venerdì 3 settembre 2021

Grazie al coronavirus la profillasi genica (volgarmente definita “vaccino”) è per sempre!

 

Venghino signori venghino

Quando ero ancora un giovane rampante e di belle speranze, per sbarcare il lunario mi ero dedicato al gioco del poker, nel quale ero un discreto “esperto”. Spesso al tavolo giocavamo a 4 carte scoperte, alla “teresina”, perché c'era più suspence e si potevano imbastire migliori bluff.

Anche il primo ministro Mario Draghi ha deciso di giocare alla “teresina” affermando pubblicamente: “Sì alla terza dose  e,  se l'Aifa e l'Ema saranno d'accordo,  sono intenzionato a rendere il vaccino obbligatorio...”. Come bluff non c'è male, con la paura sparsa a piene mani negli ultimi mesi la popolazione è già pronta non solo alla terza dose, ma anche alla quarta, alla quinta... e così via fino ad arrivare magari alla “inoculazione giornaliera permante” prefigurata nel film Absolon (https://www.youtube.com/watch?v=cMg13xLU9C8).

La fantascienza, si sa, precorre la scienza e nel film si mostra una situazione mondiale di contagio a causa di un virus “sfuggito” al controllo per il quale c'era una sola cura possibile, iniettarsi ogni giorno una bella dose di antidoto, altrimenti insorgeva la malattia. Come dire “una pera al giorno toglie il medico di torno”. Poi alla fine si scopre, sempre nel film, che l'antidoto  era in realtà la causa della persistenza del contagio e che l'unica reale cura era una trasmissione di anticorpi monoclonali (o qualcosa di simile)...

Fatalità  è esattamente la cura recentemente approvata dall'Aifa (di cui parlo in questo mio articolo: https://paolodarpini.blogspot.com/2021/08/laifa-sdogana-lanticorpo-monoclonale.html) e la logica direbbe che ove esiste una cura efficace l'obbligo d'inoculazione di un vaccino sperimentale è una forzatura illeggittima. Tra l'altro si continua a definire “vaccino” un qualcosa che è semplicemente una “profilassi genica” che non immunizza affatto ma semplicemente mitiga o rimanda l'insorgere della virulenza, a costo di effetti collaterali che in molti casi si stanno dimostrando disastrosi e letali.

Infatti lo scopo di Big Pharma non è quello di sradicare le malattie bensì di conservarle vendendo farmaci che apparentemente migliorano una patologia creandone allo stesso tempo altre (vedi l'espandersi di varianti, ecc.). In verità per quanto riguarda il covid (ed altre numerose malattie) esistono prevenzioni e cure naturali alternative, prive di pericolose controindicazioni, che sarebbero in grado di sconfiggere ogni male, ma poi cosa avrebbero da guadagnarci sopra le case farmaceutiche da questa soluzione definitiva? Come potrebbero ricavare utili dai loro brevetti chimici?

Per questa ragione semplice semplice è stato inventato dal sistema farmaceutico un rimedio che non rimedia ma prolunga ogni malattia, in modo da avere sempre una fedele clientela disponibile... E non è esattamente quello che sta succedendo con il “fantomatico vaccino”? Terza dose, quarta dose quinta dose... e vai col tango ad libitum...

Big Pharma, con il "vaccino" obbligatorio, si aggiudica una rendita miliardaria a vita. E la comunità umana diventa una accozzaglia di corpi in “stand by” che se smettono di vaccinarsi potrebbero contrarre una “inaspettata” variante!

La minaccia è reale. Qui si gioca il tutto per tutto, questa -rischiata da Draghi sulla nostra pelle- è una mano di “teresina” molto intrigante. 

Paolo D'Arpini









Della serie “annate avanti voi che a me me viè da ride”!

2 commenti:

  1. Commento di G.R.: “Se pensate che, con l’arrivo dell’obbligo vaccinale, di potervi sottrarre alla quarta o alla quinta dose, correte grossi rischi. L’estensione del green pass ad un anno permetterà di chiudere la tonnara e vaccinare i renitenti, per poi iniziare il nuovo ciclo. La sincronizzazione dei tempi è perfetta e dimostra che al di là delle scaramucce sui social, chi sta portando avanti la macchina secondo programma non ha mai avuto nessun cedimento o tentennamento di sorta ma anzi, di queste divisioni si è nutrito, si sta nutrendo e si nutrirà. Detto questo rimane il problema che la nostra abitudine acquisita al green pass potrà diventare. Questo infatti è il vero bersaglio grosso, ovvero l’introduzione di una tessera a cui si vanno a legare i diritti acquisiti e che con il pass smettono di essere tali. Essi infatti inizieranno ad essere il frutto di negoziazioni a costo variabile, espressi dalle necessità che la macchina manifesterà di volta in volta. Ed allora sarà troppo tardi per reclamare...”

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  2. Commento di Giorgio Stern: “Grazie per l'articolo di Paolo D'Arpini e per il commento di G.R., entrambi lucidissimi... Aggiungo soltanto: Draghi è un esecutore. Lui (ed altri come lui) sta applicando la "immunità di gregge", ovvero, trasformarci da citttadini in gregge per immunizzare (tranquillizzare) chi comanda davvero.”

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