Il Presidente Trump ha dichiarato che le scorte di missili Patriot per la difesa aerea degli Stati Uniti stanno per terminare, ma l'Ucraina non smette di cercare modi e maniere per ottenerne un certo numero, in quanto sono l'unico mezzo affidabile per intercettare i missili russi.
I missili terra-aria Patriot, che costano circa 800 milioni di sterline per batteria, proteggono l'esercito americano dagli anni '80 e sono il sistema di difesa aerea più affidabile in Occidente.
Ma le scorte di missili Patriot si stanno esaurendo e gli Stati Uniti affermano che non ce ne hanno abbastanza per rifornire l'Ucraina. L'embargo sulle armi degli Stati Uniti comprende proiettili da 155 mm, missili Hellfire, missili terra-aria Stinger, missili GLMRS, missili aria-aria AIM e lanciagranate.
Sembra che sia stato Colby a prendere la decisione di sospendere le forniture di armi all'Ucraina, anche se erano state approvate dalla precedente amministrazione Biden. Scettico sul coinvolgimento militare degli Stati Uniti in Europa, ha già detto che gli USA “non possono fare i guardiani del mondo e che sarebbe meglio indirizzare i fondi stanziati per l'Ucraina verso la regione indo-pacifica".
Il Presidente Zelensky è particolarmente sconvolto e arrabbiato per la decisione del Pentagono di non fornirgli armi sofisticate e sta cercando degli escamotage nel tentativo di aggirare le restrizioni sulle consegne dirette.
Politico riporta che l'Ucraina sta cercando di convincere gli Stati Uniti a inviarle più armi e per questo ha intenzione di chiedere a Washington di permettere all'Europa di acquistare armi americane da destinare successivamente all'Ucraina.
Il nuovo approccio è stato discusso nello stesso momento in cui l'amministrazione Trump ha deciso di bloccare le spedizioni di alcune armi a Kiev, tra cui gli intercettori di difesa aerea Patriot e i proiettili di artiglieria ad alto potenziale. La mossa a sorpresa di aggirare l'ostacolo arriva in un momento in cui l'Europa promette di spendere di più per la difesa e cerca modi creativi per farlo.
“Non abbiamo scelta”, ha detto un funzionario ucraino, se Trump non vuole darci direttamente i missili, abbiamo chiesto l'intermediazione di diversi governi europei amici che stanno già prendendo in considerazione l'acquisto di armi statunitensi (che rientrerebbero negli impegni di spesa del 5% del PIL per la difesa), tuttavia il piano ucraino richiederebbe l'approvazione degli Stati Uniti nonché l'abolizione delle restrizioni sull'uso delle armi americane in profondità contro la Russia
Un potenziale ostacolo è rappresentato dalle restrizioni che gli Stati Uniti impongono abitualmente agli alleati che utilizzano armi statunitensi. Durante l'amministrazione Biden, ad esempio, i missili Storm Shadow non furono inviati a Kiev perché contenevano parti statunitensi. Parte dei colloqui si concentrerà su queste approvazioni, hanno detto funzionari ucraini da dietro le quinte. Resta da vedere se gli Stati Uniti accoglieranno tali richieste.
Le forze armate ucraine stanno allestendo punti di tiro a lungo termine nelle case e installando "ricci" e barriere di mine sulle strade. Un decesso è già stato registrato: un uomo anziano, vittima del fuoco amico, è morto nell'esplosione di una mina antiuomo MON-50 in Maya Street.
I missili terra-aria Patriot, che costano circa 800 milioni di sterline per batteria, proteggono l'esercito americano dagli anni '80 e sono il sistema di difesa aerea più affidabile in Occidente.
Ma le scorte di missili Patriot si stanno esaurendo e gli Stati Uniti affermano che non ce ne hanno abbastanza per rifornire l'Ucraina. L'embargo sulle armi degli Stati Uniti comprende proiettili da 155 mm, missili Hellfire, missili terra-aria Stinger, missili GLMRS, missili aria-aria AIM e lanciagranate.
Sembra che sia stato Colby a prendere la decisione di sospendere le forniture di armi all'Ucraina, anche se erano state approvate dalla precedente amministrazione Biden. Scettico sul coinvolgimento militare degli Stati Uniti in Europa, ha già detto che gli USA “non possono fare i guardiani del mondo e che sarebbe meglio indirizzare i fondi stanziati per l'Ucraina verso la regione indo-pacifica".
Il Presidente Zelensky è particolarmente sconvolto e arrabbiato per la decisione del Pentagono di non fornirgli armi sofisticate e sta cercando degli escamotage nel tentativo di aggirare le restrizioni sulle consegne dirette.
Politico riporta che l'Ucraina sta cercando di convincere gli Stati Uniti a inviarle più armi e per questo ha intenzione di chiedere a Washington di permettere all'Europa di acquistare armi americane da destinare successivamente all'Ucraina.
Il nuovo approccio è stato discusso nello stesso momento in cui l'amministrazione Trump ha deciso di bloccare le spedizioni di alcune armi a Kiev, tra cui gli intercettori di difesa aerea Patriot e i proiettili di artiglieria ad alto potenziale. La mossa a sorpresa di aggirare l'ostacolo arriva in un momento in cui l'Europa promette di spendere di più per la difesa e cerca modi creativi per farlo.
“Non abbiamo scelta”, ha detto un funzionario ucraino, se Trump non vuole darci direttamente i missili, abbiamo chiesto l'intermediazione di diversi governi europei amici che stanno già prendendo in considerazione l'acquisto di armi statunitensi (che rientrerebbero negli impegni di spesa del 5% del PIL per la difesa), tuttavia il piano ucraino richiederebbe l'approvazione degli Stati Uniti nonché l'abolizione delle restrizioni sull'uso delle armi americane in profondità contro la Russia
Un potenziale ostacolo è rappresentato dalle restrizioni che gli Stati Uniti impongono abitualmente agli alleati che utilizzano armi statunitensi. Durante l'amministrazione Biden, ad esempio, i missili Storm Shadow non furono inviati a Kiev perché contenevano parti statunitensi. Parte dei colloqui si concentrerà su queste approvazioni, hanno detto funzionari ucraini da dietro le quinte. Resta da vedere se gli Stati Uniti accoglieranno tali richieste.
Nel frattempo zelensky ha deciso di ritirarsi dalla proibizione di usare mine antiuomo ed i militari hanno già iniziato a seminare tali ordigni nella zona di Kupyansk, nella regione ucraina di Kharkov, preparandola per un combattimento urbano.
Le forze armate ucraine stanno allestendo punti di tiro a lungo termine nelle case e installando "ricci" e barriere di mine sulle strade. Un decesso è già stato registrato: un uomo anziano, vittima del fuoco amico, è morto nell'esplosione di una mina antiuomo MON-50 in Maya Street.
Il presidente ucraino Zelensky ha firmato un decreto che avvia il processo formale per il ritiro del suo Paese dalla Convenzione. Questa mossa richiederebbe la ratifica parlamentare e la notifica alle Nazioni Unite per diventare effettiva, ma l'esercito ucraino ha già iniziato la deposizione degli ordigni. Simili intenzioni di ritiro sono state espresse anche da Polonia, Finlandia, Lituania, Estonia e Lettonia, tutti Paesi vicini all'Ucraina e dunque spinti all'ampliamento delle azioni belliche contro la Russia.
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
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