lunedì 1 gennaio 2018

Attenti all'Iran... Regime Change in vista!


Risultati immagini per Iran. Regime Change in vista.

...hanno lucidato le proprie trombe tutti gli squalificatissimi arnesi della cosiddetta “società civile” e dei “diritti umani”, gli scontati travestimenti dell’intelligence imperialista, da Amnesty International a HRW e alla National Endowment for Democracy, con pesce pilota, da noi, il “manifesto”, zelantissimo su tutte le campagne delle false sinistre e vere destre internazionali: russofobia, “dittatori”, migranti e Ong sorosiane, molestie, gender, “populisti”, “sovranisti”, “minaccia fascista” incombente (che, per carità, non riguarda mica censura, militarizzazione, securitarismo, bellicismo, colonialismo, guerra ai poveri su entrambi i lati dell’Atlantico). Ogni tanto, nell’idea fallace che pure in quelli del “manifesto” debba sopravvivere un briciolo di morale e di onestà intellettuale (non penso agli auto- ipnotizzati che contribuiscono pensando di scrivere per un giornale dalla parte dei deboli e oppressi), mi chiedo se gli balena mai il sospetto di aver dato il proprio contributo allo squartamento di Jugoslavia, Libia, Siria, Iraq e, con questo, all’eliminazione di milioni di innocenti. 

Una di queste entità, la Foundation for Defense of Democracies, del talmudista Mark Dubowitz, ha sintetizzato il programma di distruzione dell’Iran, nel plauso del direttore della Cia, Mike Pompeo e del segretario di Stato Tillerson, nei termini di un appello a Trump di lanciare “l’offensiva finale contro il regime di Tehran, indebolendone le finanze attraverso più massicce sanzioni economiche e minandone la direzione attraverso la mobilitazione delle forze pro-democrazia”. Al tempo stesso il Congresso ha votato cospicui finanziamenti ai terroristi del MEK, la cui presidente, Maryam Rajavi, non ha perso l’occasione peri incitare “l’eroico popolo dell’Iran” all’assassinio del dittatore Khamenei e alla liberazione dei prigionieri politici.

Neda Soltan
Presto emergerà una nuova eroina-simbolo della “rivoluzione democratica”, sul modello di Neda Soltan, ricordate? La giovane manifestante di Tehran uccisa dagli agenti del regime di cui, poi, un video dimostrava la finta morte allestita con finto sangue dai suoi compari e un giornale tedesco, la Sueddeutsche Zeitung, la resurrezione in Germania.
Nulla di nuovo sotto il sole. Solo che questa volta temo che, constati i propri rovesci in Medio Oriente, grazie anche all’Iran, i veri Stati canaglia vogliano andare fino in fondo. E qui, amici, la controinformazione è vitale. Soprattutto per spuntare le frecce avvelenate che, in partenza dall’house organ sorosiano che si fregia del vezzeggiativo “quotidiano comunista”, contaminano le facoltà raziocinanti di tanti dabbenuomini e tante dabbendonne, anche femministe, anche LGBTQ, al punto da trascinarseli appresso nel lastricare la strada dell’inferno.

Fulvio Grimaldi

Immagine correlata

(Stralcio tratto da: www.fulviogrimaldicontroblog.info)

TARGET  IRAN
PARTE LA MAIDAN IRANIANA – FAKE NEWS, FAKE FLAG, REGIME CHANGE IN VISTA
E il “manifesto” fa da pesce pilota dell’operazione Israele-Usa



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