Il giornalismo è ricerca dei fatti. Il giornalismo è informazione.
Se un giornale (di carta o di tv) non pratica questa attività, non è un giornale. È altro.
Chiedo quindi di leggere questa lettera e di rispondere agli interrogativi e alle affermazioni contenute.
Giornali e tv danno notizia degli scontri a Gerusalemme Est, ignorandone le ragioni vere e profonde che li determinano.
Nessuno riporta che le Nazioni, Unite, l'Unione Europea e il governo italiano continuano a denunciare Israele per la violazione della legalità internazionale.
A ribadire che Gerusalemme Est è occupata militarmente da Israele fin dal Giugno 1967 e che dovrebbe essere una città condivisa per due popoli e due Stati.
Non si scrive o dice che l’Italia NON riconosce Gerusalemme capitale di Israele e che le case dei palestinesi evacuati da Sheik Jarrah sono di loro proprietà.
Case costruite dall'Unrwa (Agenzia dell’ONU) per i profughi palestinesi che si sono riversati su Gerusalemme Est dopo esser stati cacciati da quella che fino al 14 maggio 1948, data della fondazione dello Stato d'Israele, si chiamava Palestina.
Si dovrebbe informare che i palestinesi attuano una resistenza attiva per non essere cacciati dalle loro case; per riuscire ad essere liberi cittadini nella loro terra e non ospiti che possono essere cacciati ad ogni momento.
La resistenza di Sheik Jarrah è rivolta contro l'occupazione militare israeliana.
Scalda l'anima sapere che giovani e non giovani israeliani a Sheik Jarrah sono al fianco dei palestinesi per dire no all'occupazione e ai coloni. Ma di ciò non si informa.
Perchè non raccontate chi sono i coloni? Delle loro aggressioni quotidiane contro le donne, i vecchi, i ragazzi, le case, le greggi, gli alberi, del furto di terra, acqua e delle risorse in Cisgiordania? Eppure le notizie ci sono, sono su tutti i social e nei documenti ufficiali delle Nazioni Unite.
Perchè non dite che nel parlamento israeliano sono entrati estremisti fondamentalisti che intendono cacciare tutti i palestinesi per far posto alla grande Israele.
“A morte gli arabi”, gridano i fondamentalisti religiosi attaccando il quartiere di Sheik Jarrah.
Perché non raccontate che la polizia di Tel Aviv è entrata nella Moschea Al Aksa lanciando bombe assordanti e aggredendo i fedeli presenti. Perché?
Perchè non raccontate degli arresti e abusi dei minori, delle migliaia di palestinesi incarcerati, della pratica della detenzione amministrativa (cioè senza processo) perpetrata da Israele?
Perchè non trasmettete le immagini della violenza dei soldati contro pacifici manifestanti o delle incursioni notturne nelle case?
Perchè non commentate e mostrate film e documentari di registi palestinesi, ma anche israeliani o di altre nazioni che denunciano la situazione sopra descritta?
Potrei continuare all'infinito sulle ingiustizie subite dai palestinesi.
Ma certamente sapete tutto questo e allora perchè non ne parlate e vi rendete complici delle violazioni della legalità internazionale e dei diritti umani commessi da parte dello Stato Israeliano?
Giorgio Stern
Commento di G.D.D.: “Tutto su Gerusalemme rimanda a una visione assolutistica che non conosce né concede l’esistenza di aree “grigie”, di incontri a metà strada tra le rispettive ragioni. Ed ora l’estrema destra israeliana, le sue frange più violente hanno deciso che è giunto il momento di ripulire la “loro” città dalla “feccia araba”. Con ogni mezzo. Ecco perché quella palestinese è una resistenza antifascista...”
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