venerdì 31 marzo 2023

La Cina si sgancia dal "dollaro"...?



La Cina sfida gli Stati Uniti a de-dollarizzare l'economia globale. Il Regno di Mezzo ha venduto per la prima volta gas liquefatto in renminbi attraverso la borsa di Shanghai. L'acquirente è stata la Francia, dove 65.000 tonnellate di gas proveniente dagli Emirati Arabi Uniti o dalla Russia sono state acquistate e rivendute dalla Cina.

Allo stesso tempo, la Cina è riuscita a concordare con il Brasile l'utilizzo delle valute nazionali negli scambi commerciali congiunti. La Cina è già un importante partner commerciale per il Brasile. Il volume totale degli scambi supera i 150 miliardi di dollari all'anno. Allo stesso tempo, il commercio del Brasile con gli Stati Uniti è solo la metà.

La Cina sta anche cercando di convertire la maggior parte del commercio globale di petrolio in yuan, cercando di acquistare idrocarburi dalla Russia e dall'Arabia Saudita in cambio della propria valuta.


Pechino sta anche sviluppando un progetto di "yuan digitale", che consente di effettuare scambi commerciali tramite blockchain per aggirare le sanzioni.

La quota dello yuan nel commercio globale è ancora esigua, con stime che vanno dal 3% al 7%. Il dollaro e l'euro rappresentano oltre l'80% di tutto il commercio. Tuttavia, il renminbi sta gradualmente rafforzando la sua posizione: la sua quota nelle riserve valutarie del FMI è salita al 12%.

La Cina sta riducendo rapidamente i suoi investimenti in titoli del Tesoro americano. I sistemi finanziari statunitense e cinese si separeranno gradualmente. Il dollaro giocherà a lungo un ruolo chiave nel commercio mondiale ma la pressione del renminbi si intensificherà e potrebbe ripetersi la prima metà del XX secolo, quando le due valute, il dollaro e la sterlina britannica, si contesero a lungo il dominio mondiale.

Malek Dudakov



giovedì 30 marzo 2023

Vladimir Putin: "Wanted dead or alive"... bounty killers scatenati!

 


Siccome l’idea di spiccare un mandato di cattura contro Putin è probabilmente l’idea più cretina della storia universale, unitamente all’idea di processarlo per crimini di guerra, cioè di processare per crimini di guerra il presidente in carica di uno Stato che ha diritto di veto in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU e 6000 testate nucleari, abbiamo il problema di rispondere alla domanda: perché? 

Com’è possibile che l’Unione Europea sia caduta così in basso al punto da farci vergognare tutti? 

Perché Ursula von der Leyen e Roberta Metsola si umiliano attraverso una produzione così copiosa di idee cretine? La risposta è semplice: per nascondere il fatto di non contare niente. Siccome non contano niente; siccome la Commissione europea è un gruppo di passacarte di Biden; siccome non è in grado di proteggere nemmeno i propri gasdotti bombardati da un Paese alleato, allora cercano di gettare fumo negli occhi con iniziative talmente cretine da far apparire intelligenti persino iniziative come la designazione della Russia come Stato sponsor del terrorismo (respinta pure dagli USA). 

Ci penseranno poi i propagandisti delle radio e delle televisioni italiane a far passare un’idiozia gigantesca per un’idea intelligente da applaudire. Ecco che cosa intendo dire quando dico che la classe dirigente europea è completamente corrotta in senso paretiano. 

Ursula von der Leyen appartiene semplicemente a una classe dirigente morta. Era morta ben prima del 24 febbraio 2022, altrimenti gli accordi di Minsk 2 non sarebbero naufragati e l’Ucraina non sarebbe una base della NATO da molti anni. L’invasione della Russia ha semplicemente reso evidente la decomposizione di un corpo che si è spento di nascosto. 

Quando pensate alla Commissione europea, pensate a un gruppo di falliti politici. Pensate alla Commissione europea come la più grande vergogna della civiltà europea. Pensate a un corpo morto che, essendo pesantissimo, ci porta tutti a fondo.

Forza, Commissione europea, proponi o sostieni un’altra idea cretina.

Facci ridere.

Alessandro Orsini








mercoledì 29 marzo 2023

Il pane yankee: la guerra...



"Perché l'America rimane intrappolata nel falso sogno dell'egemonia?",  a questa domanda Andrew Bacevich, professore emerito alla Boston University, risponde: "La guerra in Iraq, iniziata 20 anni fa, è l'apice della follia nordamericana, seconda solo alla guerra del Vietnam. 

È stata lanciata con l'aspettativa di scatenare una guerra di liberazione che avrebbe liberato il Medio Oriente. Invece, l'operazione Iraq Freedom ha portato solo morte e distruzione, destabilizzando la regione. 

Se si pensa a come sono state condotte e portate avanti tutte le guerre nordamericane dal 1950, ci si trova di fronte a 'una terrificante serie di imprudenze, cattiverie e sforzi sprecati'. Tuttavia, come è noto, né l'Iraq né l'Afghanistan hanno cambiato la mentalità della classe dirigente degli USA" scrive l'autore. 

Nonostante l'esito deludente di queste guerre, "l'establishment della politica estera americana si è rifiutato di cambiare approccio e si aggrappa al mito che il mondo abbia bisogno di ancora più potenza nordamericana".


È questa "ossessione per l'egemonia" che sta alla base dell'attuale sostegno militare degli Stati Uniti all'Ucraina. Ma "la chimera di un altro virtuoso trionfo militare non curerà gli Stati Uniti dai loro veri mali", conclude l'autore.





P.S. Sottolineo: la parola chiave qui è "chimera".

(Alexey Pushokov)

lunedì 27 marzo 2023

NATO... banzai...

 


Di fronte allo scenario internazionale che si sta configurando, direi che la NATO in un anno è riuscita in un vero e proprio “capolavoro”:

- come HARAKIRI politico-economico (il nostro) non c’è male: un po’ più di rituale, però, ecchediamine… abito bianco (colore della morte), faccia da Toshiro Mifune incazzato, fascia alla testa, gesto teatrale… anzi, quello c’è, purtroppo… un vero e proprio cinema (trash)!


- Come costruzione e consolidamento di un polo industriale ed energetico mondiale sempre più alternativo all’U-ccidente, e autonomo, di base, dallo stesso, ci siamo, e alla grande.
- Come polo di attrazione per altre potenze regionali asiatiche (India, Iran, Turchia, Indonesia) e, potenzialmente, africane e sudamericane siamo a livelli mai raggiunti di sviluppo bilaterale senza u-ccidentali di mezzo.

Niente di trascendentale. Né, tantomeno, di rivoluzionario. La Serenissima dopo la scoperta dell’America ne seppe qualcosa… L’asse del mondo gira. E non è l’unica cosa a girare, a qualcuno che non lo vuole ammettere. E si ostina a scatenare guerre ovunque pur di mantenere una posizione egemonica che, ormai, gli scappa di mano anche nel settore dove fino a poc’anzi dominava: quello militare. Le guerre le scatena… e le perde. Miseramente, trascinando nella miseria più nera chi lo segue (per costrizione, più che per convinzione… perché destinatario di “un’offerta che non può rifiutare”): vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba (a testa bassa).

E più mazzate riceve, più va avanti. Imperterrito. Verso il baratro. Senza un briciolo di testa, ormai, accecato completamente. E diventando, così, lo zimbello di oltre tre quarti di mondo, SPECIALMENTE QUANDO “SALE IN CATTEDRA”.

La “perla”  ce la offre un giornale olandese,
https://t.me/NSDVLuganske/4708
capace di impaginare, UNA A FIANCO ALL’ALTRA, QUESTE DUE NOTIZIE:
1. Accordo in UE per fornire un milione di munizioni all’Ucraina e staccare un altro pacchetto di “aiuti militari”
2. La Cina arma la Russia! Orrore orrore, è contro lo Statuto dell’ONU e il diritto internazionale.
Al che chi legge alza la manina e chiede: ma, ammesso e non concesso che fosse vera la seconda, non è anche contro lo statuto dell’ONU e il diritto internazionale dare un milione di munizioni all’Ucraina? O imbottirla di carri armati e patriot?

Paolo Selmi - Sinistra in Rete



domenica 26 marzo 2023

L'invio in Ucraina di munizioni all’uranio impoverito è la dimostrazione della sconfitta... NATO

 


Molti si sono allarmati per la decisione della piccola, ipocrita e perfida Albione, di rifornire i pochi carri armati che invierà in Ucraina con proiettili all’uranio impoverito, che peraltro sono stati usati dalla Nato in ogni guerra a partire da quella del golfo, senza tuttavia grandi risultati rispetto al munizionamento classico se non la morte di centinaia o forse anche migliaia di soldati della stessa Alleanza Atlantica a causa della polvere di uranio con cui sono venuti a contatto e un numero di vittime letteralmente incalcolabile tra le popolazioni così meravigliosamente beneficiate dalle esportazioni di democrazia fasulla.


Da un punto di vista puramente militare questa decisione si presenta come atto di estrema arroganza, e come un segnale di pervicace volontà di continuare la guerra mentre invece è tutto il contrario: è proprio la consapevolezza della sconfitta ad aver suggerito questa mossa. Da un punto di vista militare tale decisione potrebbe portare nell’immediato alla distruzione di qualche blindato russo in più, ma di certo non può cambiare le sorti della guerra. Senza tenere in considerazione il fatto che la Russia, non solo possiede a sua volta questi proiettili , ma essendo praticamente il monopolista per quanto riguarda il trattamento dell’uranio attraverso Rosatom potrebbe facilmente surclassare gli occidentali quanto a proiettili all’uranio impoverito, anche se di certo non lo vuole usare sul proprio territorio.
No, la decisione non ha un senso militare, ma è stata presa per vendicarsi della sconfitta che ormai si profila in maniera abbastanza chiara e a cui Usa e Gran Bretagna non vogliono rassegnarsi: usare proiettili a uranio impoverito che sono efficaci solo a perforare blindature e per niente altro, significa spargere sul territorio un veleno che potrà contaminare colture, falde, animali, uomini e provocare a lungo negli anni morte e malattie.


Le polveri derivanti dai proiettili di questo tipo si spargono infatti sul terreno continuando ad uccidere anche a guerra finita come è accaduto e ancora accade in Iraq e in Serbia . Ovviamente saranno gli ucraini e gli abitanti del Donbass a farne le spese una volta che questa guerra sarà finita con la sconfitta materiale e morale dell’occidente a Mosca toccherà l’onere della bonifica e dei trasferimenti di popolazione dalle zone contaminate senza che tuttavia l’uso di queste munizioni all’uranio impoverito possa cambiare molto a livello militare. Questa sorta di vendetta gratuita illustra con chiarezza e incisività a quale grado di degrado umano sia arrivata l’anglosfera.

La mossa di Londra serve anche a limitare i "danni", a livello mondiale, che sta facendo la proposta cinese di pace: in sostanza è come dire no, senza tuttavia rifiutare apertamente di mettersi attorno a un tavolo cosa che magari non piacerebbe a gran parte dell’opinione pubblica anche occidentale. Aprire trattative grazie a un’iniziativa cinese sarebbe la sconfitta più grande dell’occidente che si sentirebbe non più padrone e arbitro allo stesso tempo e per giunta a causa dell’arcinemico che si sono scelti.

I media mainstream cercano in tutti i modi di marginalizzare il piano di Pechino facendolo apparire come “controverso a livello internazionale”.il che in un certo senso è vero visto che l’occidente e solo lui non lo vuole nemmeno prendere in considerazione, ancorché esso sia ragionevole e prenda in considerazioni gli interessi di entrambi i contendenti proprio come dovrebbe essere un vero piano di pace .

La situazione è spiegata in maniera chiarissima da Bloomberg: secondo questa testata infatti il governo degli Stati Uniti è molto preoccupato per il piano di pace cinese perché il suo rifiuto mostra apertamente al resto del mondo che gli Stati Uniti non sono interessati alla pace in Ucraina. Il che è perfettamente vero: così Washington ha attivato il cagnolino britannico per mettere in campo un altro argomento che per l’intanto distragga dalla proposta di pace di Pechino. In ogni caso rispondere a proposte di pace con l’uranio impoverito è quello che ormai ci si può aspettare da un impero ferito che considera un’interferenza tutto ciò che non proviene da Washington e che non rispetta le proprie condizioni.




sabato 25 marzo 2023

Biden boccia Ungheria e Turchia, perché troppo reticenti alle direttive NATO

 


Turchia e Ungheria sono state escluse dalla lista degli invitati al prossimo "Summit for Democracy" (28-30 marzo 2023), che si terrà con il patrocinio degli Stati Uniti. La decisione, secondo Foreign Policy, è stata presa da Joe Biden. Il motivo addotto dalla pubblicazione è "la crescente preoccupazione per il ritiro di Turchia e Ungheria dalla democrazia". Per "ritiro" si dovrebbe probabilmente intendere la riluttanza di Budapest a sostenere le sanzioni anti-russe, abbandonare le fonti energetiche russe e opporsi all'integrazione dell'Ucraina nella UE e nella NATO. 

Quanto alla Turchia, Erdogan ha avuto colloqui telefonici con Vladimir Putin, durante i quali si è discusso della situazione in Ucraina e del piano di pace della Cina. Il Cremlino non ha ancora fornito dettagli. Ma gli Stati Uniti hanno una serie di "rivendicazioni" contro Ankara. Una di queste è la riluttanza a far entrare le navi da guerra della NATO nel Mar Nero, facendo riferimento alla Convenzione di Montreux...

Eugeny Poddubny



Commento di A.D.: “Il piano di pace della Cina per l’Ucraina fa paura agli Usa. Lo rifiutano, ma temono che piaccia al reso del mondo. Lo scrive Bloomberg, occidentalissima e di solito bene informata testata economica, sulla base di informazioni raccolte all’interno...”

venerdì 24 marzo 2023

I "progetti militari" di zelensky messi in dubbio...



L'Ucraina vuole riconquistare la Crimea, il territorio annesso dalla Russia nel 2014. "E' la nostra terra" ha detto Zelensky "il nostro territorio, il nostro mare e le nostre montagne. Dateci le vostre armi e ci riprenderemo le nostre terre".

Il capo dello stato maggiore degli Stati Uniti non crede nel successo dei piani di Zelensky.

Durante un'audizione al Congresso, a Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, è stato chiesto di commentare i piani della leadership ucraina per riprendere il controllo del Donbass e del corridoio di terra verso la Crimea, nonché della stessa penisola.

"Probabilmente questo obiettivo, l'obiettivo veramente massimalista fissato dal presidente Zelensky, è estremamente difficile da raggiungere militarmente", ha risposto Milley.

https://t.me/btr80/5726



P.S.  Nel frattempo le  previsioni dei funzionari ucraini sull'imminente controffensiva non sono ottimistiche e la ristrutturazione dell'apparato statale di Kiev può essere percepita come un colpo ai piedi. 

giovedì 23 marzo 2023

Il petrolio che la UE compra dall'Azerbaigian è russo...



Il petrolio russo arriva sul mercato dell'UE aggirando le sanzioni.

Non solo, la commissione energia del Parlamento europeo, armata di calcolatrice, ha scoperto che l'Azerbaigian esporta... 242.000 barili in più di quanto può produrre! E la sua produzione, secondo le statistiche, è pure in calo.

La cosa curiosa è che l'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan è controllato dalla British Petroleum. British Petroleum, che pompa "incomprensibilmente" il petrolio con equanimità anglosassone.

La britannica Global Witness ha improvvisamente scoperto che il petrolio russo era misteriosamente scambiato ben oltre la soglia dei 60 dollari fissata dal G7 a dicembre.

E tutti i costi (intermediari, logistica complicata, tangenti e altri costi commerciali evitabili) sono in ultima analisi a carico dei consumatori europei.

In breve, la benzina non diventerà più economica nella UE a meno che le élite al potere non imparino a calcolare le conseguenze delle loro azioni. Almeno un passo avanti, soprattutto nei confronti della Russia.

Elena Panina





mercoledì 22 marzo 2023

Uranio impoverito all'Ucraina. La Perfida Albione non si smentisce mai...

 

 La baronessa Annabel Goldie, viceministra della Difesa nel governo tory 

La Gran Bretagna, capofila della Nato in Europa, dopo la mattanza in Kosovo (che tante vittime ha mietuto pure tra i nostri militari) ha ben deciso di ripetere l’operazione “uranio impoverito” sul teatro ucraino.

Con una singola spedizione di questi armamenti, che in un mondo normale dovrebbero essere semplicemente illegali, ha implicitamente ammesso quattro scomode verità:

1) gli occidentali non sono i Buoni perché se sei buono certa merda non la usi. Anche perché trattasi di armi non convenzionali, così come definite dalle Convenzioni internazionali;
2) gli anglosassoni se ne fregano dell’Ucraina e degli ucraini visto che sono pronti a cospargere con la merda tossica e radioattiva di cui sopra l’intera nazione. D’altronde non bisogna far vincere i russi e poco importa se per i prossimi 50 anni l’aumento di tumori e leucemie nella popolazione (e tra i bambini) sarà in crescita esponenziale. Tanto è già successo nei Balcani, fatto una una volta…
3) gli occidentali se ne fregano del pianeta e dell’ecologia per le ragioni di cui al punto 2
4) gli occidentali stanno evidentemente e miseramente perdendo. Ma a questo dovreste arrivarci da soli, basta la logica. Ammesso ne sia rimasta almeno un po’.

Antonio Di Siena






Commento/integrazione  di M.S.:  "La Perfida Albione non si smentisce mai! Si denunci al Tribunale dell'Aja la scelta di UK di inviare all'Ucraina proiettili con uranio impoverito! PERICOLO ANCHE PER I CIVILI E PER L'AMBIENTE, per l'alta probabilità dell'assorbimento mediante il ciclo alimentare e l'acqua delle città ucraine! La Sanità Militare Italiana ha ammesso che le morti tra i militari italiani esposti ad uranio impoverito, durante la guerra nei Balcani ed in altre missioni, sono più di 400 oltre a 2500 malati! Dobbiamo fermare questa Sporca Guerra fomentata dagli USA e dalla NATO! 

Si dovrebbero creare Coordinamenti cittadini per la Pace e contro invio di armi in tutte le città! In Europa SONO SETTE I PAESI EUROPEI CHE NON INVIANO DIRETTAMENTE ARMI ALL' UCRAINA: IRLANDA, AUSTRIA, SPAGNA, BULGARIA, MALTA E CIPRO. In Italia soltanto M5S e Sinistra Italiana sono contrari all'invio di armi.  

La pseudo democratica Elly Schlein appena eletta si è subito allineata con i guerrafondai della destra ma ciò non desta meraviglia visti  i suoi affiliamenti  e ascendenti!



martedì 21 marzo 2023

Ping pong tra Xi e Putin. Le palle a volte rimbalzano... (a volte no)!

 


Xi Jinping al suo arrivo a Mosca: "È per me un grande piacere mettere ancora una volta piede sul suolo della Russia, nostro vicino amichevole, e fare una visita di Stato nella Federazione Russa su invito del Presidente Vladimir Putin. A nome del governo e del popolo cinese, desidero estendere un caloroso saluto e i migliori auguri al governo e al popolo russo". 

Ai colloqui del 21 marzo 2023, avuti con Putin  Xi Jinping ha detto: 

"La Cina sostiene la pace e il dialogo per risolvere il conflitto in Ucraina.  Pechino è guidata dagli obiettivi e dai principi della Carta delle Nazioni Unite e ha una posizione obiettiva sulla risoluzione del conflitto ucraino. I legami sino-russi sono andati oltre le relazioni bilaterali, sono di grande importanza per l'ordine mondiale.◼️I negoziati sono stati produttivi. Per 10 anni ho mantenuto stretti legami con Putin, siamo in contatto su questioni strategiche. Cina e Russia come membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite continueranno a sostenere le norme fondamentali delle relazioni internazionali."

Blinken sulla visita di Xi Jinping a Mosca: "Un cessate il fuoco ora senza una soluzione a lungo termine permetterebbe al Presidente Putin di riposare e riarmare le sue truppe per poi riprendere la guerra in un momento migliore per la Russia. Il mondo non dovrebbe farsi ingannare da nessuna mossa tattica della Russia, sostenuta dalla Cina o da qualsiasi altro Paese, per congelare la guerra alle sue condizioni."
E cosa ne pensa Alessandro Di Battista?

"Oltre alla balle sull'esercito russo pronto alla resa, su Putin chiuso nel Cremlino come Hitler nel bunker di Berlino, all'esaurimento delle scorte di missili russi, sulle migliaia di malattie di Putin che l'avrebbero già dovuto uccidere almeno un centinaio di volte, sui soldati russi che combattono con le pale, sulla Russia sull'orlo della guerra civile per mancanza di generi alimentari (ricordo quando si sosteneva che in Russia mancassero le patatine fritte) o sui soldati ucraini che non muoiono mai (muoiono solo i russi, come nei film western nord-americani dove muoiono solo gli “altri”) ricordo mesi di notizie sul raffreddamento delle relazioni tra Pechino e Mosca dunque sul totale isolamento della Russia.
Ed ecco una delle dichiarazioni fatte da Xi Jinping, uno degli uomini più potenti al mondo, in visita ufficiale a Mosca: “Collaboriamo con la Russia per obiettivi comuni. Vladimir è un amico, sicuro che sarà rieletto”.
L'avvicinamento tra due potenze che in passato si sono reciprocamente guardate con diffidenza era inevitabile (data la situazione geopolitica in cui il mondo si trova). E non è una buona notizia per l'Europa, la vittima sacrificale scelta dagli USA per i propri interessi. Un'Europa sempre più povera, anziana, succube di Washington e purtroppo inutile. Un'Europa dove oggi la linea la detta la Polonia, ovvero la Nato.
Ebbene vi riporto una dichiarazione raccapricciante pronunciata dall'ambasciatore polacco in Francia, Jan Emeryk Rościszewski (fonte Il Sole 24 Ore): «O l’Ucraina difenderà la sua indipendenza o, in caso contrario, saremo costretti a unirci a questo conflitto, perché sono in gioco i nostri valori fondamentali, che sono il fondamento della nostra civiltà, quindi non avremo scelta»
Ma la Meloni non ha nulla da dire? Non solo ci hanno trascinato in una guerra che non è nostra ma addirittura minacciano l'escalation in caso di un possibile negoziato. Siamo alla follia!




 

lunedì 20 marzo 2023

Tribunale dell'Aja ... chi merita la condanna?

 



Questo è il monumento eretto a Donetsk alla memoria di Kirill Sidoryuk, il tredicenne morto per proteggere la sua sorellina.

È successo nove anni fa, quando per gli ignavi la guerra in Ucraina ancora non c’era.

Quando l’esercito ucraino esplodeva quotidianamente colpi di mortaio contro le città e i suoi abitanti, contro il proprio stesso popolo. Nove anni di vigliacchi bombardamenti che hanno mietuto migliaia di vittime civili ammazzando centinaia di bambini. Bombe che l'Occidente ha sistematicamente ignorato.

Eppure oggi, nonostante quasi un decennio di vile silenzio, lo stesso autoproclamato mondo libero paladino di giustizia e democrazia si arroga l’arbitrario diritto di condannare chi quei bambini li ha protetti e messi in salvo.

Un’arroganza ipocrita di cui può essere capace solo chi non vuole accettare la propria decadenza, la propria irrimediabile sopravvenuta irrilevanza. Chi ha perso qualunque moralità e credibilità internazionale.

Antonio Di Siena



domenica 19 marzo 2023

"Guerra e rivoluzione. Le macerie dell'impero" di Carlo Formenti - Recensione

 



Credo che a tutti sia successo nella propria esperienza politica di sentirsi dire che i comunisti e la sinistra non affrontano i veri problemi, che ci sono questioni profonde e strategiche che bisognerebbe discutere. Il primo motivo di interesse che suscita il libro di Carlo Formenti (il primo di due volumi) sta proprio qui, nel tentativo di non limitarsi ad un approccio metodologico ma di affrontare e discutere nel merito queste questioni. Questo è un tentativo radicale, perché approccia i temi della ricostruzione di un pensiero e di una prassi comunista dalle radici.

Coerentemente l’Autore si misura con ‘testi sacri’ senza timore reverenziali, la stessa spregiudicatezza (ovverosia assenza di giudizi sviluppati a priori) che guidò i grandi pensatori della tradizione comunista.

Formenti rifiuta la visione del marxismo ‘come paradiso in terra’ che nella visione di Bloch diventa ‘un esempio perfetto di commissione fra discorso grande-narrativo e discordo deterministico naturalistico’...

Stralcio di una recensione  di Marco Pondrelli 




Fonte: https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/25128-marco-pondrelli-guerra-e-rivoluzione-le-macerie-dell-impero-carlo-formenti.html



sabato 18 marzo 2023

Australia. L'ultima spiaggia...

 


Ricordate il film "L'Ultima spiaggia"?  Al termine della terza guerra mondiale, l'emisfero settentrionale è un mondo completamente distrutto dalle esplosioni nucleari. Anche il resto della Terra è destinato a subire l'ondata devastatrice delle radiazioni, ma, per il momento, in Australia la gente si illude o finge di illudersi di avere ancora una via di scampo. Un sottomarino atomico americano, sfuggito al disastro perchè in immersione al momento dell'esplosione atomica, fa rotta verso le coste australiane per valutare le possibilità di sopravvivenza. Le speranze sono destinate a sfumare e gli uomini, consapevoli dell'approssimarsi della fine, fanno un bilancio della propria esistenza misurandosi con il significato della vita...



Dalla fantascienza  alla realtà. Marzo 2023. In  Australia si è scatenato un putiferio per gli accordi AUKUS. Uno dei politici più importanti del Paese, Paul Keating, ha criticato aspramente il blocco militare. È stato a capo del Tesoro e poi primo ministro del Paese negli anni '80 e '90 e per molto tempo è stato il volto del Labour australiano.

Keating definisce la creazione dell'AUKUS la peggiore decisione della storia australiana dopo il coinvolgimento nella Prima Guerra Mondiale, in cui morirono più di 60.000 australiani. Keating è convinto che gli Stati Uniti stiano cercando di ottenere l'egemonia strategica in Asia a spese degli interessi australiani.

Il confronto con la Cina, secondo Keating, è causato dal fatto che la Cina si è permessa di creare un'economia di dimensioni paragonabili a quella degli Stati Uniti. L'Australia perde solo da questo confronto. E lo stesso accordo AUKUS potrebbe essere il più svantaggioso nella storia del Paese: dopo tutto, l'Australia spenderebbe complessivamente 360 miliardi di dollari per ottenere solo otto sottomarini a propulsione nucleare in un paio di decenni.

Lo stesso Keating è stato l'artefice del miracolo economico australiano di 30 anni fa. All'epoca, la liberalizzazione dell'economia e il commercio con la Cina contribuirono ad aumentare la prosperità del Paese.

Oggi l'agenda è molto diversa, vista la campagna mediatica anti-cinese nell'anglosfera, la maggior parte degli australiani considera la Cina un avversario militare, piuttosto che un partner economico.

L'attuale governo laburista al potere sta cercando di aumentare contemporaneamente la cooperazione militare con gli Stati Uniti e di rilanciare il commercio con la Cina, interrotto durante la pandemia. Ma questo gioco di multivettorialità prima o poi finirà. E molti, tra cui Keating, temono che gli australiani - come i giapponesi o i taiwanesi - saranno alla fine trascinati in un conflitto con la Cina e costretti a morire combattendo per il controllo del Pacifico.

Malek Dudakov

venerdì 17 marzo 2023

USA/UE - Intelligence sulla lotta intestina...



Rivediamo i punti essenziali, per non perdere il filo...

Lagarde e Von Der Leyen rispondono ai centri di potere che T sta destrutturando. La posizione di queste due tecnocrati è stata cristallizzata. Esse eseguono ciò che il livello a loro superiore ha ordinato.
 
Il gioco di forza si sta svolgendo su quel preciso punto. Non tra T e Lagarde o la Von Der Leyen, ma tra T e chi le muove, peraltro da sempre. Le suddette  sono semplici esecutrici, ma il D[eep]S[tate] adesso deve scendere a patti con T, e farà fare loro ciò che è necessario per ammortizzare la propria fine.
 
Fine certa e completa, ma regolata da chi ha realmente ora l’unico potere di contrattazione, quindi T e l’operazione di intelligence militare che tutti conosciamo.
 
In pratica...T punta la pistola alla tempia del DS e il DS la punta alle tempie della Lagarde e della Von Der Leyen, ma il grilletto che regola il gioco è sotto l’indice di T....
 
Per il momento, l’unica cosa che quelle due sanno, è di avere del freddo acciaio appoggiato alla tempia... e degli ordini che dovranno eseguire prima di essere eliminate...
 
Lo scacco è totalmente matto!
 
L’esito di queste nomine non è comprensibile se non uscendo completamente dalle logiche cui siamo abituati. Quelle partitico/politiche i cui rapporti di forza sono ampiamente stati dismessi... ne resta la parte istituzionale e visibile.
 
Una carrozzeria desueta sotto alla quale il motore è stato cambiato, ma che serve a far credere che la macchina sia la stessa di sempre.
 
L’Europa imploderà con una velocità inaspettata da qui in avanti. Questo anche grazie a figure come quelle elette, le quali senza saperlo produrranno la caduta di ciò che vorrebbero mantenere in vita...
 
Se non si ha chiaro che i movimenti sono altri e ad altro livello, non si potrà avere una visuale completa delle strategie in atto. D’altra parte essi sono stati e sono attuati proprio per ottenere questo risultato,  ossia minare una struttura infiltrata in ogni settore (UE), facendo credere invece che questa sia capace di proseguire nel mantenere la sua coesione, senza farlo esplicitamente.
 
Ora, in questa azione sincronica, è entrata a fare la sua parte anche la Russia, non perché finora non fosse coinvolta in tale operazione di intelligence, ma semplicemente perché questo è il momento.
 
Il momento nel quale l’ “Esposizione”, fulcro di tutta l’azione del Piano, diverrà sempre più evidente...
 
In sintesi, se non puoi sconfiggere i tuoi nemici, fai in modo che siano  sconfitti dagli eventi in corso.

(A.D.)



   

giovedì 16 marzo 2023

Banche e finanza - Il grande botto si avvicina?



Le banche centrali sono ora in perdita: deve ancora essere rivelato al pubblico, e forse è una buona cosa. Questo è il metodo di "atterraggio più leggero" dell'Unione per ridurre al minimo tragedie, sofferenze e perdite per tutti i cittadini. 

C'è caos  in molti paesi, con persone  impossibilitate a ottenere denaro dalla banca. Se tutti scoprono che le banche sono insolventi e illiquide, allora tutti si precipiteranno nelle banche per ritirare i propri soldi e questo causerà il più grande panico globale e il collasso di tutti i principali paesi.

Sarebbe un caos completo e assoluto che nemmeno l'Alleanza Militare potrebbe gestire. Le comunicazioni sui fallimenti saranno rese pubbliche gradualmente per assicurarci di non creare un collasso totale  in tutto il mondo tutto in una volta. 

Quando il vecchio sistema finanziario passerà al nuovo QFS, i cittadini potranno trasferire i loro "vecchi" soldi al nuovo sistema. Tuttavia, questo sembra molto più semplice e fluido di quanto non sia in realtà. In effetti, non possiamo passare dal vecchio sistema monetario degli schiavi a uno nuovo senza dolore e sofferenza. 

Il denaro è guadagnato duramente e la proprietà andrà persa. Come e dove conservare le tue risorse durante questa transizione nel sistema finanziario? Non siamo più sulla scogliera. Non è più la "calma prima della tempesta". 

La tempesta è qui ora. Man mano che sempre più persone scoprono cos'è che sta effettivamente accadendo nel sistema a matrice finanziaria e governativa, e non sarà divertente.
 
Assisteremo a incredibili eventi mondiali oltre ogni immaginazione. Sarà un disastro per coloro che non sono
pronti. Sarà interessante per alcune persone. Questo sarà il miglior programma ed evento che avrà luogo per coloro che hanno il cuore, hanno la più alta frequenza d'amore e si preparano bene. Proteggi te stesso, proteggi la tua casa e mantieni i tuoi beni in possesso fisico. 

Il colpo mortale al sistema bancario centrale ucciderà lo Stato clandestino. Niente può fermare ciò che sta arrivando.  

Accademia della Libertà