Signoraggio bancario invenzione di Satana
Guardiagrele (Ch) – Scrive Giacinto Auriti:
Goethe affermava che “nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo”. Questo principio è particolarmente valido nel sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito.
Goethe affermava che “nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo”. Questo principio è particolarmente valido nel sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito.
Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere ché emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario.
Il valore della moneta lo crea il cittadino, tramite accettazione.
La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è
lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si
mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore
non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità
stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni
unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è
una convenzione.
La moneta è una semplice convenzione. Quindi …..
Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava
senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la
banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto
della proprietà il debito. Non si può comprendere come sia stata
possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca
d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla
definizione della moneta strumento (sterco) del demonio. La verità di
questa definizione è stata avvertita anche da S. Francesco d’Assisi
quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi
ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole
di Satana che stanno nel Vangelo.
Se Cristo avesse ascoltato Satana…
Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel
deserto, Satana Gli dice: “Tramuta le pietre in pane”. Per lo più
queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come
tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato
motivo della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile
perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane
dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Dunque la
giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci
dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando,
rispondendo a Satana, afferma (Mt. 4,4): “Sta scritto, non di solo
pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Ciò
che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai
considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il
significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma
dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca
di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata
l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di
Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben
dire a Cristo: “Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho
dato il consiglio di trasformare le pietre in pane.” Quindi Cristo
sarebbe stato trasformato da “padrone” a “debitore” del Suo pane.
Da debitori a creditori: alchimia satanica della moneta nominale oggi
A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione
della moneta nominale. Quando la banca centrale emette moneta
prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola,
ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto,
esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato
l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della
pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la
banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di
tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della
tentazione di Satana (Ndr.: elemento che sta alla base di tutte le
crisi economico-finanziarie dal 1694 ad oggi. Crisi pilotate ed
indotte dal sistema bancario e dai suoi complici che ruotano intorno
all’orbita della politica e vengono foraggiati dallo stesso sistema
bancario: ciò indurrà il poeta statunitense Ezra Loomis Pound a
definire i politici “camerieri dei banchieri).
Since 1694
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle
banche centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da
proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio
denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto
dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’Umanità è così
precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia.
Peggio delle bestie
La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. È gran
tempo ormai che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette (cioè la Banca Centrale – Ndr). Con la moneta debito l’Umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del “suicidio da insolvenza” come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: “I vivi invidieranno i morti”.
La Terza Tentazione nel deserto e gli adoratori di Satana
Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le
si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente
significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Mt. 4, 8-9):
“… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori”.
Una curiosa e distruttiva “coicidenza”
Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di
Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano
fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica. La
circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione
dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle
banche centrali come promotrici della moneta-debito parla da se. Non a
caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con
cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la
Transustanziazione. Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca
d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il
simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta.
Subordinazione del potere religioso a quello politico
Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello
politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione
protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano
Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente
subordinata alla sovranità religiosa (Ndr – da notare anche la curiosa
coincidenza: il ruolo giocato dalla casa reale inglese, posta ai
veritci della “piramide massonica” internazionale – Vedi Duca di Kent
– vedi qui foto – L’origine ebraica del protestantesimo in Bernard
Lazare). Non a caso quando il protestantesimo entra in Europa
continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV.
Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si
disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i
banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo (vedi
qui L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha
Costi di Produzione) e che gli stessi re avrebbero potuto emettere
gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. Non a caso in
Svizzera vige la regola di essere ad un tempo “banchieri” e
“protestanti”.
La differenza tra Sacro Romano Impero e Commonwealth britannico
Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e
Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario
delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver tolto Dio
dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la
Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione
di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è
Commonwealth. Tutto il mondo è “colonia monetaria”. (Ndr.: Satana ha
conquistato e soggiogato il mondo con il suo sterco, diffuso dai suoi
seguaci).
Satana mantiene le promesse fatte a fin di male
Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le
promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede
ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo. Su queste
premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta
Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è
padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo
possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza
perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così
anche questa tentazione.
lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si
mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore
non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità
stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni
unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è
una convenzione.
La moneta è una semplice convenzione. Quindi …..
Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava
senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la
banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto
della proprietà il debito. Non si può comprendere come sia stata
possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca
d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla
definizione della moneta strumento (sterco) del demonio. La verità di
questa definizione è stata avvertita anche da S. Francesco d’Assisi
quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi
ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole
di Satana che stanno nel Vangelo.
Se Cristo avesse ascoltato Satana…
Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel
deserto, Satana Gli dice: “Tramuta le pietre in pane”. Per lo più
queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come
tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato
motivo della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile
perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane
dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Dunque la
giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci
dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando,
rispondendo a Satana, afferma (Mt. 4,4): “Sta scritto, non di solo
pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Ciò
che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai
considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il
significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma
dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca
di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata
l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di
Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben
dire a Cristo: “Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho
dato il consiglio di trasformare le pietre in pane.” Quindi Cristo
sarebbe stato trasformato da “padrone” a “debitore” del Suo pane.
Da debitori a creditori: alchimia satanica della moneta nominale oggi
A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione
della moneta nominale. Quando la banca centrale emette moneta
prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola,
ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto,
esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato
l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della
pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la
banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di
tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della
tentazione di Satana (Ndr.: elemento che sta alla base di tutte le
crisi economico-finanziarie dal 1694 ad oggi. Crisi pilotate ed
indotte dal sistema bancario e dai suoi complici che ruotano intorno
all’orbita della politica e vengono foraggiati dallo stesso sistema
bancario: ciò indurrà il poeta statunitense Ezra Loomis Pound a
definire i politici “camerieri dei banchieri).
Since 1694
Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle
banche centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da
proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio
denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto
dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’Umanità è così
precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia.
Peggio delle bestie
La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. È gran
tempo ormai che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette (cioè la Banca Centrale – Ndr). Con la moneta debito l’Umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del “suicidio da insolvenza” come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: “I vivi invidieranno i morti”.
La Terza Tentazione nel deserto e gli adoratori di Satana
Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le
si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente
significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Mt. 4, 8-9):
“… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori”.
Una curiosa e distruttiva “coicidenza”
Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di
Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano
fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica. La
circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione
dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle
banche centrali come promotrici della moneta-debito parla da se. Non a
caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con
cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la
Transustanziazione. Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca
d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il
simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta.
Subordinazione del potere religioso a quello politico
Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello
politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione
protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano
Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente
subordinata alla sovranità religiosa (Ndr – da notare anche la curiosa
coincidenza: il ruolo giocato dalla casa reale inglese, posta ai
veritci della “piramide massonica” internazionale – Vedi Duca di Kent
– vedi qui foto – L’origine ebraica del protestantesimo in Bernard
Lazare). Non a caso quando il protestantesimo entra in Europa
continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV.
Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si
disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i
banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo (vedi
qui L’essenza della truffa monetaria da Signoraggio – Il Denaro non ha
Costi di Produzione) e che gli stessi re avrebbero potuto emettere
gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. Non a caso in
Svizzera vige la regola di essere ad un tempo “banchieri” e
“protestanti”.
La differenza tra Sacro Romano Impero e Commonwealth britannico
Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e
Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario
delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver tolto Dio
dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la
Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione
di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è
Commonwealth. Tutto il mondo è “colonia monetaria”. (Ndr.: Satana ha
conquistato e soggiogato il mondo con il suo sterco, diffuso dai suoi
seguaci).
Satana mantiene le promesse fatte a fin di male
Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le
promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede
ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo. Su queste
premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta
Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è
padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo
possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza
perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così
anche questa tentazione.
Postfazione di Giacinto Auriti sull’inganno più distruttivo di tutti i tempi: la moneta-debito, dalla creazione della Banca d’Inghilterra.
Postfazione al libro di Bruno Tarquini: “La Banca, la Moneta e l’Usura – La Costituzione tradita”
………………….
Integrazione/commento di Vincenzo Zamboni:
1) Non avevo pensato alla possibilità che il copyright delle
eurobanconote si riferisca solo al disegno dell’immagine.
Tuttavia, esso non compariva nelle vecchie banconote di stato, che
erano invece qualificate per iscritto “proprietà del popolo italiano”;
oppure “della repubblica” (che significa cosa pubblica, ovvero
proprietà comune, ovvero proprietà originale del popolo, all’atto di
emissione), e “pagabili a vista al portatore”, che ne qualificava la
proprietà del portatore di turno dopo la prima consegna successiva
alla emissione, oppure ancora “proprietà del Tesoro”; quale ufficio
della repubblica, quindi daccapo come prima.
eurobanconote si riferisca solo al disegno dell’immagine.
Tuttavia, esso non compariva nelle vecchie banconote di stato, che
erano invece qualificate per iscritto “proprietà del popolo italiano”;
oppure “della repubblica” (che significa cosa pubblica, ovvero
proprietà comune, ovvero proprietà originale del popolo, all’atto di
emissione), e “pagabili a vista al portatore”, che ne qualificava la
proprietà del portatore di turno dopo la prima consegna successiva
alla emissione, oppure ancora “proprietà del Tesoro”; quale ufficio
della repubblica, quindi daccapo come prima.
Tutte scritte scomparse dalle eurobanconote, così come non compare più la scritta “La legge punisce i fabbricanti e spacciatori di banconote
false”.
Come mai ?
L’eurosistema è prudente: sa di agire allo stesso modo dei falsari,
come ha evidenziato il Nobel Maurice Allais, aggiungendo “cambia solo
il soggetto che ne trae beneficio”.
Infatti: invece della piccola “banda del buco” si tratta dell’
eurosistema bancario.
2) Frattanto, sono in circolazione una miriade di banconote da 20 euro
palesemente false, quali irregolari per insanabile contraddizione
interna. Si tratta della emissione di 20 euro datata 2002 e …
firmata “Mario Draghi”. Cosa c’è che non va ? Il fatto che nel 2002
Draghi Manolesta non era governatore della Bce, bensì semplicemente
direttore del Tesoro (un ministero di stato italiano, dunque) a Roma.
Insomma, noi siamo ormai abituati ad accettare e usare moneta e debito
privati (Bce, Bankitalia, che sono Spa), oppure anche “pubblici”, però
emessi a debito da chi dovrebbe emetterli in proprio come moneta
pubblica senza debito: il Ministero del Tesoro, appunto, che come
ufficio della Repubblica (”res publica”, ovvero “cosa pubblica”, cioé
di tutta la nazione, del popolo) dovrebbe emettere moneta pubblica
senza debito alcuno.
Come giustamente osservava Giacinto Auriti, la Banca d’Italia dovrebbe
svolgere pubblico ufficio di zecca dello stato, che stampa moneta
pubblica consegnandola al Tesoro senza contropartita.
3) c’è un risvolto storico tragicomico, in tutta questa faccenda. Come
è noto, la Repubblica ereditò dalla precedente monarchia una Banca
d’Italia sostanzialmente statalizzata, poiché, pur trattandosi di una
Spa, le sue quote erano state tutte acquisite dalle aziende di stato,
divenute poi il complesso Iri.
I barbarorepubblichini sono riusciti a privatizzare tutto, vendendo
ambo: Banca e Iri.
Semplicemente pazzesco: i beni pubblici, ovvero di tutti noi, sono
stati alienati (l’attuale Bankitalia è privatizzata al 95%, salvo
misero 5% di quota Inps-Inail), e dopo aver svenduto i beni comuni è
stato inventato il falso debito da signoraggio integrale (al 100% +
interesse, nemmeno i signori del feudalesimo medievale osavano tanto
!) scaricato sui cittadini. In termini marxisti, un furto di
plusvalore persino superiore al valore prodotto dal lavoro
rappresentato nominalmente dalla emissione.
Una vera catastrofe.
Alla faccia della Costituzione che “tutela il risparmio” (proprio così)…
false”.
Come mai ?
L’eurosistema è prudente: sa di agire allo stesso modo dei falsari,
come ha evidenziato il Nobel Maurice Allais, aggiungendo “cambia solo
il soggetto che ne trae beneficio”.
Infatti: invece della piccola “banda del buco” si tratta dell’
eurosistema bancario.
2) Frattanto, sono in circolazione una miriade di banconote da 20 euro
palesemente false, quali irregolari per insanabile contraddizione
interna. Si tratta della emissione di 20 euro datata 2002 e …
firmata “Mario Draghi”. Cosa c’è che non va ? Il fatto che nel 2002
Draghi Manolesta non era governatore della Bce, bensì semplicemente
direttore del Tesoro (un ministero di stato italiano, dunque) a Roma.
Insomma, noi siamo ormai abituati ad accettare e usare moneta e debito
privati (Bce, Bankitalia, che sono Spa), oppure anche “pubblici”, però
emessi a debito da chi dovrebbe emetterli in proprio come moneta
pubblica senza debito: il Ministero del Tesoro, appunto, che come
ufficio della Repubblica (”res publica”, ovvero “cosa pubblica”, cioé
di tutta la nazione, del popolo) dovrebbe emettere moneta pubblica
senza debito alcuno.
Come giustamente osservava Giacinto Auriti, la Banca d’Italia dovrebbe
svolgere pubblico ufficio di zecca dello stato, che stampa moneta
pubblica consegnandola al Tesoro senza contropartita.
3) c’è un risvolto storico tragicomico, in tutta questa faccenda. Come
è noto, la Repubblica ereditò dalla precedente monarchia una Banca
d’Italia sostanzialmente statalizzata, poiché, pur trattandosi di una
Spa, le sue quote erano state tutte acquisite dalle aziende di stato,
divenute poi il complesso Iri.
I barbarorepubblichini sono riusciti a privatizzare tutto, vendendo
ambo: Banca e Iri.
Semplicemente pazzesco: i beni pubblici, ovvero di tutti noi, sono
stati alienati (l’attuale Bankitalia è privatizzata al 95%, salvo
misero 5% di quota Inps-Inail), e dopo aver svenduto i beni comuni è
stato inventato il falso debito da signoraggio integrale (al 100% +
interesse, nemmeno i signori del feudalesimo medievale osavano tanto
!) scaricato sui cittadini. In termini marxisti, un furto di
plusvalore persino superiore al valore prodotto dal lavoro
rappresentato nominalmente dalla emissione.
Una vera catastrofe.
Alla faccia della Costituzione che “tutela il risparmio” (proprio così)…
……………………..
Commento di Giorgio Mauri: “Il modo in cui è gestito il DENARO è il vero problema di questo periodo storico, e non stupisce che i grossi problemi siano stati innescati dalla svolta fascista dei primi anni 80, iniziata in Italia con l’uccisione di Aldo Moro, e negli USA con il primo ACT a favore dell’alta finanza ad opera di quel gran figlio di buona donna che fu Carter. I democratici americani sono sempre coloro che, con l’aiuto dei laburisti inglesi di un inqualificabile Blair, chiusero il cerchio con Clinton nel 2000, un mese prima dello scadere del suo mandato, liberalizzando totalmente la gestione delle assicurazioni, che hanno fornito all’alta finanza facilitazioni enormi nel riciclaggio del denaro sporco. Perché è bene che si sappia che gli USA non danno agli italiani la cittadinanza per paura che siano membri della Ndrangeta, gli USA chiudono quando e come vogliono le pizzerie italiane per lo stesso motivo, e gli USA con la City di Londra sono coloro che riciclano la quasi totalità del denaro del crimine organizzato. Gli anglosassoni e, in generale, i popoli del nord Europa a partire dagli Olandesi, hanno una visione molto pragmatica dell’esistenza, che non guarda in faccia a nessuno. Difficile che possano reggere questa situazione a lungo.”
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