martedì 21 settembre 2021

AUKUS. Sommergibili atomici di Australia, United Kingdom, United States nelle acque cinesi... - La protesta di Pechino



Ha destato scalpore ed è stato fonte di molte polemiche l’accordo raggiunto da Australia, Stati Uniti e Regno Unito per la fornitura di sommergibili militari atomici all’Australia per un ammontare di 100 milioni di dollari. Si è molto parlato dello sdegno dei Francesi, che avevano già raggiunto un accordo con l’Australia per la fornitura di sommergibili militari all’Australia e che sono stati bruscamente estromessi. L’accordo ha preso il nome di AUKUS dalle iniziali dei nomi dei tre paesi: Australia, United Kingdom, United States. Il presidente francese Macron ha addirittura ritirato gli ambasciatori da Washington e da Canberra, capitale dell’Australia. Incredibili sono state anche le critiche al primo ministro canadese Trudeau (un borghese di tendenze democratiche) per non aver fatto aderire il Canada all’accordo. (vedi: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2021/09/aukus-si-prepara-alla-guerra.html)


Ma a noi sembrano molto più importanti e pertinenti le critiche avanzate dalla Cina, che ha definito l’accordo provocatorio ed irresponsabile. Infatti lo scopo dichiarato dell’accordo è quello di creare una flotta di sommergibili atomici che dovrebbero incrociare nel Pacifico Occidentale, presso le coste cinesi, per tenere sotto controllo un presunto espansionismo di un presunto imperialismo cinese. Ѐ noto che la Cina è diventata una grande potenza essenzialmente economica che tiene sempre un profilo basso e pacifico nelle crisi internazionali. Gli USA negli ultimi 30 anni hanno invaso o attaccato o bombardato innumerevoli paesi (Jugoslavia, Somalia, Iraq, Siria, Afghanistan, Libia, Sudan, ecc.) ed hanno 900 basi militari sparse in tutto il mondo, 300.000 militari dislocati in paesi esteri, flotte militari che percorrono tutti i mari del mondo, alleanze militari aggressive con molti paesi (tra cui la più nota è la NATO, di cui fa parte anche l’Italia). Quanti paesi ha invaso la Cina nello stesso periodo? Quanti militari ha all’estero? La risposta è facile: nessuno.

La verità è che gli USA ed alcuni loro alleati temono soprattutto la grande forza economica della Cina; temono che venga a mancare la supremazia del dollaro; e pensano di affrontare questa sfida ricorrendo alla minaccia militare. Per questo serve una politica di riarmo cui sono coinvolti anche gli alleati e vassalli come l’Italia e molti paesi europei ed extra-europei. Si calcola che il 75% delle spese militari nel mondo sono fatte dalla NATO (che rappresenta a stento il 15% della popolazione mondiale). Solo gli USA (che rappresentano il 4% della popolazione mondiale) spendono circa il 50% dell’intera spesa militare mondiale, una cifra di gran lunga superiore a quella delle spese militari di Cina, Russia e Corea Popolare messe insieme. Si può quindi finire con una domanda retorica: chi minaccia la pace mondiale?

Vincenzo Brandi



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