martedì 7 gennaio 2014

Francia - Polpette e comicità censurata - Mentre la kippà diventa obbligatoria per i giocatori ebrei di pallone



Si è aperta in Francia la caccia a chi saluta con la Quenelle (polpetta, in francese), gesto pubblicizzato nei propri spettacoli dal comico Dieudonnè. 

Portando la mano sinistra all'altezza della spalla destra e tendendo il braccio destro verso il basso si commette,stando agli accusatori,istigazione all'odio razziale. Contro chi? Ma dai, non è difficile......

Chi insorge per ogni minimo caso in Francia, Inghilterra, Italia, Europa e Mondo intero?


La comunità ebraica, non c'erano dubbi!

Cosa è accaduto allora a Parigi e dintorni ?


Questo saluto, utilizzato e propagandato dal comico Dieudonnè nelle proprie tournée, è stato tacciato di essere quello nazista rovesciato e, pertanto, simbolo di antisemitismo palese.

Dato che oramai legioni intere di francesi, senza distinzione alcuna di razza e religione, lo hanno adottato, il pericolo insito nel gesto ha allarmato tanto la comunità ebraica da chiedere l'intervento del governo Hollande per stroncare il rigurgito nazista.


Magari impedendo a Dieudonnè di tenere i propri show televisivi o di piazza,in attesa di un prossimo arresto per antisemitismo acuto.


Parimenti ci si è scagliati contro il giocatore Anelkà,tutt'altro che ariano,colpevole di aver salutato con la quenelle durante una partita...in Inghilterra. Si chiedono severe sanzioni contro di lui per istigazione all'odio razziale. Magari, se un nazionale greco venne radiato per un saluto romano "ufficiale",per questo "rovesciato" Anelkà verrà soltanto messo alla gogna.


Nel frattempo però, con notizia passata quasi sotto silenzio, in Israele i giocatori di calcio possono correre dietro il pallone indossando la kippà, il copricapo identificativo dell'ebraismo mondiale.



Non importa nulla che -solitamente- le organizzazioni del calcio mondiale ed europeo, vietino tassativamente l'uso e la esibizione di simboli religiosi o politici (ma ovviamente per la kippà ebrea viene fatta un'inevitabile "eccezione" ndr).


Gli ebrei decidono pure nel calcio cosa si possa o non possa fare.


La quenelle di Anelkà è antisemita, la kippà sulla testa il tributo che si deve pagare per vederli giocare.


Caspita, se non è razzismo "rovesciato" questo.....

Grazie per l'attenzione.


Vincenzo Mannello



................................

Nota aggiunta dell'autore:

Così,di fatto,sono stato inquadrato dai siti legati alla comunità ebraica per l'intervento su "la Quenelle e la kippà",pubblicato in rete da svariate testate e blog indipendenti (che non significa condividessero il contenuto).
Ad iniziare dal sito Moked.it (portale dell'ebraismo italiano),passando su Shalom7 (Facebook) e finendo su Osservatorio antisemitismo (fondazione centro documentazione ebraica) , è stato
postata la lettera pubblicata su una testata online piú o meno commentata come scritta da un "antisemita".
Per di più secondo vecchi stereotipi (la qual cosa mi ha quasi offeso). In verità ritengo che,piú che la mia persona,si vogliano intimidire gli organi di informazione che osino ospitare interventi sgraditi alla comunità ebraica di cui sopra. Se è vero che la firma è mia, postare
tra gli adepti la pagina della testata ospitante può "allargare" a quest'ultima il sospetto di antisemitismo.
Vecchio gioco e stravecchio trucco.
Per quanto mi riguarda direttamente ritengo non ci siano al mondo, attualmente, antisemiti più pericolosi e rigidi degli israeliani e di quanti li sostengono. Basta vedere come trattano i "semiti" palestinesi  per rendersene conto. Pertanto non mi toccano accuse che provengano da un simile ambiente, le rispedisco al mittente.

Grazie per l'attenzione e per il disturbo.
Vincenzo Mannello

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.