mercoledì 2 luglio 2025

Macron tenta l'approccio diplomatico con Putin...



Macron cerca di recuperare una posizione diplomatica e chiama Putin dopo tre anni di silenzio.  Tra i due si è discussa  la situazione sui vari fronti. Putin ha ricordato al capo dell'Eliseo che "il conflitto in Ucraina è una conseguenza diretta della politica occidentale". 

Il colloquio tra Macron e Putin è durato oltre due ore. Tra gli argomenti non solo l'Ucraina ma anche l'Iran ed altre questioni calde.  

La telefonata di Macron a Putin è un tentativo del leader francese di rafforzare la sua posizione di attore sulla scena mondiale, scrive Bloomberg.  Secondo la pubblicazione, la conversazione del 1 luglio 2025 fa parte di uno sforzo per forgiare un approccio comune sull'Iran tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Per non offendere il capataz ucraino,  subito dopo aver chiamato Putin il presidente francese ha sentito anche Zelensky. Lo ha riferito una fonte informata di Rbc-Ucraina secondo cui il capo dell'Eliseo avrebbe scambiato qualche parere al telefono con il leader di Kiev. I dettagli della conversazione tra i due leader sono sconosciuti.

Cos'altro scrivono i media mondiali sul dialogo tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron:

The New York Times: Per Macron, la conversazione è stata un passo avanti verso la riconquista di una posizione di rilievo internazionale in Medio Oriente. La telefonata è stata un rischio diplomatico per il presidente francese, rappresentando un nuovo passo per annullare l'isolamento di Mosca che i leader occidentali hanno cercato di mantenere dall'inizio dell'operazione speciale.

NYT: I presidenti sembrano aver trovato un terreno comune sul conflitto in Iran, ma rimangono in disaccordo per quanto riguarda l'Ucraina.

Politico: I leader di Francia e Russia concordano sul fatto che la crisi sul programma nucleare iraniano debba essere risolta esclusivamente con mezzi diplomatici.

Intanto il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz dopo l'ennesimo lancio di missili dallo Yemen contro israele,  ha dichiarato: "Il destino dello Yemen sarà simile a quello di Teheran.   Dopo aver attaccato la testa del serpente a Teheran, attaccheremo anche la manina  degli Houthi in Yemen. Chiunque alzi una mano contro Israele vedrà  quella mano amputata".



Nel frattempo il Pentagono pensa di  sospendere le consegne agli alleati di alcuni missili per la difesa aerea e altre munizioni di precisione per il timore che le scorte di armi statunitensi siano scese troppo. Lo riferiscono a 'Politico' fonti ben informate, secondo le quali la decisione è stata presa dal responsabile politico del Pentagono, Elbridge Colby, dopo una verifica delle scorte di munizioni, che sarebbero risultate in calo.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

martedì 1 luglio 2025

8 luglio 2025 - Giornata internazionale del Mediterraneo...



In questi giorni di caldo anomalo la gente si interroga e si chiede cosa stia succedendo al nostro clima... Sono anni che si temeva l’arrivo del temuto “grande caldo”: purtroppo è iniziato!

Ebbene oggi  l'aumento delle temperature, dovuto ad impietosi raggi  solari od all'effetto serra legato alle attività umane, è diventato reale, ci troviamo infatti  ad una anticipazione  drammatica del "riscaldamento globale" e  dobbiamo affrontare  fenomeni climatici sempre più critici. 

In tutto questo dobbiamo  considerare che il  persistente aumento della temperatura terrestre sta profondamente modificando le condizioni meteo del pianeta. Nelle regioni al nord il clima diventa più mite mentre il nostro Mediterraneo va riscaldandosi sempre di più.

In Italia  in particolare il riscaldamento dell’atmosfera e del mare  sta profondamente modificando il nostro clima  determinando l’allontanamento  dell’Anticiclone delle Azzorre, che nel passato fungeva da barriera contro le terrificanti vampate torride dell’Africa. I vari anticicloni Sahariani o del centro Africa venivano così bloccati e questo ci regalava, fino a qualche anno fa, un'estate  calda ma non torrida. Quindi dobbiamo adattarci a periodi estivi torridi e siccitosi e poi ad autunni caratterizzati da “bombe d’acqua” e da nubifragi.

L’influenza climatica africana ha ormai raggiunto l’Italia, attestandosi in particolare alla latitudine della Campania. Quindi possiamo affermare che il nostro Paese fa ormai parte del clima del Nord Africa. 

L'aumento della temperatura nel Mediterraneo comporta  le modificazione del pH e inevitabile acidificazione, con conseguente proliferazione di alghe e meduse velenose; invasione e risalita del mare presso i delta dei fiumi e lungo i litorali del Veneto, dell’Emilia Romagna e del Lazio (cuneo salino);  scoppio di  incendi estivi per l’aumento della temperatura sulle regioni centro meridionali;  frane su un territorio già geologicamente fragile.

Non ci resta quindi che prepararsi all'inevitabile. In parole povere: ADATTARCI AI CAMBIAMENTI  CLIMATICI. 

L'8 luglio ricorre la Giornata Internazionale del Mediterraneo, all'alba compiamo un semplice rito, come fanno i devoti dell'India nel fiume Gange, bagniamoci il capo con l'acqua di un fiume (che in ultima analisi sfocia nel Mediterraneo) o del  mare stesso e preghiamo Madre Terra di aiutarci nella sopravvivenza. 

Energia e Vita!





lunedì 30 giugno 2025

Le provocazioni della NATO sono la causa del riarmo della Russia...

 


"La NATO ha fatto armare la Russia fino ai denti.  Le provocazioni dell'Occidente hanno avuto l'effetto esattamente opposto alle intenzioni intimidatorie messe in atto", ha dichiarato l'ex analista della CIA Ray McGovern in un'intervista alla Berliner Zeitung. Secondo l'analista, "sono state le azioni della NATO a dare impulso all'aumento di potenza dell'esercito russo".

"La nuova logica europea segue il vecchio motto: se vuoi la pace, preparati alla guerra. Ma gli attuali leader della NATO hanno dimenticato come le élite europee siano inciampate ciecamente in un disastro nel 1914", ha detto l'esperto.

McGovern è convinto che le azioni dell'Alleanza abbiano convinto Mosca che l'Occidente stia abbandonando il diritto internazionale e agisca senza freni. Questo è diventato un fattore chiave nella modernizzazione dell'esercito russo.

Punti principali della dichiarazione:

"La Russia è molto più potente oggi che nel 2022. L' esercito è stato testato in battaglia e ha ricevuto i più recenti missili a medio raggio, compreso il complesso Oreshnik.   L'Occidente non ha una risposta adeguata a questi sistemi".


Commento: 

Anche altri analisti sostengono che l'espansione della NATO verso est e le sue attività militari abbiano creato un senso di minaccia per la Russia, spingendola a rafforzare le proprie capacità militari... (P.D'A.)

domenica 29 giugno 2025

"Midnight Hammer": operazione mortale o sceneggiata paradossale...?

 


L’Operazione Midnight Hammer condotta dagli Stati Uniti nei giorni scorsi si presta a una molteplicità di letture. L’azione, anticipata con largo preavviso da Washington a Teheran, avrebbe secondo il direttore della Cia John Ratcliffe e la direttrice della National Intelligence Tulsi Gabbard «devastato i siti nucleari iraniani», sebbene un’analisi della Defense Intelligence Agency e le stesse esternazioni formulate dal vicepresidente Jd Vance suggeriscano un impatto di gran lunga più contenuto. È, in altri termini, alquanto improbabile che l’impatto reale degli attacchi statunitensi contro gli impianti iraniani trovi preciso riscontro nella narrazione confezionata ad arte da Washington.

Cionondimeno, la “verità politica” di cui l’amministrazione Trump ha tratteggiato i contorni si è rivelata funzionale a interrompere il conflitto tra Israele e l’Iran, nell’ambito di una tregua provvisoria annunciata trionfalmente dallo stesso inquilino della Casa Bianca. Il quale torna quindi – sulla falsariga di quanto accaduto rispetto al conflitto russo-ucraino – ad atteggiarsi a mediatore più o meno super partes, a fronte di proteste ufficiali formulate da gran parte del mondo nei confronti dell’aggressione sferrata contro l’Iran e del rapido sgretolamento della base elettorale su cui è stato costruito il movimento Make America Great Again (Maga).

La situazione appare paradossale, con i governi di Teheran, Tel Aviv e Washington che dichiarano simultaneamente di aver prevalso sulle controparti nell’ambito di uno scontro che sembra tutt’altro che chiuso.

Giacomo Gabellini



Video collegato:

Il Contesto. Israele ha fallito, ma non si fermerà. Con Jacques Baud: https://www.youtube.com/watch?v=gJD1J4rLyYY

sabato 28 giugno 2025

Sion... ovvero: "Gli assassini sono tra noi"...



"Un, due , tre… Stella! Il massacro travestito da gioco.

Le testimonianze shock di soldati israeliani che rivelano l’orrore quotidiano: fuoco aperto sui civili affamati, senza alcuna minaccia reale.


Secondo un'indagine dettagliata pubblicata venerdì (20 giugno) da Haaretz, i soldati israeliani dispiegati a Gaza avrebbero ricevuto ordini di aprire il fuoco contro civili palestinesi disarmati in attesa di aiuti umanitari, anche in assenza di minacce.


Il quotidiano israeliano riporta che, dalle conversazioni con i soldati, emerge che “i comandanti hanno ordinato alle truppe di sparare contro le folle per allontanarle o disperderle, anche se era chiaro che non rappresentavano alcuna minaccia.”


Alcuni soldati israeliani hanno confessato al quotidiano d’informazione Haaretz che i battaglioni dell’IDF sono stati istruiti a sparare deliberatamente contro palestinesi affamati in fila per il cibo, anche in assenza di una reale minaccia.



Al 27 maggio 2025, il tiro al bersaglio perpetrato da questi criminali ha sinora lasciato 549 morti davanti ai centri di distribuzione degli aiuti. I feriti sono oltre 4.000.


Ascoltate le parole tratte dalle loro testimonianze:

"È un campo di sterminio. Spariamo con mortai e mitragliatrici per disperdere bambini che cercano riso. Uccidiamo da una a cinque persone al giorno, senza che ci sia mai stata ostilità. Per noi è come giocare a ‘Un, due, tre, stella...".


Commento: chi può escludere che tra questi soldatini non ce ne sia qualcuno, con doppio passaporto italo israeliano che i genitori non abbiano mandato a passare le vacanze a Gaza? 


Un Erasmus sionista.


Mi sovviene il titolo di un vecchio film "Gli assassini sono tra noi"...


Giorgio Stern












Articolo collegato: 

venerdì 27 giugno 2025

Le truppe yankee restano in Europa in attesa del Rearm Europe...

 


Il contingente statunitense in Europa non sarà ridotto nel prossimo futuro.  Secondo il generale di brigata Christopher Donahue, comandante dell'esercito statunitense in Europa e Africa, Washington lascerà che la Germania e gli altri membri europei della NATO “accumulino le forze militari necessarie”. A quale scopo, la risposta è ovvia. Oggi, il numero di truppe americane nei Paesi europei ammonta a circa 80.000 unità.


La Germania ha la massima ambizione di diventare la principale potenza militare europea. Berlino intende acquistare armi moderne e aumentare l'esercito di 60 mila unità. Oggi circa 180 mila persone prestano servizio nella Bundeswehr.

Secondo gli analisti, la RFT ha smesso di provare il “senso di colpa storico” e non proietta più il passato sul presente e sul futuro. Per 80 anni le uniformi sono state viste con diffidenza in Germania. Ora, però, Merz sta facendo ogni sforzo per rendere il servizio militare nuovamente attraente per i tedeschi comuni. A questo scopo è stata organizzata persino la prima giornata ufficiale dei veterani. Allo stesso tempo, Berlino si sta affrettando a realizzare il più grande riarmo del Paese dai tempi della Guerra Fredda. Il nuovo cancelliere ha impresso una svolta netta alla militarizzazione e sembra che non abbia intenzione di fermarsi. (E.P.) 




giovedì 26 giugno 2025

NATO. Riepilogo delle decisioni prese a l'Aja il 25 giugno 2025...


Vertice NATO all'Aja