerso nei referendum svolti in Grecia, Danimarca e Olanda, non possiamo che rallegrarci per il risultato del Brexit, che rappresenta una sconfitta storica della politica neoliberista e di austerità, del taglio delle pensioni e dei servizi sociali, dell’attacco alle conquiste dei lavoratori e delle donne, della repressione poliziesca e degli interventi militari. 

Nella recente dichiarazione dei Partiti e delle Organizzazioni M-L europei abbiamo affermato:
La resistenza della classe operaia e dei lavoratori contro gli attacchi dei padroni e dei governi di ogni colore (di destra, socialdemocratici, da soli o in alleanza…) sta aumentando in tutti i paesi… il rifiuto dell’UE sta diventando più forte e maggioritario fra i popoli, specialmente fra i lavoratori e masse popolari. Una prossima occasione sarà il referendum nel Regno Unito: la prospettiva del “Brexit” è concreta e rende furibonda l'oligarchia finanziaria, i capi dei partiti di destra e socialdemocratici, i grandi padroni, i leader pro-UE degli altri paesi; anche Obama ha interferito a favore del mantenimento del Regno Unito nell'UE. Noi appoggiamo apertamente i democratici e forze progressiste che stanno volgendo la campagna a favore del “Brexit.” Se ciò accadrà, si creerà una nuova situazione politica, si approfondirà la crisi politica dell’UE e verrà spronata l'opposizione all’UE negli altri paesi. Sosteniamo decisamente il diritto dei popoli ad uscire dall’UE. Sosteniamo i popoli che chiedono un referendum per uscire dall’UE.”

La scelta del Brexit è stata indubbiamente la migliore, non solo per i lavoratori e i popoli del Regno Unito, ma anche per tutti i lavoratori e i popoli dell’UE.

Nulla sarà come prima. La critica verso l’UE antipopolare, antidemocratica e guerrafondaia è destinata ad aumentare. Il Brexit incoraggerà la classe operaia e i popoli ad uscire dalla irriformabile euro-gabbia imperialista.

In tutta l’UE la lotta di classe è in ascesa, mentre il progetto – impossibile o reazionario –degli “Stati Uniti d’Europa”, con il quale l’oligarchia finanziaria vuole imporre la pace sociale, smantellare i diritti e le libertà dei lavoratori, attaccare i CCNL, privatizzare interi settori, è in crisi profonda.

In queste circostanze, è indispensabile ampliare e intensificare la lotta unitaria per la difesa intransigente dei nostri interessi economici e politici.

Sviluppiamo la resistenza operaia e popolare contro l’offensiva capitalista, la reazione e la politica di guerra. Difendiamoci collettivamente dai prossimi assalti della borghesia rompendo la subalternità alle politiche europeiste e collaborazioniste!
Rivendichiamo veri contratti di lavoro, con forti aumenti salariali e riduzione dell’orario di lavoro per tutti! Esigiamo l’abolizione del Fiscal Compact! Diciamo NO al TTIP, al TISA e agli altri trattati neoliberisti!

Seppelliamo con le lotta e con una valanga di NO le controriforme istituzionali volute da Renzi e dalla UE dei monopoli per farci ingoiare sacrifici senza fine! Facciamo fronte comune contro le forze reazionarie, populiste, razziste e fasciste che vogliono trarre vantaggio dalla protesta popolare!

Denunciamo che nel nostro paese la classe dominante impedisce di esprimersi sui trattati internazionali che condizionano pesantemente la vita dei lavoratori, dei giovani, delle donne.

Solo un Governo operaio e degli altri lavoratori sfruttati, sotto la spinta di un grande movimento di classe e popolare, potrà far uscire finalmente il nostro paese dalla UE, dall’euro e dalla NATO e risolvere i problemi che affliggono la vita quotidiana dei proletari e delle larghe masse!

 
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

lunedì 27 giugno 2016

NPCI: "...rompere davvero con l’UE, la BCE, la NATO..."



Per rompere davvero con l’UE, la BCE, la NATO bisogna che nei singoli paesi gli operai e le altre classi delle masse popolari si organizzino capillarmente fino a creare e sostenere un proprio governo di emergenza. Senza questa condizione ogni proposito di rottura non ha gambe per camminare e prometterlo è imbroglio o ingenuità!

Approfittare di ogni difficoltà dei gruppi imperialisti per avanzare nell’organizzazione delle masse popolari!

Il Brexit, l’esito del referendum di giovedì 23 giugno e l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sono l’argomento all’ordine del giorno nell’apparato di propaganda di regime e nei circoli della sinistra borghese.
È certo che nei mesi a venire i vertici della UE e della BCE (Banca Centrale Europea) e della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti (CI) useranno in ogni paese europeo e negli USA il Brexit per giustificare una persecuzione più feroce degli emigranti e il peggioramento delle condizioni delle masse popolari.
La sinistra borghese è intrisa di illusioni nella democrazia borghese, riduce la crisi generale del capitalismo a problemi relativi alle sue strutture e al loro funzionamento (crisi strutturale) e rifiuta l’idea che le masse popolari si possono liberare solo lottando contro la borghesia imperialista fino a instaurare il socialismo. I suoi esponenti nutrono l’idea e alimentano l’illusione che di per se stesso il risultato del referendum del 23 giugno sull’uscita del Regno Unito di Gran Bretagna dall’UE segni la fine dell’UE e della BCE o almeno l’inizio della loro disgregazione.
Noi comunisti dobbiamo denunciare e contrastare le misure antipopolari e reazionarie che saranno prese dai vertici dell’UE e della BCE e messe in opera dal governo della Repubblica Pontificia, combattere le illusioni seminate dalla sinistra borghese e valorizzare gli insegnamenti del modo in cui si è arrivati al referendum del 23 giugno e degli sviluppi reali che ne verranno: essi sono molto importanti per noi comunisti.
L’eliminazione dell’UE e della BCE è un passaggio necessario per ogni progresso. Per finirla con il marasma in cui siamo immersi dobbiamo liberarci dell’UE e della BCE, istituzioni della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, quelle che dettano direttamente gli ordini (lettere di intenti, memorandum, pilota automatico, ecc.) ai governi dei singoli paesi europei. In effetti il risultato del referendum britannico complica la vita dei vertici dell’UE e conferma che i membri della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti e i loro uomini politici si invischiano sempre più in un groviglio inestricabile di contrasti. È una conferma di una legge generale. La crisi generale del capitalismo obbliga ognuno di loro a lottare contro gli altri gruppi imperialisti e contro le masse popolari. Ogni gruppo imperialista deve anzitutto trovare il modo di valorizzare il capitale che lui amministra, a spese di altri gruppi imperialisti (“siamo in guerra”, disse Marchionne) e a spese delle masse popolari. In ogni paese imperialista le classi dominanti eliminano su scala sempre più vasta le conquiste che le masse popolari avevano strappato nella prima parte del secolo scorso sulla scia della prima ondata della rivoluzione proletaria, quando il movimento comunista era forte nel mondo. Devono anche in ogni modo impedire che le masse popolari comprendano il corso delle cose e le relegano in uno stato in cui incubi ed ebbrezza si combinano e si alternano e il “si  salvi chi può” diventa la morale comune. La sinistra borghese vi contribuisce per la sua parte ripetendo ad ogni occasione che “la situazione è complessa”, che è difficile o addirittura impossibile capire cosa succederà. In realtà la confusione domina non perché è difficile o addirittura impossibile capire il corso delle cose, ma perché la classe dominante non può ammettere la realtà quale è e semina confusione tra le masse popolari per impedire che esse la comprendano.
La realtà della società attuale è semplice da capire per chi per conoscerla usa la concezione comunista del mondo, parte dagli opposti interessi delle classi in cui la società è divisa e dalla lotta tra di esse. La trasformazione è invece quella sì un’impresa di portata storica e richiede grandi sforzi, ma è del tutto fattibile. I quaranta anni (1917-1956) di resistenza e di progresso dell’URSS, i progressi compiuti dalle Cina e dai primi paesi socialisti nei primi anni della loro esistenza, lo hanno dimostrato. E hanno anche insegnato che il socialismo può continuare a progredire solo se il potere è saldamente nelle mani della parte rivoluzionaria e organizzata degli operai e delle masse popolari e se compie un’opera multiforme ed efficace di promozione della partecipazione crescente di tutti alla gestione della vita sociale e al patrimonio culturale.

Il referendum britannico è istruttivo per molti aspetti.
Nei paesi imperialisti i gruppi dominanti faticano a cancellare completamente ogni forma di partecipazione delle masse popolari alle istituzioni della democrazia borghese, non tanto per l’opposizione che noi comunisti siamo già in grado di mettere in moto, ma perché chi di loro si attenta ad abolire le istituzioni della democrazia borghese (a proprio vantaggio ovviamente: da noi si è visto ieri la banda Berlusconi, oggi si vede la cricca Bergoglio-Renzi), si scontra con il fatto che i gruppi borghesi suoi avversari ne approfittano e mobilitano le masse contro di lui. Questa è un punto debole della classe dominante, di cui noi comunisti possiamo e dobbiamo avvalerci nella guerra popolare rivoluzionaria che promuoviamo. È una delle condizioni su cui contiamo per far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia la costituzione del Governo di Blocco Popolare.
In ogni paese europeo i gruppi al governo attribuiscono la responsabilità dell’eliminazione delle conquiste all’Unione Europea e nascondono il fatto che UE e BCE sono comitati d’affari dei grandi capitalisti dello stesso paese. Per avere la maggioranza assoluta nel Parlamento uscito dalle elezioni del 7 maggio 2015 David Cameron aveva dovuto promettere il referendum sull’UE entro il 2017. Ha negoziato con l’UE nuove condizioni di privilegio per la Gran Bretagna, condizioni che secondo i pregiudizi creati dalla stessa classe dominante avrebbero dovuto assicurare la maggioranza ai voti pro-UE e ha indetto il referendum anzi tempo massimo, prima che risultasse chiaro che per la massa delle popolazione britannica le nuove condizioni non cambiavano il corso delle cose. E lo ha perso: 17.4 milioni di voti per l’uscita e 16.1 milioni per restare, su circa 50 milioni di elettori aventi diritto. Ora vertici UE e britannici dovranno trovare una qualche nuovo accordo perché la collaborazione e la concorrenza tra i gruppi imperialisti possa continuare. Lo troveranno, ma dovranno faticare un po’ e certamente attribuiranno all’esito del referendum le nuove sofferenze che imporranno agli emigranti e alla popolazione autoctona.
Le anime belle della sinistra borghese, incantate dalla democrazia borghese, pensano e discutono seriamente come se il voto del 23 giugno avesse deciso “l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa”, in altre parole come se l’UE fosse nata e continuasse ad esistere perché gode del favore popolare, come se la tenuta dell’UE fosse colpa “degli altri che non capiscono”, di quelle “masse popolari ignoranti, passive e arretrate” di cui parlano spesso molti esponenti della sinistra borghese, come se l’UE fosse nata per soddisfare bisogni e richieste della massa della popolazione e per decisione delle masse popolari. La borghesia ha tutto l’interesse a far dimenticare la lotta di classe e in questo la sinistra borghese è completamente succube della borghesia.
L’Unione Europea è una istituzione dei gruppi imperialisti europei, non della popolazione europea. I gruppi imperialisti europei hanno costituito questa struttura nel secondo dopoguerra su sollecitazione e per volontà dei gruppi imperialisti  americani, incominciando con la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), come estensione della NATO (1949) e prosecuzione del Piano Marshall. Il suo scopo era dare un assetto stabile alla cooperazione dei gruppi imperialisti europei che dovevano operare al servizio dei gruppi imperialisti americani, contro il campo socialista e il movimento comunista che allora avanzava in tutto il mondo, sovvertiva il sistema coloniale ed era forte anche in molti paesi imperialisti per la vittoria appena conquistata contro il nazifascismo, mentre i gruppi imperialisti europei erano deboli a causa della sconfitta del nazifascismo che essi avevano partorito e gestito.
Man mano che per limiti propri del movimento comunista cosciente e organizzato la prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale si è esaurita nel mondo e contemporaneamente per le caratteristiche proprie del modo di produzione capitalista a partire dagli anni ’70 si è sviluppata la seconda crisi generale del capitalismo, l’UE si è trasformata. Sono infatti venute meno le due condizioni che avevano consentito alle masse popolari di strappare tante conquiste: la forza del movimento comunista nel mondo, la congiuntura economica favorevole per i capitalisti.
Contro le masse popolari europee l’UE è diventata il centro promotore dell’abolizione delle conquiste politiche, economiche e culturali che in tutti i paesi imperialisti le masse popolari avevano strappato nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria in alternativa all’instaurazione del socialismo. L’abolizione delle conquiste rispondeva alla necessità dei capitalisti di migliorare le condizioni di valorizzazione del capitale e trovava via facile a causa dell’esaurimento dell’ondata della rivoluzione proletaria nel mondo. Fu quindi in ogni paese imperialista la linea di tutti i governi e furono proprio il governo britannico (con Margareth Thatcher capo del governo dal 1979) e il governo americano (con Ronald Reagan presidente dalla fine del 1980) a lanciarla su vasta scala.
Ma la crisi generale del capitalismo comporta anche la lotta tra i gruppi imperialisti: ognuno deve guadagnare spazio a spese di altri. Nella Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti che domina il mondo, l’UE è quindi diventata in larga misura un polo concorrente del polo imperialista USA, l’istituzione dei gruppi imperialisti franco-tedeschi. La creazione della BCE e dell’euro (anni ’90) è il tentativo di togliere ai gruppi imperialisti americani il dominio finanziario esercitato tramite il dollaro. Il polo imperialista che governa il sistema monetario internazionale ha in tutto il mondo grandi vantaggi sugli altri nel commercio, negli investimenti e nel potere politico che ne segue. Basti pensare a quello che è avvenuto nel 1971. La borghesia europea disponeva nei confronti del sistema monetario USA di almeno 5 mila miliardi di euro di credito (gli eurodollari), equivalenti secondo gli accordi di Bretton Woods (1944) a più di 4.5 mila tonnellate d’oro. La decisione unilaterale dei gruppi imperialisti USA (presidenza Nixon) ha sterilizzato quel credito e ora esso varrebbero all’incirca 135 tonnellate d’oro.
Inoltre l’UE svolge ora in collaborazione e in concorrenza con i gruppi imperialisti americani e sionisti un’intensa attività per lo sfruttamento dei vecchi paesi coloniali. Qui le rivoluzioni di nuova democrazia si sono quasi dappertutto esaurite, molti degli Stati che esse avevano creato sono diventati comitati della borghesia burocratica o della borghesia compradora, i singoli paesi sono per lo più diventati colonie in forme nuove (neocolonie), gli Stati che non si sono sottomessi alla Comunità Internazionale sono aggrediti, bersagliati, assediati e frantumati: la Siria è l’ultimo esempio in ordine di tempo. Da qui nasce l’emigrazione di milioni di uomini e donne che in Europa la borghesia usa come manodopera a buon mercato e come bersaglio principale della mobilitazione reazionaria delle masse popolari europee.
Per chi non ha rinunciato al marxismo come strumenti di analisi della storia e della lotta tra le classi è chiaro che l’UE non cesserà di esistere a causa del voto sfavorevole espresso dal referendum britannico del 23 giugno. I gruppi imperialisti europei, americani e sionisti troveranno un qualche rimedio all’incauta mossa di David Cameron.

Quindi è impossibile distruggere l’UE e la BCE?
Distruggere l’UE e la BCE è certamente possibile e anzi necessario. Ma per distruggerle bisogna togliere il potere ai gruppi imperialisti, non basta votare contro in un qualche referendum. Chi semina illusioni del genere indebolisce la  lotta contro l’UE. Distruggere l’UE è un’impresa del tutto possibile, anzi è certo che sarà compiuta. La fine dell’UE è certa, come è certa la fine dello Stato imperialista USA e dello Stato sionista. Ma chi predica l’uscita dall’UE per effetto di un referendum, come se l’UE fosse un’alleanza tra Stati e paesi liberi e indipendenti, non tiene conto delle reali relazioni interne e internazionali. Che lo faccia per imbrogliare o in buona fede, è questione secondaria.
Perché un paese rompa davvero le catene della UE, come più in generale perché rompa le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, bisogna che nel paese si sia formata una vasta coalizione di organismi operai e popolari decisi a prendere in mano la direzione del paese e a dirigerlo in modo che resista all’aggressione e al blocco economico e finanziario che l’UE e la CI certamente scateneranno contro di esso. Il primo paese che si lancerà in questa impresa godrà dell’appoggio e della solidarietà delle masse popolai di altri paesi e mostrerà la strada che esse seguiranno.
È la linea della costituzione del governo d’emergenza delle organizzazioni operaie e popolari che noi promuoviamo. È la linea della moltiplicazione delle OO e OP e del loro orientamento ad agire come nuove autorità pubbliche, come centri locali del nuovo potere. È la linea della costituzione di amministrazioni comunali d’emergenza, di amministrazioni locali d’emergenza, contro i governi organi nazionali dell’UE.
Questa via è del tutto praticabile ed è la via più diretta e meno distruttiva per porre fine all’UE, alla BCE e riprendere la via del progresso che la prima ondata della rivoluzione proletaria ha mostrato al mondo. Solo con l’instaurazione del socialismo (potere saldamente nelle mani della parte rivoluzionaria e organizzata degli operai e delle altre classi delle masse popolari, proprietà pubblica delle strutture economiche e loro gestione secondo un piano, multiforme promozione della partecipazione delle masse popolari alla gestione della società e al patrimonio culturale) è possibile porre fine al catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista impone al mondo. Senza proprietà pubblica e gestione pianificata dell’economia, le masse popolari finiscono per subire azienda per azienda, zona per zona, paese per paese il ricatto dei capitalisti, anche se il fatto viene camuffato con accordi sindacali e politici, con compensazioni e con referendum alla Marchionne.
Nel nostro paese la costituzione del Governo di Blocco Popolare è la via più diretta per arrivarci.
Questa è la via che il nuovo Partito comunista e la sua carovana chiama a praticare.

Impadronirsi della scienza delle attività con cui gli uomini fanno la loro storia, svilupparla e usarla per instaurare il socialismo!

Simbolo del (n)PCI

venerdì 24 giugno 2016

La Brexit vista dagli italiani - Commenti e impressioni di una "dipartita"





UE. Il bacio della morte –  "Albione si dice fuori, dopo il bacio della morte di renzie, non poteva che andare così. Inghilterra fuori dal Leviatano dell'UE. Ci vorrà del tempo, ma la strada è ormai segnata. E presto o tardi quell'immane castello burocratico che ha sede a Bruxelles crollerà rovinosamente..." (Paolo Sensini)

Segnatevi la data  - "Quella di ieri è stata una giornata davvero storica. E’ la rivincita della sovranità nazionale, la volontà di difendere l’autenticità delle proprie istituzioni, della sovranità del voto popolare e della propria democrazia. Di dire basta a un’Unione europea i cui meccanismi decisionali sono opachi, in cui il processo di integrazione viene portato avanti da un’élite transnazionale tramite un processo caratterizzato da un persistente «deficit democratico », che li ha portati ad ignorare o ad aggirare la volontà dei popoli, ogni volta che si è opposta ai loro disegni. Per la prima volta un Paese ha dimostrato che dalla Ue si può uscire, rendendo concreta la possibilità che altri Paesi seguano l’esempio britannico. Alla faccia delle élite." (Piergiorgio Rizzato)


Le borse boccheggiano. "Ho seguito in diretta fino alle 4,00 la vicenda della Brexit grazie alla diretta condotta dall'onesto Mentana, anche lui, come me, divertito dal flusso iniziale di bugie e sondaggi fasulli che davano il "remain" avanti di 4 punti e l'affluenza all'83%  (in realtà l'affluenza era di poco superiore al 70%: ma come si fa a dire bugie simili?). Alla trasmissione ha partecipato solo un tenace deputato della Lega, perché tutti i nostri politici erano andati a letto, sicuri dell'ovvia vittoria del "remain", specie dopo il (sospetto) "sacrificio" della Cox. Stamattina sento commenti folli, come quello che dice che hanno votato per il "leave" le persone meno istruite, che quindi vanno  ......rieducate! I dirigenti laburisti (compreso l'incerto Corbyn che penso che in cuor suo la pensasse diversamente, ma non ha avuto coraggio) ora si leccano le ferite dopo che la loro base ha votato massicciamente per il "leave" , mentre il "remain" ha avuto il 75% nella City di Londra e ha vinto in Scozia (ma solo per il vento secessionista che spinge gli Scozzesi a distinguersi dagli odiati Inglesi). Le borse boccheggiano: meno 8 a Tokyo, Londra, Francoforte, Parigi. Mi auguro che questo fatto traumatico dia una scossa a questo mondo occidentale dominato dal capitale finanziario e dai guerrafondai neo-colonialisti" (Vincenzo Brandi)


God Save the Queen - "Anche se per me erano e saranno i "perfidi figli di Albione" devo dire grazie al Popolo Inglese, gente dalla schiena dritta, per l'esempio che hanno saputo dare. La sinistra che è uguale ovunque ha dato il peggio di se stessa arrivando a diffondere falsi exit poll a urne aperte, ripeto a urne aperte, sull' "evidente" vantaggio del remain tentando disperatamente di influenzare il voto e questo rafforza la mia convinzione che ad armare la mano del mentecatto non sia stata la sua demenziale ideologia, malgrado questo l'Inghilterra ha recuperato pienamente la sua sovranità e indipendenza e credo che in questo abbia avuto un ruolo anche l'effetto" sindaco di Londra" che pur essendo un enclave del tutto particolare ha dato una ulteriore sveglia agli Inglesi. Questo no è un colossale NO ai fondamenti della perversa, pervertita e perdente ideologia di sinistra di tutta Europa, oggi annaspano smarriti perdendosi fra dietrologie più o meno risibili e catastrofismi che ormai lasciano il tempo che trovano "alea iacta est", se ne facciano una ragione. Tocca adesso alla Spagna e l'Olanda incombe e gli speculatori mondiale hanno un bel far ribassare le borse e attaccare la Sterlina...colpi a vuoto e di breve periodo che non spaventano nessuno. Per l'Italia questo è il secondo sonoro e perentorio ceffone alla sinistra e alla sua politica demenziale, ne prenderanno atto o seguiteranno a inventarsi più o meno risibili giustificazioni? Capiranno che uno dei temi determinanti è questa folle invasione e dell'Italia e dell'Europa? Forse, ma non possono certo fare marcia indietro perché il farlo significherebbe sconfessare se stessi e quindi sono inchiodati alle loro follie. A Ottobre tocca a noi, certo il nostro referendum è di portata minore da un lato, ma il mandare a casa Renzi e accoliti sarebbe un gran bel passo avanti verso la Democrazia e con un nuovo Governo non dico sensato ma anche solo normale... tutto diventa possibile. E' comunque un fatto che uscire dall'Europa si può e io aggiungo si deve e che di Europa si muore. God Save the Queen..." (Giuseppe Salomone)"


England cosmopolita. Per poco - "Ci sono 500.000 italiani solo a Londra... Solo a Londra, lasciando fuori Indiani, pachistani, giamaicani, egiziani, iracheni ecc..,  solo di  italiani ce ne sono 500.000 che ora rischiano il rimpatrio. (Spero che Salvini  dia loro casa e lavoro)  E in Italia c'è un problema per un milione di stranieri. Io capisco Brexit. L'Unione Europa è così marcia dentro che ci vorrà poco per crollare. Questo se posso dire è solo un inizio della fine. In lista c'è Nexit = Nederland in exit... Poi Fexit= Finland in exit... (S. K.)"





Mio commentino: "Lasciate ogni speranza albionici, malgrado il rutto siete condannati a restare in Europa. Brexit ha vinto di un pelo... ma le norme per uscire dalla UE sono talmente farraginose che prima di poterlo fare effettivamente passeranno mesi ed anni, nel frattempo l'inglese come lingua continuerà ad essere l'idioma ufficiale della UE, inevitabile conseguenza della sudditanza dei paesi europei alla NATO ed agli USA. (ed i poteri economico finanziari dicono: exit or remain per me pari sono)... " (Paolo D'Arpini)

giovedì 23 giugno 2016

Movimento Trasversale: "No al signoraggio bancario"



Caro Paolo D'Arpini (detto anche Saul Arpino), sono Alfonso Luigi (Gino) Marra, e ti scrivo per chiederti di aderire al movimento trasversale NO-AL-SIGNORAGGIO bancario per indurre la magistratura a procedere – perché il non farlo configura una gravissima condotta omissiva – alla confisca penale delle quote di proprietà private della Banca d’Italia, così confiscando anche quel 15% della BCE di sua proprietà, e ponendo il problema sotto gli occhi del mondo, affinché sia sconfitto l’antigiuridico fenomeno detto ‘signoraggio’.
Sconfitta che richiede, oltre al recupero della sovranità monetaria attraverso detta confisca, anche la cessazione dell’enorme falso in bilancio configurato dall’iscriversi al passivo il denaro creato dal nulla per poi ‘pareggiare’ iscrivendosi all’attivo i titoli che ricevono a corrispettivo.
Una via, quella giudiziaria, che richiede solo un PM che chieda la confisca ed un Giudice che accolga la sua richiesta, mentre la politica serve a fare le leggi, che qui ci sono già, sicché il problema è solo che la magistratura non le applica. Perché la privatezza delle banche centrali è un crimine gravissimo da molti profili, per cui ci proponiamo di affrontare direttamente la magistratura, senza tanti giri, per ricordarle i suoi illecitamente negletti obblighi.
Il Movimento ha già avuto molte adesioni tra le quali ti segnalo quelle di Giulietto Chiesa, Elio Lannutti per l’ADUSBEF, Carlo Taormina, Vittorio Sgarbi, Marco della Luna, Mario Borghezio, Salvo Mandarà e molti altri.
Ti riporto di seguito una formula ‘tipo’ di sms di adesione, che ovviamente puoi modificare come vuoi, e che potrai, se ritieni, inviarmi al n. 3357704191, o alla mail alfonsoluigi@marra.it, e che poi pubblicherò con qualche parola di commento sulle pagine FB di signoraggio.it, nocensura.com ed altre pagine FB per un totale di oltre 2.000.000 di like.
Contando nella tua importante adesione a questa fondamentale guerra di civiltà – perché, come certo comprendi, agevolerebbe molto l’adesione dei molti che ti conoscono e ti stimano per quello che hai fatto – ti saluto affettuosamente restando in attesa della tua cortese risposta.

Alfonso Luigi Marra
PS: aggiungo, per essere esaustivo, il link al mio breve documento sul signoraggio (http://www.signoraggio.it/che-cose-il-signoraggio/)

«Riappropriarsi della sovranità monetaria sconfiggendo quell’articolata fenomenologia definita ‘signoraggio’ mediante la confisca delle quote private di Bankitalia e l’abolizione del falso in bilancio realizzato iscrivendosi assurdamente al passivo la moneta creata da nulla a costo zero, è l’unico modo per guarire l’economia e la società addirittura mondiale; e la via giudiziaria è l’unica possibile, perché quella politica sarebbe lunghissima ed impraticabile. Esprimo pertanto il mio sostegno e la mia partecipazione al movimento trasversale NO-AL-SIGNORAGGIO Bancario. Auspico che molti ci affianchino in questa irrinunciabile lotta».
Documento sottoscritto da Paolo D'Arpini - Portavoce di European Consumers Tuscia

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mercoledì 22 giugno 2016

Il principe giallo - Lo sterminio per fame dei contadini in Ucraina di Vasyl Barka - Recensione



Vasyl BARKA
Il principe giallo
Lo sterminio per fame dei contadini in Ucraina - romanzo
traduzione e cura di Alessandro Achilli
Pentàgora, Giugno 2016
pp. 311 - 14 euro

Di questa tragedia, consumata in Ucraina tra il 1932 e il 1933, in Italia si sa poco. Non è passata, non si studia a scuola. Eppure a 1300 km dall'Italia, a 700 da Auschwitz, in due anni è stato fatto morire un numero incalcolabile di contadini con le loro famiglie. Chi dice 2 milioni di persone, chi ne ha contate 8 milioni. Non si può sapere. Ma sappiamo che sono stati fatte morire di morte violenta, deportazione e, soprattutto, per fame. Nelle case tutto il cibo - tutto - veniva requisito e a quel punto non restava che attendere di spegnersi, a poco a poco, una persona dopo l'altra. E chi tratteneva anche solo un poco del proprio grano - bastavano cinque spighe! Cinque, come quelle che stringe al petto la bambina raffigurata in copertina - veniva considerato ladro della proprietà socialista e passato per le armi.

Avevo pensato di parlare dell' HOLODOMOR (questo il nome dello sterminio - in Ucraina definito genocidio) attraverso una ricostruzione storiografica, ma i saggi sono destinati soprattutto agli studiosi; allora ho scelto la via della narrazione, perché i racconti arrivano al cuore di tutti, e l'ho fatto recuperando il romanzo duro e tagliente di uno scrittore ucraino, testimone diretto di quegli anni, per due volte candidato al Nobel per la letteratura, e qui per la prima volta restituito in italiano grazie all'accurata traduzione di Alessandro Achilli.

Un libro per conoscere e non dimenticare.

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Per richiedere IL PRINCIPE GIALLO, si può scrivere direttamente alla segreteria editoriale di PENTAGORA: ordini@pentagora.it (tel. 019.811800).

martedì 21 giugno 2016

Sballo criptico a Napoli - Da terra di Masanielli a terra di De Magistris



E' proprio vero il motto Evangelico: credete nei Miracoli, perché avvengono, anche se non sapete spiegarvi il perché....

*CREDO QUIA ABSURDUM !!!!*

Infatti, proprio a Napoli, Antica Capitale ridotta, da decenni di saccheggio, nelle PEGGIORI condizioni socio-culturali dell'intero EuroMediterraneo, *C' E' STATO UN* *"REGIME CHANGE", questa volta in senso PROGRESSISTA*, che ha ribaltato il PARADOGMA 'LIBBBERALE', in vigore ormai da quasi un millennio....quello delle FEUDALIZZAZIONI FORZATE DEI BENI COLLETTIVI, a cominciare dal frammassone CIAMPI che regalò, in articulo mortis del suo sciagurato GOVERNO MAFIOSO (quello che salvò i picciotti del Compagno Riina dal 41 bis, per risarcirli del lavoro compiuto agli ordini di San De Gennaro a Capaci e D' Amelio, E NONOSTANTE IL COLONNELLO MORI AVESSE RISCHIATO, ARRESTANDO, CONTRO  ESPLICITO ORDINE DEL SAN DE GENNARO STESSO, IL RIINA MEDESIMO, DI MANDARE A MONTE L' ALLEANZA FRA LOGGIA SCOZZESE E COSCA SICILIANA CORLEONESE, MESSE DAL GOLPE MAFIO-GIUDIZIARIO AL COMANDO DELL' ITALIA 'LAICA'):

*1) LA CONCESSIONE DI OMNITEL AL GENOCIDA SCIA-CARLO, IL RE DELL' AMIANTO;*

*2) LA RETE TELECOM, MAI PIU' RINNOVATA TECNOLOGICAMENTE --- PERCHE' I NUOVI BADRONI, B.R.NAEBRE' AL COMANDO, BADAVANO SOLO A SUCCHIARNE LE TARIFFE --- ALLA SACRA FAMIGLIA ELKANN-FU/AGNELLI, CHE LA CONTROLLAVA
INTERAMENTE COL SOLO 'NOCCIOLINO' DELLO 0.6% (E PENSARE CHE LA STET STATALE, DI ERNESTO PASCALE, 20 ANNI FA STAVA 'FIBRANDO' L' INTERA PENISOLA CON IL 'PROGETTO SOCRATE', OGGI UN SOGNO REMOTISSIMO.... SIAMO ULTIMI IN EUROPA !)*

3) LA INTERA RETE AUTOSTRADALE AL CLAN DEI 'BENEDETTON', RAMO PEZZE E STRACCI....

Tralasciamo le Grandi Stazioni Ferroviarie, i Porti, gli Aeroporti......

*Anche a livello di municipalizzate i COMUNISTI B.R.LINGUERINNEGATI A STELLE-STRISCE hanno feudalizzato tutto il feudalizzabile: proprio a Napoli, L' AZIENDA PUBBLICA DELL' ACQUA, dal duo Bokassolino-Jervolino, INSIEME ALLA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE.*

La prima, transvertebrata in ARIN, per confondere le acque, venne affidata a un 'Barone' feudale, vassallo dell' AvvoCulo anglo-sabaudo CHE, APPASSIONATO DI ACQUE MINERALI, mandava nottetempo LE AUTOBOTTI DEL SUO MARCHIO 'EVIAN' A RIFORNIRSI DI LIMPIDISSIMA 'ACQUA DEL SERINO' all'acquedotto di Capodimonte, DA SEMPRE UNA GRANDE RICCHEZZA POPOLARE, buona anche da mangiare!

*La seconda a un valvassino locale, con fondate ambizioni di SERVIZIO GLOBALE: un capodattilografo propose addirittura DI AFFIDARGLI IN CONCESSIONE MEDIEVALE L' INTERO 'FRONTE DEL PORTO', coi ricchi traffici annessi, INCLUSA SOVRANITA' SU VITA E MORTE DEGLI STESSI ABITANTI L'INSULA URBANA, GRAZIE ALL'"UNICO SODALIZIO" COI TANTI TOGATI DELLA PORCURA, COSI' RIGIDAMENTE LIGI ALLA LOGGIA....*

*LUIGI DE MAGISTRIS, CAPITANO DEL POPOLO -- ISPIRATO A QUEL SACRO ISTITUTO CHE GIA' SECOLI FA, FECE DA USBERGO AL POPOLO CONTRO LA RAPACITA'
PLUTOCRATICA RINASCENTE, INSIEME ALLE FIERE E AI MERCATI, PER STROZZINARE I POVERI CRISTIANI, COME ANCHE ADESSO....---- HA ROVESCIATO TOTALMENTE IL
PARADOGMA 'LIBBBERISTA' SALVO SALVATAGGI L' ORO A SPESE NOSTRE, RESTITUENDO ALLA GLORIOSA CAPITALE:*

1) L' AZIENDA IDRICA, RIBATTEZZATA ABC, "ACQUA BENE COMUNE", perché non faccia la fine DEL *PRIVATIZZATISSIMO "ACQUEDOTTO DI FI-RENZI", *UN TALE COLABRODO DA SFONDARE LE SPALLETTE DEL LUNGARNO, FACENDOLE PRECIPITARE NEL FIUME SOTTOSTANTE, BENCHE' LE SUE TARIFFE SIANO DECUPLICATE, PER L'INGORDIGIA DEI NUOVI TITOLARI...

*2) LA GESTIONE DELL' EDILIZIA COMUNALE, MIGLIORANDO LA MANUTENZIONE E RIDUCENDO IL COSTO DELLE LOCAZIONI....*

*QUESTI SONO FATTI, E I RISULTATI SI SONO VISTI ALLE ELEZIONI, DOVE TUTTI I CANDIDATI B.R.LINGUER-USCONIANI, DEL NEFASTO DOPPIO VENTENNIO OGGI GIUNTO AL CAPOLINEA, SONO STATI DISFATTI ELETTORALMENTE, NEI DUE TURNI SUCCESSIVI: COME ANCHE A ROMA E TORINO, DELL' INETTO MARINO, COME ANCHE DELL' ONESTO FASSINO, PUR SEMPRE PUNTUALE A SALMODIARE NEL TEMPIO... non gli è servito a niente.*

*Così se De Luca, alla Regione, rappresenta il più dogmatico statu-quismocomunista nella continuità/subalternità alle mafie, mafiette, e mafiettone P-2iste anglo-saxon, ex-CIAuni, DE MAGISTRIS SEGNA UNA IRREVERSIBILE ROTTURA COL PARADOGMA STESSO....*

*I TENTACOLI DEI REPARTI ROBO-DATTILOGRAFICI, UNICA PIOVRA AL SERVIZIO DEI RISPETTIVI BADRONI, SONO PARALIZZATI DAL MIRACOLO.*

EL CANN--DE MALEDETTI--CALTAGIRONE--ARRAFFESER, LI CACCERANNO TUTTI, A CALCI IN BOCCA, PER SOSTITUIRLI CON UN SOFTWARE AUTOMATICO, CHE SCRIVE SENZA NEPPURE BISOGNO DI DETTATURA-DITTATURA.

*L'unica cosa che approveremo l' oro.....*
  

Gianni Caroli - gianni_caroli@fastwebnet.it