domenica 12 marzo 2023

Ritorno alla sacralità della Natura...

 


Uno degli aspetti più evidenti del ritorno  alla spiritualità naturale (o laica) è il culto della natura, il riconoscimento delle forze naturali  identificate nella Terra Madre e le sue stagioni. In questa riscoperta si inserisce ad esempio la riscoperta del  femmineo sacro,  il matrismo  e lo shaktismo,  e la venerazione degli aspetti femminili che rappresentano la creazione, il sostentamento e la trasformazione, insomma:  morte e  rinascita.

In realtà  la spiritualità naturale  tende alla rivalutazione del femminile,  in un mondo oggi dominato dal patriarcato e dalla ragione, e ciò è anche un bene.  Ma finché la sacralizzazione non coinvolge anche il mascolino restiamo  nei termini di una dualità in cui una parte viene ad essere considerata migliore dell’altra. Occorre quindi riconoscere il sacro in entrambi i generi: maschile e femminile.

La nobiltà del maschile sovente è anch’essa collegata alla nascita ed alla morte, ad esempio il sangue versato dall’eroe rappresenta il sacrificio che conduce alla vita allo stesso modo del sangue mestruale femminile che significa  fecondità.

A Calcata, ad esempio, per molti secoli fu adorata una particolare reliquia, il prepuzio di Gesù,  la pellicola  asportata dal fallo del figlio di Dio veniva portata in processione e garantiva progenie e raccolti. Poi con l’avvento del razionalismo, del giustificabile e dell’utile, che entrò decisamente a far parte dei meccanismi religiosi, il prepuzio fu fatto sparire e addirittura c’è  una scomunica vaticana per chi ne parla.


La sacralità dell’energia sessuale maschile, unita al femminile, è  uno dei simboli orografici inequivocabili di Calcata, che  è un acrocoro  erto in una valle circondata dall’acqua del fiume Treja.

In India questa immagine si definisce shivalingam-yoni e rappresenta l’incontro creativo del maschile e del femminile. Il lingam è il fallo di Shiva   e la yoni umidificata dalle acque fecondanti è la vagina della madre divina.

Sulla base della teoria unitaria del mondo fisico e biologico proposta nel 1942 dal Fantappiè, in Natura esistono due opposte tendenze. Una entropica, verso la degradazione ed il livellamento, caratteristica dei fenomeni fisici, ed una opposta tendenza sintropica verso l’ organizzazione e la differenziazione, caratteristica dei fenomeni biologici. Tale doppia tendenza si manifesta a tutti i livelli, e dalla lotta tra l’ordine ed il disordine ha origine il divenire.

Paolo D’Arpini



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