È in corso un'indagine penale per l'attraversamento illegale della frontiera russa a Sudzha da parte di due giornalisti italiani. Lo ha riferito l'FSB commentando: "La troupe doveva pensare alle conseguenze e non inseguire illegalmente lo scoop..."
"I servizi di sicurezza russi hanno aperto un'inchiesta contro i due giornalisti della Rai che hanno realizzato un reportage dalla regione al confine di Kursk, teatro di un'offensiva delle truppe ucraine. L'accusa è di aver attraversato "illegalmente" il confine, entrando nella Federazione russa dall'Ucraina al seguito delle truppe occupanti...". (AGI, 17 agosto 2024).
L’emittente italiana RAI ha riferito che i giornalisti che hanno visitato Sudzha sono stati richiamati in patria “per il bene della loro sicurezza”. Il presidente della RAI, Roberto Sergio, ha annunciato che la giornalista Stefania Battistini e il cameraman Simone Traini sono stati rimpatriati “al solo fine di garantire la loro sicurezza e protezione personale”.
Questa dichiarazione, citata dalla RAI e da molti media mainstream, è arrivata poco prima che l'FSB russo annunciasse l'apertura di un procedimento penale contro Battistini e Traini per attraversamento illegale della frontiera.
"Il 16 agosto il Ministero degli Esteri russo aveva convocato l'ambasciatore italiano esprimendo una forte protesta in relazione alle azioni dei giornalisti italiani. Il Ministero degli Esteri italiano, a sua volta, ha affermato che i giornalisti pianificano le loro azioni indipendentemente da lui". (Y.V.)
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