Domenica 8 novembre 2015 a Milano presso gli studi RAI di corso Sempione 27 alle ore 10.30 attivisti appartenenti a varie sigle si raduneranno per una protesta autorizzata e pacifica contro AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) che dal 2 all'8 novembre 2015 in occasione dei Giorni della Ricerca raccoglie sponsorizzata dalla RAI fondi da destinare alla ricerca oncologica.
AIRC finanzia una ricerca anche in vivo ovvero la vivisezione: una "scienza" falsa e fuorviante. Gli animalisti protestano contro la questua mediatica promossa e sostenuta dalla RAI, che in qualità di servizio pubblico non può e non deve avallare la sofferenza e una ricerca fallimentare sovvenzionata con denaro pubblico e di privati cittadini ignari. Inoltre, la RAI ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, dando la possibilità di contraddittorio a ricercatori e scienziati che vogliono promuovere la ricerca con metodi sostitutivi.
AIRC finanzia una ricerca anche in vivo ovvero la vivisezione: una "scienza" falsa e fuorviante. Gli animalisti protestano contro la questua mediatica promossa e sostenuta dalla RAI, che in qualità di servizio pubblico non può e non deve avallare la sofferenza e una ricerca fallimentare sovvenzionata con denaro pubblico e di privati cittadini ignari. Inoltre, la RAI ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, dando la possibilità di contraddittorio a ricercatori e scienziati che vogliono promuovere la ricerca con metodi sostitutivi.
A Milano il presidio è organizzato dal movimento Riscatto Animale e movimento Cani Sciolti con la partecipazione di Animalisti Italiani, Associazione Animalisti Onlus, , IAPL (International Animal Protection League) ,LEAL Lega Antivivisezionista, , Life, META (Movimento Etico Tutela Animali), UGDA (Comitato Ufficio Garante Diritti Animali) e da attivisti indipendenti.
Un portavoce del movimento Riscatto Animale sottolinea: "L'attuale ricerca prevede metodi, ormai superati, su "modello animali", che si sta rivelando il più colossale errore metodologico in quanto nessuna specie animale può costituire il modello sperimentale per un'altra. La legge non obbliga il ricercatore ad utilizzare la sperimentazione animale, ma spesso l’abitudine e la complicità con le lobby della ricerca e del farmaco, nonché ragioni di carriera, superano la doverosa curiosità di sperimentare e utilizzare i nuovi metodi di ricerca avanzata già disponibili."Le altre città coinvolte dalla protesta sono Firenze, Roma, Torino e Napoli.
Silvia Premoli
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