In the last days, Israel has launched large-scale military assaults across the illegally occupied West Bank, which includes East Jerusalem, its most violent since 2002. The main target is Palestinian refugee camps, particularly in the northern cities of Jenin, Tulkarm and Tubas.
Israel’s occupation forces have killed at least 20 Palestinians since the massive military assault began in the early hours of Wednesday morning. Repeating on a smaller scale some of the most ruthless tactics employed in its genocide against 2.3 million Palestinians in the occupied and besieged Gaza Strip, Israel has blockaded all hospitals in Jenin and Tulkarm. In May, the UN warned that “Israeli forces [are] bringing war to the West Bank.” On Wednesday, Israel Katz, Foreign Minister in Israel’s genocidal government, called for a Gaza-esque war in the West Bank and for Israel to issue evacuation orders for Palestinians, aka genocidal ethnic cleansing.
Integrazione di Vincenzo Mannello:
"Cosa succede in Palestina? Niente che non sia già stato "programmato" da Netanyahu e soci da anni: la Cisgiordania DEVE passare sotto permanente controllo diretto di israele. Queste vere e proprie "operazioni speciali" in stile "invasione", vengono condotte con un numero impressionante di militari, di mezzi aerei e terrestri, di supporto letale dei servizi segreti e, soprattutto, con l'assoluta acquiescenza delle imbelli Nazioni Unite. Al resto pensano i cosiddetti "coloni" (armati) sionisti, che si preparano ad una prossima, inevitabile campagna di pulizia etnica nei confronti dei Palestinesi. Sempre più eroici ma, questa è l'impressione che si fa strada, sempre più "soli" nella battaglia, comprendente ovviamente pure Gaza.
L'Asse della Resistenza, malgrado il coraggio e la volontà espressa dai tanti che hanno sacrificato pure la vita per contrastare israele, non sembra in grado di opporsi "risolutivamente" alle criminali azioni sioniste, specie perché il supporto militare americano ed occidentale a Netanyahu è sempre più pesante e manifesto.
Agli omicidi dei più alti ranghi e dei quadri specializzati dell'Asse, messi in atto (in "trasferta") da Tel Aviv con il supporto anglo-americano, non si è risposto nella maniera più adeguata ai metri degli stessi autori : "occhio per occhio, dente per dente". L'unica forma di deterrenza che sionisti ed affini "sentono".
"Perché" non sia stato possibile è domanda di difficile, e complessa, risposta non sintetizzabile in questa occasione. Resta il fatto che, alla data odierna, israele continua imperterrita a "far quel che vuole".
In Cisgiordania, a Gaza, nel Libano, in Siria, in Iran e, presto, pure in Yemen. Purtroppo ritengo persino che, qualora fatti nuovi non la frenino, possa fare anche di peggio... specie se il supporto americano potrà contare su Trump o persino sulla stessa Harris. Riportata all'ordine da chi comanda davvero a Washington: Sion".
Vincenzo Mannello
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