lunedì 26 agosto 2024

Il nostro No all'uso di armi nucleari...

 


ICAN = campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari 
NFU = campagna internazionale contro il primo uso delle armi nucleari 

Il contesto in cui ci muoviamo non è di disarmo ma di crescente corsa agli armamenti, anche nucleari. Proprio per questo bisogna puntare a creare contraddizioni tra le potenze nucleari, tentare di coinvolgere in qualche modo la più disponibile, cioè - per cominciare - la Cina (sperando sia presto seguita da altre) - stante alla dichiarazione ufficiale di "non primo uso in qualsiasi circostanza", giostrare sulla "complementarietà" tra Trattato di proibizione e Trattato di Non proliferazione - TNP per rendere più flessibile il primo. Lo scopo? appunto favorire progressi nel TNP che rendano più difficile la "guerra nucleare per errore" (una ipotesi per niente fantastica e risibile) e predisporre condizioni di convergenza nel TPNW  di Stati aderenti al TNP "satelliti" di potenze nucleari primarie. Si pensi a tutti i Paesi della NATO (arrivata a 32 Stati membri). E' quanto abbiamo proposto, come Disarmisti esigenti & partners, nel working paper presentato al Secondo meeting degli Stati parte del TPNW. (…)

Per il testo del working paper (anche in inglese) si vada al link: https://www.petizioni24.com/ican-nfu

La dovremo presentare ufficialmente, questa proposta contenuta nel working paper, quale organizzazione accreditata membro ICAN,  al Terzo meeting,  previsto - sotto la presidenza del Kazakistan - nel 2025 a New York, la settimana che inizia il 3 marzo. 

Queste considerazioni spiegano perché riteniamo che, se occorre ricorrere, in Italia, ad uno strumento di LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE (LIP), preferiamo che sia meglio non prendere subito di petto la ratifica del nostro Paese al Trattato di proibizione delle armi nucleari.   

Al momento l'impegno degli "icanisti", in Italia e nel mondo, guardando soprattutto ad Occidente, è quello di accerchiare con le città gli Stati per ottenere nuove adesioni al TPNW, aumentando quantitativamente in modo lineare gli Stati ratificanti e puntando in particolare a "sfondare" in qualcuno dei Paesi NATO.

A nostro parere, questa linea è tatticamente inefficace perché basata su due presupposti del tutto opinabili: 1) le armi nucleari sono già militarmente obsolete; 2) per i Paesi NATO non è difficile dissociarsi dal nucleare, che non è citato nel Patto del 1949.

Non si è capita, lo ripetiamo,  la fase, che - trainata dalle grandi guerre in corso - non solo è di riarmo nucleare generale ma anche di sciagurata introduzione di una nuova retorica sulla impiegabilità delle stesse sui campi di battaglia.

Il problema, allora, non è l'aumento quantitativo delle ratifiche, che ora come ora non sposterebbe di una virgola i rapporti di forza internazionali rispetto all'alternativa riarmo-disarmo. Il problema è quello di provocare una crepa - da allargare - nel fronte nucleare, perché dimostri un minimo di consapevolezza sul rischio che tutti stiamo correndo. Ed è su questo punto che dovremo esercitare la nostra fantasia propositiva ed eventualmente, a nostro parere, avanzare una LIP studiata in modo acconcio.

La LIP, in sostanza, non dovrebbe riguardare una immediata, impossibile ratifica del TPNW da parte dell'Italia, che equivarrebbe nei fatti alla richiesta di una uscita dalla NATO, non matura negli attuali rapporti di forza politici e culturali.

Dovrebbe invece riguardare eventualmente l'indirizzo di un dialogo associativo dell'Italia rispetto al Trattato facendo riferimento all'articolo 4 del TPNW con al centro il non uso, in qualsiasi circostanza, delle armi nucleari.
Questa proposta potrebbe essere forse capita in modo più chiaro e diretto dalla più ampia opinione pubblica, che dalla TV e dai social un giorno sì e l'altro pure si vede squadernate sotto il naso la minaccia dell'uso delle armi nucleari e tende, giustamente, a rimuovere, per paura, il problema.

E' difficile arrivare a pensare che le élites governanti siano tanto stupide da autodistruggersi, ma per sì e per no può risultare utile prospettare l'interruzione del gioco alla roulette russa nucleare in cui purtroppo siamo tutti sempre più esplicitamente trascinati ...

Alfonso Navarra - alfiononuke@gmail.com






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