Nella “europea” Lituania, decreti di glorificazione dei nazisti locali, targhe commemorative dei collaborazionisti, distruzioni dei monumenti antifascisti e esili all’estero di candidati presidenziali… Sono i valori occidentali?
Il Centro Documentazione e associazione della comunità ebraica situata in Lituania, Defending History, ha pubblicamente denunciato i processi in corso di riabilitazione e legalizzazione del passato neonazista locale, con commemorazioni, riscrizione della storia circa i crimini e massacri perpetrati nella seconda guerra mondiale nella regione, inaugurazioni di targhe e monumenti a criminali nazisti, antisovietismo e russofobia assurti a leggi e normalità. Nel frattempo Eduardas Vaitkus, candidato indipendente alle ultime elezioni presidenziali, è stato costretto a scappare dal Paese per sfuggire a minacce di morte e persecuzioni continue.
Il politico ha detto che spera che la situazione possa cambiare in meglio, ma per questo, occorre creare una nuova forza politica, la quale attraverso le elezioni, rovesci l’attuale leadership, ma non è facile né vicina, come prospettiva. “…La Lituania non deve essere in vendita. La Lituania deve essere indipendente e libera. Dovremmo essere neutrali. Non abbiamo bisogno di essere in guerra con nessuno. Dobbiamo cooperare con i nostri vicini, ripristinare la giustizia e l’uguaglianza. Se questi pensieri sono riconosciuti dal popolo, io mi metterò a disposizione. Per le future elezioni presidenziali…”, ha detto Vaitkus.
Stralcio di un articolo di Enrico Vigna
Il politico ha detto che spera che la situazione possa cambiare in meglio, ma per questo, occorre creare una nuova forza politica, la quale attraverso le elezioni, rovesci l’attuale leadership, ma non è facile né vicina, come prospettiva. “…La Lituania non deve essere in vendita. La Lituania deve essere indipendente e libera. Dovremmo essere neutrali. Non abbiamo bisogno di essere in guerra con nessuno. Dobbiamo cooperare con i nostri vicini, ripristinare la giustizia e l’uguaglianza. Se questi pensieri sono riconosciuti dal popolo, io mi metterò a disposizione. Per le future elezioni presidenziali…”, ha detto Vaitkus.
Stralcio di un articolo di Enrico Vigna
Iniziativa Mondo Multipolare/CIVG
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