venerdì 31 gennaio 2014

Polonia, longa manu UE, e la progettata occupazione dell'Ucraina


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La Polonia sfrutta la destabilizzazione dell'Ucraina per espandere la propria influenza in oriente a spese della Russia. Insieme con la Svezia, la Polonia ha lanciato l'iniziativa del partenariato orientale dell'Unione europea, nel 2009. Fu avviata in particolare con lo scopo di ampliare l'influenza di Bruxelles (e Varsavia) negli Stati ai margini dell'Unione. E' anche un cavallo di Troia della futura espansione della NATO. La Polonia negli ultimi dieci anni manovra per la leadership in Europa, e il partenariato orientale fornisce l'ambita opportunità al Paese di dimostrare la propria importanza ai padroni della NATO e dell'UE. Concentrandosi in particolare sull'Ucraina, avendo la Polonia legami culturali, politici, linguistici e storici unici, soprattutto nell'Ucraina occidentale, brevemente parte della seconda repubblica polacca. La dirigenza politica di Varsavia ha sfruttato tali legami non solo per incoraggiare la frattura interna dell'Ucraina (a scapito della Russia quale partner economico stabile), ma anche per istituzionalizzare il ruolo della Polonia come egemone sub-regionale sulla porzione occidentale.
Un'opposizione istigata
Il governo polacco ha rilasciato aspre dichiarazioni a sostegno dei "manifestanti", arrivando a dichiarare "piena solidarietà" e annullando così ogni pretesa di imparzialità cui potesse aver aspirato in precedenza. Ora, il primo ministro polacco interferisce direttamente nei tumulti interni. Mentre la rivolta in Ucraina continua a diffondersi ad ovest, il primo ministro Tusk ha parlato al telefono con il leader dell'opposizione Arsenij Jatsenjuk affermando che "Sosteniamo i democratici ucraini nei loro sforzi per raggiungere un accordo giusto e saggio". La Polonia ha così superato la soglia tra dichiarazioni ufficiali e azioni, il governo polacco vuole che il mondo sappia che ha un dialogo aperti con l''opposizione', da cui si deduce il livello d'influenza sui suoi dirigenti e il sostegno ufficiale del governo alle loro azioni. È interessante notare che tale rivelazione pubblica del contatto con Jatsenjuk e del sostegno ai suoi "democratici ucraini" renda la Polonia complice del colpo di Stato che il primo ministro ucraino Azarov (dimessosi - OR) sostiene sia in atto nel Paese. Azarov prosegue affermando che "E' un vero e proprio tentativo di colpo di Stato, e tutti coloro che lo sostengono dovrebbero dire chiaramente 'Sì, vogliamo il rovesciamento dell'amministrazione legittima dell'Ucraina', invece di nascondersi dietro manifestanti pacifici." Dopo aver ufficializzato l'associazione con Jatsenjuk, uno dei coordinatori principali dei disordini, approvando i "democratici ucraini", la Polonia ha irrevocabilmente dimostrato di sostenere il cambio di regime. Le precedenti provocazioni politiche della Polonia (per non parlare del contatto con Jatsenjuk) non sono ignorate dai cittadini di Kharkov che il 23 gennaio hanno protestato presso il consolato polacco, "chiedendo la chiusura di tutte le missioni diplomatiche polacche in Ucraina, (e definito) il loro personale rappresentanti di una nazione nemica". Chiaramente, le missioni diplomatiche polacche in Ucraina hanno ormai assunto il ruolo de facto di sostenitori istituzionali del colpo di Stato, divenendo nemici del governo ucraino. Lo stesso vale per la Germania, che ha un rapporto speciale con il suo cittadino e provocatore di UDAR Klishko, che è per la Germania ciò che Jatsenjuk è per la Polonia, un ascaro nella grande lotta geopolitica contro Mosca. La cosa più onesta che Varsavia e Berlino potrebbero fare ora è seguire il consiglio di Azarov e proclamare "Sì, vogliamo rovesciare l'amministrazione legittima dell'Ucraina", come le loro azioni dimostrano nettamente.
Volere la Galizia
La politica estera della Polonia verso l'Ucraina è stata molto assertiva. Oltre a prendere il timone del partenariato orientale, ha espresso forte sostegno ai destabilizzatori ucraini e mostrato apertamente i suoi legami con Jatsenjuk, oggi guida è tra la coalizione di Paesi che minacciano sanzioni contro l'Ucraina. L'offensiva della Polonia contro il governo ucraino è volta a collocarla nella posizione migliore per entrare in eventuali negoziati multilaterali post-conflitto, una proposta oggi avanzata dall'influente think tank Carnegie Endowment. Nel difendere la loro proposta, gli autori affermano: "Non sottovalutiamo quanto duro abbia lavorato la Polonia per rinnovare iniziativa del partenariato orientale dell'UE. Sikorski e i suoi esperti conoscono la regione estremamente bene, dopo aver trascorso gli ultimi anni lavorando con i leader e i movimenti della società civile in Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina". Sikorski e il coinvolgimento del governo polacco, con i già citati leader dei "movimenti della società civile", indica l'intima associazione con gli organizzatori del colpo di Stato in Ucraina che naturalmente non deve essere sottovalutata. La Polonia vorrebbe ben altro che istituzionalizzare legittimamente la propria influenza sull'Ucraina (soprattutto nella parte occidentale già polacca) ma essere riconosciuta internazionalmente come partecipe ad eventuali negoziati multilaterali per porre fine alla crisi ucraina. Ciò sarebbe un'implicita ammissione della nuova egemonia sub-regionale della Polonia in Europa orientale, e contribuirebbe alla frammentazione regionale del Paese. Le aree nella sfera d'influenza della Polonia graviterebbero maggiormente ad ovest, cementando così la duplice natura dell'attuale identità ucraina. Invece di risolvere le differenze regionali, li aggraverebbe mentre la Polonia incoraggerebbe il separatismo politico, linguistico e culturale ucraino occidentale. Inoltre, probabilmente i manifestanti del covo occidentale (Lvov e dintorni) dichiarerebbero l'autonomia alla pari della Crimea, con Polonia, Germania e UE (leggi NATO) quali garanti del suo futuro statuto giuridico.
Lasciare la Polonia (o qualsiasi Stato occidentale (NATO)) infilarsi in un qualsiasi negoziato post-conflitto sarebbe come lasciare una volpe nel pollaio, legittimando le precedenti violazioni occidentali della sovranità ucraina, radicando l'identità regionale nell'Ucraina occidentale contro il resto dello Stato e, infine, fornendo alla NATO una base nell'Ucraina divisa nel momento politicamente più conveniente, in futuro.
Andrew Korybko master presso l'Università Statale di Relazioni Internazionali di Mosca (MGIMO).
Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

giovedì 30 gennaio 2014

Crematistica - "L'interesse è moneta da moneta..." - Aristotele l'aveva già detto 2400 anni fa....



C'è un'altra forma d'acquisizione che in modo particolare chiamano, ed è giusto chiamare, crematistica, a causa della quale sembra non esista limite alcuno di ricchezza e di proprietà: molti ritengono che sia una sola e identica con quella predetta per la sua affinità, mentre non è identica a quella citata e neppure molto diversa. Il vero è che delle due una è per natura, l'altra non è per natura e deriva piuttosto da una forma di abilità e di tecnica. Per trattarne prendiamo l'inizio di qui. Ogni oggetto di proprietà ha due usi: tutt'e due appartengono all'oggetto per sé, ma non allo stesso modo per sé: l'uno è proprio, l'altro non è proprio dell'oggetto: ad esempio la scarpa può usarsi come calzatura e come mezzo di scambio. Entrambi sono modi di usare la scarpa: così chi baratta un paio di scarpe con chi ne ha bisogno in cambio di denaro o di cibo, usa la scarpa in quanto scarpa, ma non secondo l'uso proprio, perché la scarpa non è fatta per lo scambio. Lo stesso vale per gli altri oggetti di proprietà. In realtà di tutto si può fare scambio: esso trae la prima origine da un fatto naturale, che cioè gli uomini hanno di alcune cose più del necessario, di altre meno (per cui è anche chiaro che il piccolo commercio non fa parte per natura della crematistica, che allora avrebbero dovuto fare lo scambio in rapporto a quanto ad essi bastava). Nella prima forma di comunità, e cioè la famiglia, è evidente che lo scambio non ha alcuna funzione: esso sorge quando la comunità è già più numerosa. I membri della famiglia avevano in comune le stesse cose, tutte; una volta separati, ne ebbero in comune molte, e anche diverse - e di queste dovettero fare lo scambio secondo i bisogni, come ancora fanno molti dei popoli barbari, ricorrendo al baratto. Essi infatti scambiano oggetti utili contro oggetti utili ma non vanno al di là di questo, dando per esempio o prendendo vino contro grano, e così via per ogni altro genere di tali prodotti. Un siffatto scambio non è contro natura e neppure è una forma di crematistica (41) (giacché tendeva a completare l'autosufficienza voluta da natura): da questa, però, è sorta logicamente quella. Perché quando l'aiuto cominciò a venire da terre più lontane, mediante l'importazione di ciò di cui avevano bisogno e l'esportazione di ciò che avevano in abbondanza, s'introdusse di necessità l'uso della moneta

Infatti non si può trasportare facilmente tutto ciò che serve alle necessità naturali e quindi per effettuare il baratto si misero d'accordo di dare e prendere tra loro qualcosa che, essendo di per sé utile, fosse facile a usarsi nei bisogni della vita, come il ferro, l'argento e altri metalli del genere, definito dapprima alla buona mediante grandezza e peso mentre più tardi ci impressero anche uno stampo per evitare di misurarlo - e lo stampo fu impresso come segno della quantità. Dunque, una volta trovata la moneta in seguito alla necessità dello scambio, sorse l'altra forma di crematistica, il commercio al minuto, esercitato dapprima probabilmente in forma semplice, ma che in seguito, grazie all'esperienza, divenne sempre più organizzato, cercando ormai le fonti e il modo di ricavare i più grossi profitti mediante lo scambio. Per questo, quindi, pare che la crematistica abbia da fare principalmente col denaro e che la sua funzione sia di riuscire a scorgere donde tragga quattrini in grande quantità, perché essa produce ricchezza e quattrini. Se spesso si ritiene che la ricchezza consista nel possedere molti denari è proprio perché a questo tendono la crematistica e il commercio al minuto. 

Al contrario taluni ritengono la moneta un non senso, una semplice convenzione legale, senz'alcun fondamento in natura, perché, cambiato l'accordo tra quelli che se ne servono, non ha più valore alcuno e non è più utile per alcuna delle necessità della vita, e un uomo ricco di denari può spesso mancare del cibo necessario: certo, strana davvero sarebbe tale ricchezza, che, pur se posseduta in abbondanza, lascia morire di fame, come appunto il mito tramanda di quel famoso Mida, il quale, per il voto suggerito dalla sua insaziabilità, trasformava in oro tutto quanto gli si presentava. Perciò cercano una ricchezza e una crematistica che sia qualcosa di diverso, ed è ricerca giusta: in realtà la crematistica e la ricchezza, naturale sono diverse perché l'una rientra nell'amministrazione della casa, l'altra nel commercio e produce ricchezza, ma non comunque, bensì mediante lo scambio di beni: ed è questa che, come sembra, ha da fare col denaro perché il denaro è principio e fine dello scambio. 

Ora, questa ricchezza, derivante da tale forma di crematistica, non ha limiti e, invero, come la medicina è senza limiti nel guarire, e le singole arti sono senza limiti nel produrre il loro fine, (perché è proprio questo che vogliono raggiungere soprattutto) mentre non sono senza limiti riguardo ai mezzi per raggiungerlo (perché il fine costituisce per tutte il limite), allo stesso modo questa forma di crematistica non ha limiti rispetto al fine e il fine è precisamente la ricchezza di tal genere e l'acquisto dei beni. Ma della crematistica che rientra nell'amministrazione della casa, si da un limite giacché non è compito dell'amministrazione della casa quel genere di ricchezze. Sicché da questo punto di vista appare necessario che ci sia un limite a ogni ricchezza, mentre vediamo che nella realtà avviene il contrario: infatti tutti quelli che esercitano la crematistica accrescono illimitatamente il denaro. 

Il motivo di questo è la stretta affinità tra le due forme di crematistica: e infatti l'uso che esse fanno della stessa cosa le confonde l'una con l'altra. In entrambe si fa uso degli stessi beni, ma non allo stesso modo, che l'una tende a un altro fine, l'altra all'accrescimento. Di conseguenza taluni suppongono che proprio questa sia la funzione dell'amministrazione domestica (ndr "domestica" vale anche per similitudine per uno stato) e vivono continuamente nell'idea di dovere o mantenere o accrescere la loro sostanza in denaro all'infinito. 

Causa di questo stato mentale è che si preoccupano di vivere, ma non di vivere bene, e siccome i loro desideri si stendono all'infinito, pure all'infinito bramano mezzi per appagarli. Quanti poi tendono a vivere bene, cercano quel che contribuisce ai godimenti del corpo e poiché anche questo pare che dipenda dal possesso di proprietà, tutta la loro energia si spende nel procurarsi ricchezze, ed è per tale motivo che è sorta la seconda forma di crematistica. 

Ora, siccome per loro il godimento consiste nell'eccesso, essi cercano l'arte che produce quell'eccesso di godimento e se non riescono a procurarselo con la crematistica ci provano per altra via, sfruttando ciascuna facoltà in maniera non naturale. Così non s'addice al coraggio produrre ricchezze ma ispirare fiducia, e neppure s'addice all'arte dello stratego o del medico, che proprio della prima è procurare la vittoria,dell'altra la salute. Eppure essi fanno di tutte queste facoltà mezzi per procurarsi ricchezze, nella convinzione che sia questo il fine e che a questo fine deve convergere ogni cosa. Si è detto a proposito della crematistica non necessaria qual è e per quale motivo ne abbiamo bisogno, e a proposito di quella necessaria che è differente dall'altra, è parte dell'amministrazione della casa, è secondo natura, essa che bada ai mezzi di sostentamento, e non è, come l'altra, senza limiti, ma ha dei confini precisi.

E' chiarito quindi anche il dubbio mosso all'inizio, se cioè la crematistica appartiene all'amministratore della casa e all'uomo di stato o no,ma si devono invece presupporre i beni (perché come la scienza dello stato non produce gli uomini, ma, ricevutili da natura, se ne serve, così pure la natura deve dare, quali mezzi di sostentamento, la terra, il mare e qualch'altra cosa)e, dopo ciò, è compito dell'amministratore disporre il tutto in maniera conveniente. In effetti, l'arte del tessitore non deve produrre la lana, ma usarne e discernere qual è buona e utilizzabile, quale cattiva e non utilizzabile: che certo si potrebbe pure dubitare per quale motivo la crematistica è parte dell'amministrazione domestica e la medicina no ; eppure i membri della casa devono stare in salute, proprio come devono vivere e avere ogni altra cosa necessaria. 

Il fatto è che, per un certo rispetto, appartiene all'amministratore e al governante vegliare pure sulla salute, ma per un certo rispetto no, bensì al medico: allo stesso modo, riguardo ai beni, per un certo rispetto appartiene all'amministratore interessarsene, per un certo rispetto no, bensì a un'arte subordinata. Ma è soprattutto la natura che, come s'è già detto, deve provvedere all'esistenza di tali beni: infatti è compito della natura fornire il nutrimento all'essere che nasce e, in realtà, ciascun essere trae il nutrimento dal residuo di materia da cui è nato. 

Perciò è secondo natura per tutti la crematistica che ha come oggetto i frutti della terra e gli animali. Essa, come dicemmo, ha due forme, l'attività "commerciale" e l'economia "domestica": questa è necessaria e apprezzata, l'altra basata sullo scambio, giustamente riprovata (infatti non è secondo natura, ma praticata dagli uni a spese degli altri); perciò si ha pienissima ragione a detestare l'usura, per il fatto che in tal caso i guadagni provengono dal denaro stesso e non da ciò per cui il denaro è stato inventato. Perché fu introdotto in vista dello scambio, mentre l'interesse lo fa crescere sempre di più (e di qui ha pure tratto il nome: in realtà gli esseri generati sono simili ai genitori e l'interesse è moneta da moneta): sicché questa è tra le forme di guadagno la più contraria a natura.

Aristotele. Politica cap. 9-10 circa 2400 anni fa

mercoledì 29 gennaio 2014

Rothschild, signoraggio bancario e moneta debito... così nasce il NWO



Foto: I ROTHSCHILD SONO UNA DELLE FAMIGLIE PIÙ POTENTI AL MONDO (nel mondo economico la più potente); di origine tedesca, detiene la MAGGIORANZA dei due istituti Privati Bancari che conosciamo, la FED e la BCE.

IL DENARO CHE NOI UTILIZZIAMO NON È DELLO STATO, ma di Banca d’Italia/BCE!
LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE ALLA BANKA D’ITALIA SONO per il 94,3% DI PROPRIETÀ DI BANCHE PRIVATE ED ASSICURAZIONI!
DA TUTTO QUESTO NASCE LA PIÙ GRANDE TRUFFA E LA PIÙ GRANDE USURA DEL SISTEMA MONETARIO:
IL SIGNORAGGIO!!

UFFICIALMENTE NON ESISTE E POCHI NE PARLANO, EPPURE È UN QUALCOSA CHE STA FACENDO SPROFONDARE L’INTERO PIANETA NEL DEBITO (VOLUTAMENTE).

Il Signoraggio è la differenza tra il valore nominale della moneta ed il costo di produzione (tipografico) o più semplicemente è il prezzo che si paga alla tipografia (FED-BCE) per stampare il denaro!!
La moneta, come ogni bene, ha un suo costo di produzione: per le banconote la carta e gli inchiostri; per le monete di metallo le leghe.
Va anche ricordato per chi non lo sapesse, che nel 15 agosto 1971 (avevo un mese di vita) il presidente Nixon eliminò la convertibilità della moneta in oro, affossando per sempre gli accordi di Bretton Woods del 1944.

QUINDI L’EMISSIONE DI MONETA DA QUARANT’ANNI NON HA PIÙ BISOGNO DI UN CONTROVALORE IN METALLO PREZIOSO (oro,argento), MA SOLO DI ‘NUMERI’ SU CARTA.

In parole povere la Fed e la Bce due vere e proprie TIPOGRAFIE!!
ESEMPIO SIGNORAGGIO:
STAMPARE UN BIGLIETTO DA 100 EURO COSTA PIÙ O MENO 1 CENTESIMO DI EURO (tra carta ed inchiostri), PIÙ IL LAVORO EFFETTUATO CHE È CIRCA UN EURO.

Va anche calcolato che al SINGOLO STATO QUELLA MONETA COSTA ANCOR DI PIÙ in virtù del “tasso di sconto” (il costo cioè del denaro tra Banca Centrale e banca locale) che oggi è dello 0.75 %.
Per cui UNA BANCONOTA DA 100 EURO, ALLO STATO COSTA LA BELLEZZA DI CIRCA 101,5!!!!

LO STATO PAGA ALLA BANCA CENTRALE L’AFFITTO DI QUESTA MONETA CON TITOLI DI STATO E PERTANTO S’INDEBITA IN MANIERA SPROPOSITATA E CONTINUATIVA NEI SUOI CONFRONTI.
Lo Stato in definitiva monetizza il proprio debito e QUESTO DEBITO CONTINUERÀ A CRESCERE GIORNO DOPO GIORNO, ANNO DOPO ANNO. CHIARAMENTE NOI PAGHIAMO QUESTO DEBITO, CON 
LE RELATIVE TASSE!!!

PER BLOCCARE QUESTO CIRCOLO VIZIOSO BASTEREBBE TOGLIERE ALLE BANCHE IL COMPENSO NOMINALE DELLE BANCONOTE, MA NESSUNO INTERVIENE (in Italia solo il Prof. Auriti ci provò, ed ottenne buoni risultati, ma dopo la sua morte tutto si fermò). C’è una legge in USA che consente al governo di stampare moneta, in due hanno provato a ripristinarla, Lincoln e Kennedy, e sappiamo bene che fine hanno fatto.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=439982866102071&set=a.410123605754664.1073741828.366586370108388&type=1&theater

QUANDO UN GOVERNO NON RIESCE A FAR QUADRARE I CONTI, CHIEDE UN PRESTITO ALLE BANCHE CENTRALI (BCE/FED) ED IN CAMBIO PAGA DEGLI INTERESSI, continuando ad alimentare la dipendenza dei governi.
E’ UN MECCANISMO PIRAMIDALE E BEN STRUTTURATO, INFATTI GLI INTERESSI SONO LA BASE DI TUTTO.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=459755410791483&set=a.410123605754664.1073741828.366586370108388&type=1&theater

Lo si può vedere anche nelle banche in cui depositiamo i nostri risparmi dove è presente il MECCANISMO INCREDIBILE, DELLA “RISERVA FINANZIARIA”: LE BANCHE PER LEGGE POSSONO PRESTARE FINO A DIECI VOLTE LA SOMMA IN DEPOSITO, QUINDI CREARE SOLDI CHE NON ESISTONO (tranne che su carta e monitor).

Con calcolo e freddezza si assicurano che non ci siano mai neppure per sbaglio unità di scambio in circolazione, PER POTER POI RIPAGARE PRESTITI E INTERESSE SUPER ECLATANTI!!
QUESTO È UN FENOMENO BEN PROGRAMMATO DALLE BANCHE PER SCHIAVIZZARE E PORTARE VIA RISORSE UMANE.

L’OBIETTIVO FINALE SARÀ QUELLO DI ARRIVARE ALLA MONETA ELETTRONICA GLOBALE PER IL CONTROLLO (schiavitù) GLOBALE.
Tutto questo è ben GESTITO da una delle famiglie più potenti al mondo:
I ROTHSCHILD

E' TUTTO E’ BEN PIANIFICATO A PRIORI A TAVOLINO!!!
CON LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SOVRANITÀ MONETARIA I POLITICI SONO DIVENTATI DIPENDENTI DEI BANCHIERI.
LA SOVRANITÀ MONETARIA NON È CEDIBILE, E IN QUESTA CIRCOSTANZA IL POPOLO SI RITROVA DEBITORE DI QUELLA MONETA DI CUI, INVECE, DOVREBBE ESSERE PROPRIETARIO, poiché essa acquista valore solo perché i cittadini lo accettano come strumento di scambio o mezzo di pagamento, creando così valore monetario.

IL DEBITO PUBBLICO NON È RIPIANABILE, È IN CONTINUA E COSTANTE CRESCITA. Difatti SI PARLA SEMPRE DI RIFINANZIAMENTO E NON DI ESTINZIONE del debito (oltretutto sempre con l’acquisto di nuovi Titoli di Stato.)

SAREMO SEMPRE DI PIÙ SUCCUBI E DIPENDENTI, SPOGLIATI DELLE NOSTRE RICCHEZZE E TRATTATI COME SCHIAVI.
I PROSSIMI GOVERNI SARANNO COSTRETTI A MANTENERE LA LINEA DI AUSTERITY TRACCIATA DALLA BANCOCRAZIA CON UN PARLAMENTO ORMAI ORGANO DEI MERCATI CHE DOVRÀ SOTTOSTARE A DECISIONI E REGOLE GIÀ PRESCRITTE.

Ma procediamo un passo per volta e vediamo chi sono questi istituti Bancari Padroni del Mondo!

FED
La Federal Reserve è una Banca Privata, posseduta da azionisti privati di cui i Rothschild sono i maggiori proprietari ed il cui scopo finale è il lucro.
La FED fu istituita con l'approvazione del Federal Reserve Act del 23 dicembre 1913 dal Congresso degli Stati Uniti. L’iter legislativo avvenne in modo “anomalo”, la Camera dei Rappresentanti aveva approvato il Federal Reserve ACT, ma l’atto stava avendo delle difficoltà nell’approvazione da parte del Senato; era il 23 dicembre 1913, quando la maggior parte dei membri del Congresso avevano già lasciato Washington per le vacanze natalizie e secondo le leggi americane, quando vi è una sospensione dell’attività legislativa, occorre aggiornarla in quello che viene definito “sine day”. Il 23 dicembre 1913, il Senato non si era ancora aggiornato in “sine day”, quindi la seduta era tecnicamente in corso e secondo quanto riportato dagli atti, erano presenti “SOLO” tre senatori, che approvarono il Federeral Reserve Act con un consenso unanime in una votazione a chiamata (sarebbe bastata una sola persona contro e non sarebbe passata).
Ad oggi i tribunali degli Stati Uniti hanno più volte decretato che la Fed è una società per azioni privata e sebbene non faccia parte del Governo Federale, è in realtà più potente dello stesso e, a mio parere, più potente del Presidente, del Congresso e delle Corti di Giustizia.
Nel 1913 il Congresso ha dato in mano ad una banca centrale indipendente, denominata Federal Reserve, il monopolio sull’emissione della moneta degli Stati Uniti ed il debito generato da questa società interamente di proprietà privata è ciò che sta mettendo in ginocchio l’economia americana.
“Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene” (Giulio Tremonti, ex ministro ed economista, persona che stimo molto, perché oltre a Beppe Grillo è l’unico che ha avuto il coraggio di dire nel passato la verità su come gira il mondo economico).
“Chi prende in prestito è schiavo di chi presta” (Larry Bates, economista).

BCE
La Banca Centrale Europea (BCE) è la banca centrale incaricata dell’attuazione della politica monetaria per i 17 paesi dell’Unione Europea che hanno aderito all’euro formando la cosiddetta “Zona Euro”.
In Italia la sovranità monetaria (il potere di chi stampa ed emette moneta) era fino a ieri della Banka d’Italia. Oggi la sovranità monetaria, è nelle mani della BCE con sede a Francoforte, per la quale, per inciso, è in costruzione la nuova sede con un costo previsto di 1,2 miliardi di Euro e tutto questo mentre Greci e Spagnoli infiammano le piazze per protestare contro i tagli e le riforme pesantissime imposte dall’Unione Europea.
L’Euro è una moneta a debito, infatti questa istituzione provvede ad emettere la nuova moneta addebitandola ai popoli europei secondo la stessa “filosofia” monetaria utilizzata fino ad oggi dalle banche centrali nazionali nei confronti dello stesso popolo, ed attuando il più sfrenato liberismo previsto nel trattato di Maastricht.
L’articolo 107 del trattato di Maastricht, sancisce che “nell’esercizio dei poteri e nell’assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti nel presente trattato dallo Statuto del SEBC, né la BCE, né una banca centrale nazionale, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzione dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo”. In poche parole il Padrone d’Europa è il governatore della Banca Centrale.

- See more at: http://www.trend-online.com/prp/padroni-mondo-sovranita-240213/5.html#sthash.bC1aXcgM.dpuf

La famiglia Rothschild  detiene la MAGGIORANZA dei due istitutiPrivati Bancari che conosciamo, la FED e la BCE. IL DENARO CHE NOIUTILIZZIAMO NON È DELLO STATO, ma di Banca d'Italia/BCE! LE QUOTE DIPARTECIPAZIONE ALLA BANKA D'ITALIA SONO per il 94,3% DI PROPRIETÀ DIBANCHE PRIVATE ED ASSICURAZIONI! DA TUTTO QUESTO NASCE LA PIÙ GRANDETRUFFA E LA PIÙ GRANDE USURA DEL SISTEMA MONETARIO: IL SIGNORAGGIO!!UFFICIALMENTE NON ESISTE E POCHI NE PARLANO, EPPURE È UN QUALCOSA CHE STA FACENDO SPROFONDARE L'INTERO PIANETA NEL DEBITO (VOLUTAMENTE).

Il Signoraggio è la differenza tra il valore nominale della moneta edil costo di produzione (tipografico) o più semplicemente è il prezzoche si paga alla tipografia (FED-BCE) per stampare il denaro!!
La moneta, come ogni bene, ha un suo costo di produzione: per lebanconote la carta e gli inchiostri; per le monete di metallo leleghe. Va anche ricordato per chi non lo sapesse, che nel 15 agosto1971 (avevo un mese di vita) il presidente Nixon eliminò laconvertibilità della moneta in oro, affossando per sempre gli accordidi Bretton Woods del 1944.


QUINDI L'EMISSIONE DI MONETA DA QUARANT'ANNI NON HA PIÙ BISOGNO DI UNCONTROVALORE IN METALLO PREZIOSO (oro,argento), MA SOLO DI 'NUMERI' SUCARTA. In parole povere la Fed e la Bce due vere e proprieTIPOGRAFIE!! ESEMPIO SIGNORAGGIO: STAMPARE UN BIGLIETTO DA 100 EUROCOSTA PIÙ O MENO 1 CENTESIMO DI EURO (tra carta ed inchiostri), PIÙ ILLAVORO EFFETTUATO CHE È CIRCA UN EURO. Va anche calcolato che alSINGOLO STATO QUELLA MONETA COSTA ANCOR DI PIÙ in virtù del "tasso disconto" (il costo cioè del denaro tra Banca Centrale e banca locale)che oggi è dello 0.75 %. Per cui UNA BANCONOTA DA 100 EURO, ALLO STATOCOSTA LA BELLEZZA DI CIRCA 101,5!!!! LO STATO PAGA ALLA BANCA CENTRALEL'AFFITTO DI QUESTA MONETA CON TITOLI DI STATO E PERTANTO S'INDEBITAIN MANIERA SPROPOSITATA E CONTINUATIVA NEI SUOI CONFRONTI. Lo Stato indefinitiva monetizza il proprio debito e QUESTO DEBITO CONTINUERÀ ACRESCERE GIORNO DOPO GIORNO, ANNO DOPO ANNO. CHIARAMENTE NOI PAGHIAMO QUESTO DEBITO, CON LE RELATIVE TASSE!!! PER BLOCCARE QUESTO CIRCOLO VIZIOSO BASTEREBBE TOGLIERE ALLE BANCHE IL COMPENSO NOMINALE DELLE BANCONOTE, MA NESSUNO INTERVIENE (in Italia solo il Prof. Giacinto Auriti ci provò, ed ottenne buoni risultati, ma dopo la sua mortetutto si fermò). 

C'è una legge in USA che consente al governo distampare moneta, in due hanno provato a ripristinarla, Lincoln eKennedy, e sappiamo bene che fine hanno fatto.https://www.facebook.com/photo.php?fbid=439982866102071&set=a.410123605754664.1073741828.366586370108388&type=1&theater


QUANDO UN GOVERNO NON RIESCE A FAR QUADRARE I CONTI, CHIEDE UNPRESTITO ALLE BANCHE CENTRALI (BCE/FED) ED IN CAMBIO PAGA DEGLIINTERESSI, continuando ad alimentare la dipendenza dei governi. E' UNMECCANISMO PIRAMIDALE E BEN STRUTTURATO, INFATTI GLI INTERESSI SONO LA BASE DI TUTTO. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=459755410791483&set=a.410123605754664.1073741828.366586370108388&type=1&theater


Lo si può vedere anche nelle banche in cui depositiamo i nostririsparmi dove è presente il MECCANISMO INCREDIBILE, DELLA "RISERVAFINANZIARIA": LE BANCHE PER LEGGE POSSONO PRESTARE FINO A DIECI VOLTELA SOMMA IN DEPOSITO, QUINDI CREARE SOLDI CHE NON ESISTONO (tranne chesu carta e monitor). Con calcolo e freddezza si assicurano che non cisiano mai neppure per sbaglio unità di scambio in circolazione, PERPOTER POI RIPAGARE PRESTITI E INTERESSE SUPER ECLATANTI!! QUESTO È UNFENOMENO BEN PROGRAMMATO DALLE BANCHE PER SCHIAVIZZARE E PORTARE VIA RISORSE UMANE. L'OBIETTIVO FINALE SARÀ QUELLO DI ARRIVARE ALLA MONETA ELETTRONICA GLOBALE PER IL CONTROLLO (schiavitù) GLOBALE.
Tutto questo è ben GESTITO da una delle famiglie più potenti al mondo:I ROTHSCHILD E' TUTTO E' BEN PIANIFICATO A PRIORI A TAVOLINO!!! CON LAPRIVATIZZAZIONE DELLA SOVRANITÀ MONETARIA I POLITICI SONO DIVENTATIDIPENDENTI DEI BANCHIERI. LA SOVRANITÀ MONETARIA NON È CEDIBILE, E INQUESTA CIRCOSTANZA IL POPOLO SI RITROVA DEBITORE DI QUELLA MONETA DICUI, INVECE, DOVREBBE ESSERE PROPRIETARIO, poiché essa acquista valoresolo perché i cittadini lo accettano come strumento di scambio o mezzodi pagamento, creando così valore monetario. 


IL DEBITO PUBBLICO NON È RIPIANABILE, È IN CONTINUA E COSTANTE CRESCITA. Difatti SI PARLA SEMPRE DI RIFINANZIAMENTO E NON DI ESTINZIONE del debito (oltretutto sempre con l'acquisto di nuovi Titoli di Stato.) SAREMO SEMPRE DI PIÙ SUCCUBI E DIPENDENTI, SPOGLIATI DELLE NOSTRE RICCHEZZE E TRATTATI COME SCHIAVI. I PROSSIMI GOVERNI SARANNO COSTRETTI A MANTENERE LA LINEA DI AUSTERITY TRACCIATA DALLA BANCOCRAZIA CON UN PARLAMENTO ORMAI ORGANO DEI MERCATI CHE DOVRÀ SOTTOSTARE A DECISIONI E REGOLE GIÀ PRESCRITTE.

Ma procediamo un passo per volta e vediamo chi sono questi istitutiBancari Padroni del Mondo! FED La Federal Reserve è una Banca Privata,posseduta da azionisti privati di cui i Rothschild sono i maggioriproprietari ed il cui scopo finale è il lucro. La FED fu istituita conl'approvazione del Federal Reserve Act del 23 dicembre 1913 dalCongresso degli Stati Uniti. L'iter legislativo avvenne in modo"anomalo", la Camera dei Rappresentanti aveva approvato il FederalReserve ACT, ma l'atto stava avendo delle difficoltà nell'approvazioneda parte del Senato; era il 23 dicembre 1913, quando la maggior partedei membri del Congresso avevano già lasciato Washington per levacanze natalizie e secondo le leggi americane, quando vi è unasospensione dell'attività legislativa, occorre aggiornarla in quelloche viene definito "sine day". Il 23 dicembre 1913, il Senato non siera ancora aggiornato in "sine day", quindi la seduta era tecnicamentein corso e secondo quanto riportato dagli atti, erano presenti "SOLO"tre senatori, che approvarono il Federeral Reserve Act con un consensounanime in una votazione a chiamata (sarebbe bastata una sola personacontro e non sarebbe passata). Ad oggi i tribunali degli Stati Unitihanno più volte decretato che la Fed è una società per azioni privatae sebbene non faccia parte del Governo Federale, è in realtà piùpotente dello stesso e, a mio parere, più potente del Presidente, delCongresso e delle Corti di Giustizia.


Nel 1913 il Congresso ha dato in mano ad una banca centraleindipendente, denominata Federal Reserve, il monopolio sull'emissionedella moneta degli Stati Uniti ed il debito generato da questa societàinteramente di proprietà privata è ciò che sta mettendo in ginocchiol'economia americana. "Il potere di emissione dovrebbe esseresottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamenteappartiene" (Giulio Tremonti, ex ministro ed economista, persona chestimo molto, perché oltre a Beppe Grillo è l'unico che ha avuto ilcoraggio di dire nel passato la verità su come gira il mondoeconomico). "Chi prende in prestito è schiavo di chi presta" (LarryBates, economista). BCE La Banca Centrale Europea (BCE) è la bancacentrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i 17paesi dell'Unione Europea che hanno aderito all'euro formando lacosiddetta "Zona Euro". In Italia la sovranità monetaria (il potere dichi stampa ed emette moneta) era fino a ieri della Banka d'Italia.

Oggi la sovranità monetaria, è nelle mani della BCE con sede aFrancoforte, per la quale, per inciso, è in costruzione la nuova sedecon un costo previsto di 1,2 miliardi di Euro e tutto questo mentreGreci e Spagnoli infiammano le piazze per protestare contro i tagli ele riforme pesantissime imposte dall'Unione Europea.


L'Euro è una moneta a debito, infatti questa istituzione provvede ademettere la nuova moneta addebitandola ai popoli europei secondo lastessa "filosofia" monetaria utilizzata fino ad oggi dalle banchecentrali nazionali nei confronti dello stesso popolo, ed attuando ilpiù sfrenato liberismo previsto nel trattato di Maastricht. L'articolo107 del trattato di Maastricht, sancisce che "nell'esercizio deipoteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuitinel presente trattato dallo Statuto del SEBC, né la BCE, né una bancacentrale nazionale, né un membro dei rispettivi organi decisionalipossono sollecitare o accettare istruzione dalle istituzioni o dagliorgani comunitari, dai governi degli Stati membri né da qualsiasialtro organismo".


In poche parole il Padrone d'Europa è il governatore della Banca Centrale. 

Mondo S Porco

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martedì 28 gennaio 2014

"L'EBREO E' UN FILO TESO FRA GESU' CRISTO E ALFRED ROSENBERG"



"L' EBREO E' UN FILO TESO FRA GESU' CRISTO E ALFRED ROSENBERG" ('anonimo semita', sul Muro di Auschwitz)

Il 27 gennaio, E' IL GIORNO DELLA MEMORIA DELLO STERMINIO DEGLI EBREI, PROGETTATO E ATTUATO, 70 ANNI FA, DALLA 'RAZZA PURA' DI ALFRED ROSENBERG, RUDOLPH HESS, REINHARDT HEYDRICH, FELIX STEINER, HJALMAR SCHACHT VON WALL STREET, RALF MERRILL....ECCETERA.

Un giorno di 69 anni fa I MILITI GLORIOSI DELL' ARMATA ROSSA, AI COMANDI DEL MARESCIALLO STALIN, DOPO UN INTENSO BOMBARDAMENTO D'ARTIGLIERIA, SGOMINATE A  STALINGRADO LE ORDE 'RAZZIALI-PURE' DELLE WAFFEN S.S. DI HEINRICH MANSTEIN, ED OTTENUTA LA RESA DELL'EROICO MARESCIALLO PAULUS DELLA WEHRMACHT, FECERO INFINE IRRUZIONE NEL CAMPO DI STERMINIO DOVE I 'PURI' ASHKENAZISTI RINCHIUDEVANO I 'SEMITI', LA RAZZA IMPURA DI GESU' DI BETLEMME, DALLA QUALE L' ORO AVEVANO MARCATO LE DISTANZE: "NOI SIAMO 'ARIANI' DELLA 'ULTIMA THULE', CERTIFICATI DALL' INGHILTERRA DI DISRAELI, MICA BOVERI CRISTI  DI BETLEMME, COME QUELLO CHE GIA' ABBIAMO APPESO IN CROCE DUEMILLANTA ORSONO!".

Fu per questa ragione che NON SOLO 'RABBI' MURMENSTEIN, come rievoca 'scherzosamente' LA IRRESPONSABILE GALLINA-DATTILOGRAFA FULVIA CAPARRA SU 'LA STRONZA' DI TORINO, ("essere gallina= beccare mangime", secondo un detto popolare siriano) implicitamente deridendo LE VITTIME DELLE STERMINIO: ma tutte le Comunità Ebraiche, ritenendosi 'pure' endogamicamente, COOPERARONO ATTIVAMENTE CON GLI ASHKENAZISTI PER ISTRADARE I 'SEMITI' SUI TRENI PER AUSCHWITZ. Roma, in particolare, fu il teatro di un duro scontro, fra le Alte Gerarchie finanziarie, che DETENEVANO IL POTERE, ed il RABBINO-CAPO ISRAEL ZOLLI.

QUESTI, SCANDALIZZATO DAL COLLABO-NAZISMO APERTO E DICHIARATO DEI GERARCHI, con il proficuo argomento che " Karl Hass, Karl Wolff, non lo capite che SONO DEI 'NOSTRI' ????" (come diceva del resto anche in famiglia 'Zio' Bettino Voghera, nazifascista ed ultrasionista, il futuro consuocero  che convertì nostro padre alla causa di Vadim Jabotinskij; poi PACCIARDIANO, infine LAMALFIANO....morì B.R.LINGUERIANO), SCELSE LA CONVERSIONE alla Fede nel Cristo, COMMOSSO DALLA ABNEGAZIONE CON CUI IL SANTISSIMO PADRE SAN PIO XII, EUGENIO PACELLI VESCOVO DI TUTTI I POPOLI DI ROMA, EBREI-'SEMITI' IN PRIMIS, LI SALVO' DALLA DEPORTAZIONE E DALLO STERMINIO DA PARTE DEGLI 'ZELOTI' DI MASADA, IMMERITATAMENTE RITORNATI AL PROSCENIO DELLA STORIA...

Ben 252 ebrei 'puri' FURONO A ROMA CONDANNATI PER DELAZIONE DEI LORO 'IMPURI' FRATELLI SEMITI, ALLE S.S. DI KARL HASS CHE POI LI STERMINO' TUTTI, FRA ARDEATINE ED AUSCHWITZ....

QUANTI NE CONOSCEMMO IN FAMIGLIA !!!!

E QUANTI ANCOR DI PIU' NELLA 'FAMIGLIA ALLARGATA' CHE FU'IL' PARTITO. TUTTI 'RICONVERTITI' DOPO STALINGRADO: DA NAZIFASCISTI A COMUNISTI. NOMI ASSAI GROSSI, FONDAZIONI INTITOLATE, MA VAFFANCULO !!!!!...


SALVO POI LA PENDOLA RITORNARE ALL'OPPOSTO, DOPO LA GUERRA DEI SEI GIORNI, GIUGNO 1967.
DA 'COSMOPOLITISTI' A NAZISIONISTI NEO-IDENTITARI: VAFFANCULO LO STESSO !!!!!

FECE COSI' ANCHE IL 'PURITANO' OLIVER CROMWELL, 4 SECOLI FA, QUANDO STERMINO', MASSICCIAMENTE COME AD AUSCHWITZ, IL CRISTIANISSIMO POPOLO D'IRLANDA, E DELLE ISOLE BRITANNICHE, DOPO IL GENOCIDIO REGALE DEI LEGITTIMI STUART, MARIA, CARLO E GIACOMO, SOVRANI D' INGHILTERRA E MARTIRI DELLA CRISTIANITA'.....

NON LI DIMENTICAMMO, NELLE NOSTRE PREGHIERE AL SIGNORE. MA NE DOBBIAMO RISCATTARE LA MEMORIA OLTRAGGIATA DAI GENOCIDI.

ED OGGI E' NUOVAMENTE L' ORA DI LIBERARE I NOSTRI FRATELLI EBREI, DALLA PRIGIONIA DOVE SONO RELEGATI DALLA 'RAZZA PURA' CRIMINAL-DATTILOGRAFICA, CORRIERE DELLA SETTA, REPUBBLIKINA, LA STRONZA (DI RABBI JAKUB ELKANN-BANQUE/LAZARD FRERES, CHE ISTRADO' AD AUSCHWITZ BEN 14.200 EBREI, DAL VELO' DI PARIGI, LUGLIO 1942), IL MENZOGNERO.... ORGANI DEL 'PENSIERO UNICO', TOTALE ED ASSOLUTO, DEL IV EUREICH RAZZIALE-PURO, LA PODEROSA ARMATA TERRORISTICO-FINANZIARIA CHE IUGULA I POPOLI CRISTIANI ALLO STROZZINAGGIO SUL DEBITO, ETERNO, IRREDIMIBILE, ETERNAMENTE CRESCENTE.... MENTRE SCATENA IL TERRORE MILITARE CONTRO TUTTE LE NAZIONI 'SEMITICHE', ITALIBYA, SIRIA, EGITTO (poi UCRAINA, IERI LA CRISTIANISSIMA SRBIJA), COLPEVOLI SOLTANTO DI ESSERE AI CONFINI DELLA 'STELLA UNCINATA' SUA PATRONA....

E TUTTAVIA, A MEMENTO: NON PERCHE' UN PIDOCCHIO SI GONFIA DEL NOSTRO SANGUE, DIVENTERA' ARISTOCRATICO.

SEMPRE PIDOCCHIO RESTA: SOLO PIU' GROSSO, E PERCIO' PIU' VISIBILE.

 napoLibera  - napolibera@gmail.com

lunedì 27 gennaio 2014

USA - L'olocausto volutamente dimenticato (perché troppo vicino alla realtà presente)



Oggi, 27 gennaio 2014,  si celebra l'ormai noto "giorno della memoria" ricordando la persecuzione nazista contro gli ebrei. Ma noi vogliamo ricordare un altro genocidio volutamente dimenticato, infatti nessun telegiornale di regime ne parla, ne tanto meno si sente parlarne nei nostri libri di storia usati a scuola o sarebbe il caso di chiamarla "sQuola".. Perché il massacro dei nativi americani non viene ricordato? 

Forse perché non fa notizia? Non frutta soldi? Non sono stati scritti diari delle memorie in merito? O forse perché gli stessi che versano lacrime per le vittime dei campi di sterminio nazisti, sono gli stessi che qualche generazione fa portarono morte, abusi e violenza, laddove regnava un popolo LIBERO? 

Un popolo senza prigioni ne delinquenti, un popolo in armonia con la Natura.. 

Vi riporto una testimonianza scioccante: "Il massacro dell'Acqua Azzurra" "Vedevo gli indiani che cercavano di fuggire in tutte le direzioni, trascinandosi bambini, donne sanguinanti, uomini già chiaramente morti, ma che le loro squaw non volevano abbandonare... La Cavalleria sopravveniva alle loro spalle e li spingeva verso i soldati appiedati che tiravano su di loro con calma, caricando e ricaricando a turno i moschetti... Quelli che riuscivano a fuggire, venivano inseguiti e finiti dai dragoni a cavallo... I guerrieri cantavano il canto di guerra e si lanciavano contro i soldati, cadendo dopo pochi passi tra pallottole che ronzavano dappertutto come vespe furiose... 

Cinque figure accovacciate sotto un cespuglio saltarono fuori, aprendosi le vesti sul seno per fare vedere ai soldati che erano donne, ma i soldati le inseguirono facendole a pezzi, tagliando via prima un braccio, poi una gamba e divertendosi a mozzare i loro seni con le sciabole... 

Un gruppo di donne, saranno state cinquanta o sessanta, si erano rifugiate in una piccola grotta e mandarono fuori una bambina piccola con uno straccio bianco in mano per chiedere pietà... 

La bambina fu subito decapitata da un fendente di sciabola... I soldati sembravano impazziti, correvano e sparavano e mutilavano... C'era chi mutilava anche i morti, tagliando via i testicoli ai maschi e dicendo che ne avrebbero fatto una borsetta per il tabacco... 

Qualche ufficiale gridava basta, fermatevi in nome di Dio, siete soldati dell'esercito degli Stati Uniti, ma quegli uomini non erano più soldati, erano diventati come cani idrofobi... (Capitano John Todd a proposito del massacro dell'Acqua Azzurra, 1855). 

Sono passati ormai quasi 200 anni da quel terribile quanto inutile massacro..

L'uomo bianco è sempre lo stesso.. ignorante e criminale come allora, ora gli "indiani" sono diventati le popolazioni della Palestina, dell' Iraq, del Libano, dell'Afghanistan, della Somalia, della Siria,dell' Iran... 

L'uomo bianco che conquistò l'America dei nativi con la violenza, ora uccide per il petrolio, esporta democrazia, guerre... Quell'uomo bianco ora sventola la bandiera stelle e strisce... il genocidio continua.

Eppure non ci sono giorni della memoria per tutte queste vittime innocenti.. Ora tocca a noi, figli di quell'uomo bianco tanto ignorante e violento, porre fine a questa catena.. 

(Scienza di Confine)

..........................


Mio commento: 
"Perché non ricordare anche lo sterminio degli armeni, i boeri massacrati, le vittime dei gulag staliniani, i morti di Hiroshima, l'eccidio dei palestinesi, etc.? Attenzione vanno pure ricordati i milioni di indiani ed indios del nord e sud America perseguitati e sterminati in tutti i modi dai conquistatori yankee, spagnoli e portoghesi nonché i milioni di eretici e streghe torturate e bruciate.. (a cura della zelante setta cattolica missionaria). E la distruzione del pianeta e l'uccisione per scopi voluttuari degli animali e....? ..." 
(Paolo D'Arpini)

domenica 26 gennaio 2014

Giappone - Lo sterminio dei delfini continua



Il Giappone si è sempre elevato rispetto agli altri Paesi del mondo
per la sua sensibilità ambientale, vedi la cura dei suoi parchi
naturali, dell'ambiente in genere e dell'attenzione sul riscaldamento
globale del pianeta (protocollo di Kyoto), poi però sul rispetto del
mondo animale, scivola al posto della più oscura nazione del pianeta.
Prima con l'assurda e feroce caccia alle balene, nonostante il divieto
a livello internazionale, poi con la mattanza dei delfini, mammiferi
marini tra i più intelligenti del pianeta e protetti da ferree leggi
internazionali.

Il Giappone cade così nella più profonda contraddizione planetaria.
Tutto il mondo civile si sta ribellando a questa assurda operazione di
sterminio del delfino, amico dell'uomo.

Il portavoce del governo nipponico, Yoshihide Suga, alle accuse di
tutti gli ambientalisti e animalisti del pianeta contro la mattanza
dei delfini, ha risposto senza batter ciglio: " La caccia ai delfini è
una parte tradizionale della "cultura alimentare" del Giappone. E'
fatta con metodi tradizionali di pesca e condotta nel rispetto delle
leggi. Tutto qui!".

Questa " tradizionale e intoccabile" tradizione giapponese nel
massacrare i mammiferi del mare si effettua nella baia di Taiji, città
di poche migliaia di anime affacciata sul Pacifico nella prefettura di
Wakayama, nel Giappone occidentale.

Pochi massacratori della vita del mare contro il disgusto e la rabbia
di milioni di cittadini del pianeta .... e anche qui nulla da fare!!
Non servono proteste e articoli come questi per bloccare i tanti
crimini perpetuati contro la natura e il nostro futuro.
Paradossalmente per alcuni di noi, ambientalisti e animalisti, si
fantastica che un giorno la punizione contro i crimini alla natura e
alla sua biodiversità giunga dell'esterno del nostro pianeta, da navi
aliene amiche capaci di far giustizia, visto che questa parola sulla
Terra non ha più senso.

Un po' come nel famoso film di Star Trek dal titolo: "Star Trek IV -
Rotta verso la Terra", dove un'astronave aliena neutralizza una
baleniera che stava per arpionare una megattera. Solo sogni,
certamente, comunque un modo per esternare la nostra rabbia e
costernazione esiste, certamente è poca cosa, ma almeno mette in pace
la nostra coscienza ambientalista: basta scrivere una lettera di
disapprovazione direttamente all'ambasciata giapponese a Roma. Ecco
l'indirizzo: Ambasciata Del Giappone in Italia, Via Quintino Sella 60,
00187 Roma. Fax 06.4873316


Accademia Kronos

sabato 25 gennaio 2014

India - Il progetto CIA - MOSSAD è di farla a pezzi....


Il quotidiano  Tehelka ha rivelato che in India, oltre 100 gruppi evangelici cristiani statunitensi sono coperture della CIA. (Tehelka)
Un grande attacco terroristico false flag è atteso in India nei prossimi mesi. Secondo Satya Sagar: "Un attacco strategico terrorista" o "una crisi economica improvvisa e devastante progettata dalla cabala dei grandi gestori di fondi hedge" potrebbe decidere l'esito delle elezioni indiane del 2014.

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Sonia Gandhi del Partito del Congresso, presumibilmente è un'agente della CIA.
La CIA e il Mossad hanno così completamente infiltrato i servizi di sicurezza e la polizia indiani che possono facilmente effettuare un 'attacco'. Nel dicembre 2013 vi furono allerte su un 'attacco' dal capo dell'Intelligence Bureau , dal premier indiano e dal comandante della Marina.
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MK Narayanan
L'Intelligence Bureau citava il leader dell'opposizione Narendra Modi come possibile bersaglio. The Times of India accennava a grandi quantità di esplosivi in arrivo in Kashmir e contrabbandate nel Punjab e a Delhi. The Times of India disse che Yasin Bhatkal, presunto boss dei 'Mujahidin indiani' raccontò alla polizia di un piano per 'nuclearizzare' la città di Surat, nel Gujarat, in India. Nel gennaio 2014, MK Narayanan, ex-consigliere per la Sicurezza Nazionale (NSA), ha sostenuto che il Kashmir sta per essere colpito dai taliban afgani. Narayanan sarebbe un membro dello 'Stato profondo' indiano. Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale (NSA) è il capo esecutivo del National Security Council (NSC). Le agenzie d'intelligence, come il Ramo ricerca e analisi e l'Intelligence Bureau riferiscono al NSA. Nel 2008, Narayanan era Consigliere della sicurezza nazionale, quando il 26 novembre ebbe luogo l'attacco a Mumbai. Tali attacco fu organizzato da David Headley, che lavorava per la CIA. Gli Stati Uniti vogliono l'India nel campo degli Stati Uniti e non nel campo di Cina-Russia-Brasile. Secondo Satya Sagar: "La complessità logistica dell'operazione in questione e la massima semplicità con cui fu eseguita, solleva interrogativi se i vertici dell'intelligence dell'India fossero semplicemente incompetenti o addirittura complici in qualche modo in tale complotto terroristico."
L'attacco del 26 novembre a Mumbai avvenne sei mesi prima delle ultime elezioni generali. Secondo Satya Sagar: “Un grande attacco terroristico come quello di Mumbai spingerebbe l'opinione pubblica e il governo indiano ad inviare truppe in Afghanistan, aiutando immensamente le operazioni USA/NATO... Il governo indiano in quel momento non aveva la tentazione di entrare in guerra con il Pakistan..." Secondo Satya Sagar: "Il governo indiano era disposto ad accettare docilmente il rifiuto degli Stati Uniti di estradare David Headley ed anche di permettere restrizioni agli interrogatori che gli indiani tentarono verso lui... Il nome di David Headley non è mai stato registrato in un alcuna prigione degli Stati Uniti. Tutto quello che sai è che può essere di nuovo a Mumbai o Delhi, ridendo mentre trama un altro attacco!... Mentre il governo indiano rumoreggia pubblicamente chiedendo il processo di Headley in India, allo stesso tempo M K Narayanan avrebbe proditoriamente assicurato l'ambasciatore degli Stati Uniti in India, che non credeva che tale esigenza fosse 'seria'!"
Secondo Satya Sagar: "Sembra che ci siano sezioni dell'esercito e dell'intelligence indiani che  sostengono con forza la necessità di essere coinvolti militarmente in Afghanistan ... L'India è sempre stata tra i primi importatori di armi al mondo negli ultimi vent'anni (nel 2013 era il maggiore importatore del mondo)." Questo significa che "molti soldi vengono spartiti tra gli agenti degli armamenti e i loro amici militari indiani." Secondo Satya Sagar:
Vi sono diversi miliardi di dollari in giacimenti di minerali preziosi in Afghanistan.
Le imprese indiane possono puntare su questi minerali.
Stati Uniti e Giappone sarebbero favorevoli alla presenza militare indiana in Afghanistan.
Il Giappone vuole contenere l'ascesa della Cina.
Quindi, abbiamo un asse USA-India-Giappone.
Satya Sagar è un attivista per la salute pubblica e scrittore di Santiniketan, Bengala Occidentale.


IndianRumpState
C'è una teoria secondo cui la CIA vuole semplicemente spezzare l'India impedendole di divenire un rivale economico e militare.
David Headley  Aangirfan 
Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

venerdì 24 gennaio 2014

Fanta-finanza religiosa - Misteri vaticani e papa Luciani


"Il 26 Agosto del 1978 Albino Luciani divenne ufficialmente Vescovo di Roma (cioè fu eletto Papa) e successore di Paolo VI. In Vaticano, parecchie persone non erano contente dell’elezione di Luciani al soglio pontificio ma, forse, il più scontento di tutti era monsignor Marcinkus che fino all’ultimo istante aveva sperato nell’elezione del candidato Giuseppe Siri." (Giuseppe Ardagna)


Papa Luciani voleva destinare il 90% delle ricchezza al resto del mondo per case, scuole, ospedali ed il restante 10% da far gestire allo Stato Italiano per i bisogni della Chiesa.
Ma i massoni all'interno del Vaticano lo hanno eliminato

Papa Luciani era intenzionato a fare una vera e propria rivoluzione all'interno del Vaticano. Siccome desiderava tanto che la Chiesa fosse più povera, aveva preparato un progetto per ridimensionare la ricchezza del Vaticano e aveva studiato 
un piano per aiutare le famiglie povere del mondo, innanzitutto quelle italiane. Ovviamente, tutto ciò si doveva fare per mezzo della I.O.R., la Banca del Vaticano, che sarebbe stata data in gestione a persone laiche secondo l'insegnamento di Gesù: “Dare a Cesare quel che è di Cesare”. Papa Luciani non sopportava l'idea che Cardinali e Vescovi gestissero queste enormi ricchezze e, quindi, la sua prima intenzione era quella di rimuovere proprio quei Cardinali che usavano e manipolavano il Vescovo Marcinkus e che sfruttavano non solo la sua capacità di gestire lo I.O.R., ma anche e soprattutto i suoi contatti e le sue potenti amicizie a livello europeo ed internazionale. 

Se Papa Luciani non fosse morto, da lì a pochi giorni sarebbero stati rimossi e sostituiti immediatamente sia Marcinkus che altri quattro Cardinali e forse anche, se non erro, il Segretario di Stato o il Segretario del Papa. Al loro posto sarebbero subentrati altrettanti Vescovi e Cardinali di massima fiducia. Costoro, in gran segreto, avevano preparato insieme a Papa Luciani un piano ben preciso. Dopo essersi inseriti ognuno al posto giusto, si sarebbero attivati subito per distribuire il 90% delle ricchezze del Vaticano in diverse parti del mondo, in modo tale da costruire case, scuole, ospedali etc... Il 10% delle rimanenti ricchezze sarebbe stato affidato e fatto gestire allo Stato Italiano per conto e in base ai bisogni della Chiesa. 

Insomma, voleva fare una vera e propria rivoluzione e cogliere tutti di sorpresa!
Purtroppo, il Povero Papa non ha potuto portare a termine il proprio piano, in quanto uno dei Cardinali di fiducia lo ha tradito ed è andato a raccontare tutto a Marcinkus e agli altri Cardinali! Costoro, appena vennero a conoscenza della cosa, si attivarono immediatamente e con la loro diabolica intelligenza riuscirono, senza lasciare nessuna traccia, ad uccidere il loro Papa con una grande quantità di gocce di calmante, grazie anche all'aiuto del suo medico personale”.

I quattro cardinali (tutti membri dell'Ordine del Santo Sepolcro che avevano un filo diretto con Albano notaio personale di Andreotti e di alcuni boss mafiosi) :

1-Il Cardinale Macchi, uno dei prediletti di Papa Paolo VI, che l'aveva anche ordinato Suo Segretario. Faceva parte dei cavalieri del Santo Sepolcro, proprio come il Vescovo Marcinkus.

2-Cardinal Villot

3-Cardinale Benelli.

4-Cardinale Gianvio,


(Fonte: http://vincenzocalcara.blogspot.it)

giovedì 23 gennaio 2014

La guerre des Saoud contre la Syrie


Kimyongür Bahar in Brussels on Nov. 13. His sign reads: ‘No to war in Syria.’Photo: Dursun Aydemir

Tout observateur du conflit syrien désireux de connaître de plus près la rébellion anti-régime aura quelque peine à s’y retrouver en raison de l’inflation des groupes armés que l’on estime aujourd’hui à plus d’un millier. La guerre fratricide dans laquelle sont plongées les principales milices djihadistes depuis le début de l’année accentue la confusion notamment sur le rôle et l’évolution d’Al Qaïda dans le conflit. Pourtant, au-delà de leurs rivalités économiques et territoriales, une même idéologie et une même stratégie les unissent et les relient à un acteur clé de la guerre de Syrie: le royaume d’Arabie saoudite.


Le wahhabisme syrien avant la guerre
Le courant religieux fondé il y a quelques 250 ans par le prédicateur extrémiste Muhammad Ben Abdel Wahhab dans le Najd en Arabie saoudite, n’est pas un phénomène de mode soudainement apparu en Syrie à la faveur du printemps arabe. Le wahhabisme dispose en effet d’une base sociale solide entretenue depuis plusieurs années par les Syriens qui vivent en Arabie saoudite et dans les autres théocraties de la péninsule arabique. En Syrie, les émigrés du Golfe sont singulièrement appelés « les Saoudiens » car à leur retour au pays, on les confond avec les vrais Saoudiens. La plupart de ces émigrés reviennent en effet imprégnés du puritanisme rituel, vestimentaire, familial et sociétal qui caractérise les royaumes wahhabites (1).Mais le wahhabisme syrien est aussi le fait de prédicateurs salafistes chassés par le régime de Damas et accueillis par les royaumes du Golfe. Malgré la distance et la répression, ces salafistes exilés sont parvenus à entretenir des réseaux d’influence dans leurs régions et leurs tribus d’origine.

La multiplication des chaînes satellitaires émettant depuis les pays wahhabites a renforcé en Syrie la popularité de certains exilés syriens reconvertis dans le « télé-coranisme ». Le plus emblématique d’entre eux est sans doute Adnane Arour. Exilé en Arabie saoudite, celui que l’on surnomme le cheikh de la discorde (fitna), anime plusieurs émissions sur Wessal TV et Safa TV où il a popularisé les harangues anti-chiites et anti-alaouites notamment celle où il appelle à « passer les alaouites au hachoir et à jeter leur chair aux chiens ». Dans la région de Hama dont il est originaire, Arour a gardé une influence significative au point que son nom était loué dès les premières manifestations anti-régime de 2011.D’un point de vue historique et territorial, la wahhabisation rampante de la Syrie s’est d’abord imposée dans les populations rurales échappant au sunnisme institutionnel syrien d’orientation hanafite réputé tolérant. Suite au virage libéral emprunté par le parti Baas en 2005, le wahhabisme a connu un nouvel essor dans les banlieues misérables des métropoles syriennes ou les villes de seconde zone comme Douma ou Darayya ravivant le spectre de la discorde inter-communautaire.De nombreux Syriens qui se sont enrichis en Arabie saoudite lancèrent des campagnes caritatives dans leur pays d’origine, accroissant ainsi leur influence parmi les Syriens défavorisés. 

Chaque carence de l’Etat était aussitôt comblée par des réseaux de bienfaisance liés à d’ambitieux cheikhs exilés. L’un des plus connus s’appelle Mohammad Sourour Zayn Al Abidin. Il est le chef de file d’un courant prosélyte à mi-chemin entre le mouvement des Frères musulmans syriens et le wahhabisme (2).Le moment venu, les Syriens du Golfe sont devenus les principaux sponsors privés du djihad en Syrie, aussitôt assistés dans leur « mission sacrée » par des riches donateurs saoudiens mais aussi koweïtiens, bahreïniens ou encore jordaniens, pour la plupart, d’obédience wahhabite (

Malgré le calme tout relatif qui faisait la renommée du régime sécuritaire de Damas avant les troubles et la guerre que nous connaissons depuis trois ans, le pays a connu plusieurs cas d’échauffourées et de provocations à caractère confessionnel. (4) Une alaouite originaire de la ville majoritairement sunnite de Tall Kalakh dans le gouvernorat de Homs m’a parlé de tentatives de pogromes anti-alaouites plus d’un an avant les premières manifestations démocratiques de mars 2011. D’autres Syriens m’ont confirmé l’installation durant la décennie précédente, d’un climat délétère sur fond de rancœurs communautaires dans les quartiers pauvres de Damas et dans certains villages d’Idlib.

Les autorités syriennes ont préféré étouffer ce type d’incidents pour éviter la contagion.En mars 2011, les slogans hostiles aux chiites, au Hezbollah et à l’Iran scandés aux portes de la mosquée Abou Baqr As Saddiq à Jableh sur la côte syrienne ont rapidement cédé la place aux appels à la guerre contre les minorités. Alors que les Syriens manifestaient contre l’injustice, la tyrannie, la corruption et la pauvreté, certaines forces conservatrices tentaient délibérément de détourner la colère populaire vers des cibles innocentes dont le seul crime était d’exister. Ainsi, avant même que les troupes d’Al Qaïda ne tirent leur premier coup de feu en Syrie, les prédicateurs wahhabites étaient déjà à la manœuvre.

La wahhabisation de la rébellion syrienneSi à l’aube de l’insurrection syrienne, au milieu de l’écrasante majorité des combattants de confession sunnite, on pouvait croiser quelques rebelles druzes, chrétiens, chiites et alaouites, sous la pression des agitateurs et des généreux donateurs du Golfe, la rébellion va rapidement s’homogénéiser sur le plan confessionnel et se radicaliser, contraignant les quelques combattants issus des minorités à se démobiliser et à s’exiler.Dans leur propagande, les groupes rebelles syriens reprennent à leur compte les insultes anti-chiites en vogue au royaume des Saoud. Les chiites mais aussi les alaouites, les ismaéliens et les druzes seront systématiquement accusés par la rébellion d’être des mécréants (kouffar), des négateurs (rafidha), des zoroastriens (majous), des transgresseurs (tawaghit, pluriel de taghout), des polythéistes, des adorateurs d’icônes, de pierres ou de tombes (mouchrikines), des satanistes, des crypto-iraniens, des envahisseurs perses, des safavides ou encore des crypto-juifs.

Parallèlement, des bataillons aux connotations confessionnelles vont se former à l’intérieur même de l’Armée syrienne libre : bataillons Muawiya, Yazid, Abou Ubayda Jarrah, Ibn Taymiyya, Ibn Kathir, la brigade turkmène « Yavuz Sultan Selim » du nom du sultan-calife ottoman qui, au XVIe siècle, massacra alévis, alaouites et chiites…Parmi ces groupes d’insurgés à connotation confessionnelle, il y a la fameuse Brigade Farouk, véritable épine dorsale de l’Armée syrienne libre. Aucun média occidental ne s’est même interrogé sur le sens du mot Farouk. (6) Il s’agissait pourtant du surnom du calife Omar Ibn Khattab, considéré comme un usurpateur par les chiites.Nul ne peut oublier Khalid al Hamad, l’homme qui éviscéra un soldat de l’armée gouvernementale avant de crier en portant à sa bouche le cœur et le foie de sa victime : «Oh, héros ! massacrez les Alaouites et découpez leurs cœurs pour les manger ! ». Mais se souvient-on que cet individu n’était ni membre d’Al Qaïda, ni un simple milicien mais un commandant de la célèbre brigade Al Farouk affiliée à l’Armée syrienne libre (ASL) soi-disant modérée et aujourd’hui dirigée par Salim Idriss.Le prédicateur Andan Arour qui appelle au meurtre de masse lors de ses apparitions télévisées fait lui aussi partie de l’Armée syrienne libre (ASL) et non pas de la rébellion dite « extrémiste ».

Ces quelques exemples montrent que la présentation de l’Armée syrienne libre (ASL) en tant que rébellion démocratique, laïque et plurielle était un pur produit marketing à destination de l’opinion publique occidentale.De nos jours, nos médias présentent le Front islamique (FI), la principale coalition djihadiste qui fédère près de 80.000 combattants comme une possible alternative à Al Qaïda. Le leader du Front islamique s’appelle Zahran Alloush. Il est le fils de Mohammad Alloush, un prédicateur syrien ultraconservateur exilé en Arabie saoudite. Zahran Alloush a beau résister contre les deux succursales syriennes d’Al Qaïda, à savoir Al Nosra et l’Etat islamique de l’Irak et du Levant (EIIL) alias Daech, il développe la même rhétorique sectaire que ses concurrents. 

Dans une allocution prononcée devant le château omeyyade Qasr al Hayr al Charqi près d’Al Sukhna en juillet 2013, voici ce que Zahran Alloush déclarait urbi et orbi :
« Les fils des Omeyyades sont revenus au pays du Levant malgré vous. Les moudjahidines du Levant vont laver la souillure des Rafidhas , pour purifier le Levant à jamais... Les Chiites demeureront à jamais soumis et humiliés comme ils l’ont toujours été tout au long de l’histoire. Et l’Islam a toujours détruit leur Etat... La dynastie des Omeyyades a toujours détruit leur Etat ». (7)
Début octobre 2013, quatre groupes djihadistes regroupant plusieurs milliers de combattants indépendants d’Al Qaïda annoncent la création dans l’Est syrien de l’Armée de la sunna et de la communauté (Jaych al Sunna wal Jama’a). Non seulement, cette nouvelle coalition arbore un nom confessionnel clairement anti-chiite mais, en plus, elle accuse leurs ennemis d’être des safavides, un nom désignant une dynastie chiite qui régna sur l’Iran de 1501 à 1736. 

Par ailleurs, la nouvelle armée confessionnelle proclame sa volonté de combattre les « sectes » jusqu’au jour du jugement dernier. (8)Par conséquent, il serait illusoire de considérer la rébellion de groupes armés contre à Al Qaïda comme un gage de respectabilité et de tolérance. En effet, tous les mouvements rebelles actifs en Syrie pratiquent le takfir, c’est-à-dire la guerre contre la « mécréance », dans un premier temps contre les courants de l’Islam qu’ils considèrent comme hérétiques et les non-croyants, ensuite contre les minorités chrétiennes et enfin contre les sunnites.La distinction faite par les médias occidentaux entre rebelles et djihadistes est donc abusive. Entre Al Qaïda, le Front islamique et l’Armée syrienne libre, c’est en quelque sorte bonnet blanc et blanc bonnet.

Le Royaume wahhabite à l’assaut de la forteresse syrienneEn trois ans de conflit en Syrie, le régime des Saoud ne s’est pas contenté d’exporter son idéologie. Dès le début de la crise, Riyad se profile en effet comme la force d’avant-garde de la guerre contre le régime syrien. Il se fait remarquer en devenant le premier pays au monde à rompre ses relations diplomatiques avec Damas.Lorsque l’insurrection armée éclate en Syrie, le Royaume wahhabite cherche immédiatement à en prendre le contrôle. Il charge ses agents locaux de canaliser les ressources financières, logistiques et militaires vers les groupes insurgés les plus fiables.Au Liban, en Turquie et surtout en Jordanie, les services de renseignements saoudiens organisent des camps d’entraînement pour les rebelles syriens.Au pays du Cèdre, l’Arabie saoudite mobilise le Courant du futur des Hariri, une puissante famille libano-saoudienne politiquement inféodée à la dynastie wahhabite ainsi que les cellules terroristes présentes dans le Nord du pays. 

Les groupes terroristes du Nord-Liban constituent la force de réserve traditionnelle du régime de Riyad dans sa guerre contre le Hezbollah, parti solidement implanté dans la population chiite du Sud du Liban.Au début du « printemps syrien » (mars 2011), ce même Nord-Liban a logiquement servi à l’Arabie saoudite de base d’attaque contre la Syrie. Des mercenaires pro-saoudiens de toutes origines, mais au départ syriens, ont afflué vers les province de Homs et de Damas à partir du territoire libanais.Le chef des opérations anti-syriennes n’est autre que le prince Bandar Ben Sultan, secrétaire général du Conseil national de sécurité saoudien. Le prince est par ailleurs surnommé « Bandar Bush » en raison de ses étroites liaisons avec l’ex-président étasunien. Coutumier des opérations secrètes, le prince Bandar a fait de l’élimination du président syrien une question personnelle. Il lui arrive de débarquer en personne à Tripoli, la capitale du Nord-Liban, pour encourager, en monnaies sonnantes et trébuchantes, les volontaires pour le djihad anti-chiite, anti-Hezbollah et anti-syrien. 

Parfois, il charge ses meilleurs agents, comme le député haririste Okab Sakr, d’assurer la logistique. Selon une enquête du journal Time, Okab Sakr se trouvait fin août 2013 à Antioche, la ville turque servant de base-arrière aux djihadistes anti-syriens du Front nord pour équiper en armes légères plusieurs unités de l’Armée syrienne libre (ASL) basées à Idlib et à Homs. (10)Le 25 février 2013, le New York Times a révélé que des armes issues de stocks secrets de l’armée croate ont été achetées par l’Arabie saoudite et acheminées aux rebelles syriens via la Jordanie. Il était question de « multiples avions chargés d’armes » et d’un « nombre inconnu de munitions ». 

Le 17 juin 2013, citant des diplomates du Golfe, l’agence Reuters annonce la fourniture aux rebelles syriens par l’Arabie saoudite de missiles anti-aériens achetés en France et en Belgique. La dépêche précise que le transport de ses armes aurait été financé par la France. (12)Au Liban, en Turquie ou en Jordanie, l’Arabie saoudite avançait ses pions à mesure que les autres sponsors de la rébellion, à savoir le régime d’Ankara et l’émir du Qatar, levaient le pied. Désormais, la Syrie était victime d’une guerre saoudienne, une guerre d’invasion et de conquête de la Syrie par l’Arabie saoudite.

Les légions saoudiennes déferlent sur la SyriaVoyant que les Etats-Unis rechignaient à envoyer des troupes pour combattre le régime de Damas suite à l’attaque chimique survenue le 21 août 2013, le régime de Riyad a décidé de mettre les bouchées doubles en augmentant de manière significative le budget militaire et le nombre de mercenaires saoudiens pour la guerre contre la Syrie. Parallèlement, plusieurs centaines de Saoudiens, soldats d’active ou réservistes, ont gagné la Syrie pour renforcer les groupes terroristes les plus radicaux comme Al Nosra ou Daech.

Ces dernières semaines, le journal libanais As-Safir et les médias officiels syriens ont constaté cette implication accrue de la monarchie wahhabite, indiquant que plusieurs hauts gradés de l’armée saoudienne dont un colonel ont été capturés par l’armée syrienne à Alep tandis qu’un général major de l’armée saoudienne nommé Adel Nayef Al-Shoummari avait été tué dans une attaque kamikaze à Deir Attiyeh. Les médias syriens ont publié sa photo en uniforme de l’armée saoudienne. Al Shoummari serait le fils du chef des officiers de la Garde royale saoudienne. Une autre personnalité saoudienne, Moutaleq el-Moutlaq, fils du général saoudien Abdallah Moutlaq Soudairi a lui aussi été tué à Alep. À sa mort, les autorités saoudiennes ont tenté de se dissocier de son engagement en Syrie en prétendant qu’il s’était rendu dans ce pays en guerre par échapper à la justice. Le journal As-Safir note cependant que l’oncle paternel de Moutlaq al-Moutlaq, se trouve lui aussi en Syrie dans les rangs de groupes dihadistes. (13)Parmi les milliers de Saoudiens actuellement présent en Syrie, on compte également des cheikhs influents comme Abdullah Al Mohaisany. Dans une vidéo postée sur Youtube, on le voit arme à la main, chanter des louanges au Front Al Nosra et à l’Etat islamique d’Irak et du Levant (EILL), les deux branches d’Al Qaïda en Syrie et maudire les chiites et les alaouites.

L’inertie des services secrets saoudiens face aux départs de personnalités publiques comme Al Mohaisany pose question. Au début du conflit, les autorités saoudiennes semblaient vouloir tenir leurs citoyens à l’écart de la guerre de Syrie. En septembre 2012, plusieurs oulémas appartenant à un organe religieux gouvernemental avaient même déconseillé à leurs ressortissants d’aller se battre en Syrie. (15) Aujourd’hui, Riyad semble au contraire prêcher avec véhémence la guerre totale dans ce pays.Fin novembre 2013, l’armée arabe syrienne a annoncé avoir capturé pas moins de 80 combattants saoudiens à Deir Attiyeh durant la bataille de Qalamoune.Le 15 janvier 2014, l’ambassadeur syrien aux Nations Unies M. Bachar Jaafari a déclaré que 15% des combattants étrangers en Syrie étaient Saoudiens. Dans ses deux derniers discours, la président syrien Bachar el Assad a souligné la menace du wahhabisme sur l’Islam et sur le monde. Et d’ajouter : « (…) tout le monde doit contribuer à la lutte contre le wahhabisme et à son éradication. » Le président syrien confirmait ainsi que la guerre de Syrie est devenue une guerre de l’Arabie saoudite contre la Syrie.

Conclusion

Lorsque l’on parle du rôle de l’Arabie saoudite dans la guerre de Syrie, par ignorance ou à dessein, les analystes occidentaux restent souvent vagues, se limitant à répéter des généralités sur les rivalités entre l’Iran et la dynastie des Saoud.Si les médias occidentaux principalement français, sont avares de critiques envers les monarchies du Golfe, ils sont carrément muets sur l’obsession des Saoud à vouloir confessionnaliser à tous prix un conflit qui est éminemment politique, géostratégique et idéologique. Il est vrai que « nos » experts pointent le discours confessionnel et l’extrémisme de la rébellion, mais ils en parlent comme une conséquence et non comme la principale cause du conflit et de sa pérennisation.Or, les forces du régime ont toujours mis en avant la solidarité interconfessionnelle et l’unité de la patrie au centre de leur combat, (ce que les médias mainstream se gardent de mentionner, faisant passer les forces loyalistes pour les membres d’une seule communauté) tandis que les groupes armés cultivaient leur différence et leur pureté par rapport aux communautés jugées déviantes puis par rapport à l’ensemble de la population.Là où ces milices fanatiques ont pris le pouvoir, le chaos et la terreur se sont installés. Dans les zones dites « libérées », le jeu dangereux de la surenchère anti-chiite et anti-alaouite entretenu par les canaux de propagande saoudiens s’est rapidement mué en campagne d’extermination de tout ce qui est non sunnite d’abord et de tous ce qui est différent ensuite.

C’est le phénomène que nous observons aujourd’hui, avec la liquidation de plus d’un millier de djihadistes en deux semaines de guerre entre factions rivales se revendiquant de la même confession et de la même pratique théologique.En trois ans de crise et de guerre en Syrie, la stratégie saoudienne est passée du « soft power » et de la wahhabisation rampante à la guerre directe.Les Saoud ont commencé par saboter toute perspective de réforme, de démocratisation et de réconciliation en Syrie. Ils ont ensuite poussé les Syriens à s’entre-tuer en dressant face aux forces loyalistes des groupes armés créés de toutes pièces à leur image. Voyant leur projet de renversement de régime échouer, ils ont décidé de tenter le tout pour le tout, quitte à réduire la Syrie en poussière avec l’aide d’Al Qaïda.

Comme le régime théocratique de Riyad est en guerre contre Al Qaïda sur le plan domestique, certains experts occidentaux doutent encore du soutien de Riyad aux terroristes en Syrie. Or, la manipulation par les services saoudiens de groupes affiliés à Al Qaïda comme l’EIIL ou Al Nosra est non seulement une constante de la politique étrangère saoudienne mais en plus, les milices du Front islamique (FI) et de l’Armée syrienne libre (ASL) que l’Arabie saoudite soutient officiellement ont une idéologie et une rhétorique quasi identiques à celles d’Al Qaïda.Ainsi, du chef de l’espionnage saoudien Bandar Ben Sultan au leader suprême d’Al Qaïda Ayman al Zawahiri, de l’émir d’Al Nosra Abu Mohammad Al Joulani au commandant de l’Armée syrienne libre Salim Idriss, de l’émir de Daech Abu Bakr Al Baghdadi au commandant du Front islamique (FI) Zahran Alloush, ils prônent tous le même discours, les mêmes méthodes et les mêmes objectifs en Syrie.Le terrorisme de ces bandes armées et de leur sponsor saoudien ne laisse guère d’autre choix à la Syrie souveraine que de résister ou de disparaître.


Nous sommes décidément encore bien loin de la paix.

Bahar Kimyongür 


http://www.michelcollon.info/La-guerre-des-Saoud-contre-la.html?lang=fr)