giovedì 14 luglio 2011
In quella casa di riposo per malati di Altzeimer...
Caro Saul,
in una casa che frequento da circa una anno, vivono delle straordinarie persone di cui vorrei parlarti. Ci abita Viola, una vecchietta piccolina, con grandi occhi azzurri, che quando ti vede, ti chiede se per caso c’è un posto per lei dove andare a dormire. A Viola piace molto parlare, se ti abborda, comincia a raccontarti, con tanto orgoglio, che suo figlio fa il pompiere, e che la moglie lavora presso il tribunale dei minori. Il figlio di Viola nessuno lo conosce, lei si giustifica dicendo che ha troppo da lavorare, ma che comunque la sera passa sempre da casa a salutarla perché ha le chiavi. Poi si congeda dicendo che deve sbrigarsi a non perdere l’autobus, altrimenti rientrerebbe troppo tardi a casa!..
E’ molto gentile con tutti, ma qualche volta si arrabbia di brutto ed allora comincia ad imprecare con parolacce da scaricatore di porto…. soprattutto quando incontra sul corridoio Caruso, un signore di circa 60 anni, che non riesce proprio a stare seduto o fermo….. cammina dappertutto, ed entra dappertutto, anche nella stanza di Viola a cui proprio non va giù che qualcuno possa occupare il suo letto. Accanto alla stanza di Viola abita una vecchina, molto fine e molto silenziosa, si chiama Provvidenza, ha l’aspetto di una antica nobildonna molto dignitosa. Provvidenza ha tre figlie che adora più della sua stessa vita. Ma quando le si chiede: Provvidenza, quante figlie hai? Lei risponde: “Quattro!” In effetti la quarta figlia un tempo è esistita, poi morta a 5 anni, ma per Provvidenza le figlie
sono sempre rimaste quattro e non tre! Lo raccontava sempre anche alla sua vicina di letto, Dina, una dolcissima signora con gli occhi chiari di quel celeste simile al mare Adriatico di fronte al quale ha abitato per tutta la sua vita. Dina parla sempre di un giorno in cui il suo bambino ancora piccolo, Stefano, scappò di casa per andare al mare, e per tutto il giorno non si riuscì a trovarlo. Ma ti racconta anche che nei giorni di festa si facevano tanti dolci, tutti in casa, e questo era un momento molto felice per tutti… infatti sorride ancora quando ne parla!.. mentre racconta entra nella stanza Peppino, un gentilissimo signore di 70 anni, piccolino, che viene tutti i giorni a trovare Provvidenza, ad accertarsi che abbia fatto colazione e che stia bene.
Peppino se ti incontra comincia a farti i complimenti, a dirti che sei bella come nessun’altra donna e che vorrebbe sposarti. Peccato che lo dice a quasi tutte le donne che incontra sul corridoio! Qualche volta però parla anche dei suoi figli (ne ha due) e del suo lavoro presso il suo negozio di mobili antichi. Poi si congeda in modo veramente elegante e ti dice che va a prepararsi per la cena (come se si trovasse in un grande albergo a 5 stelle). In questa casa abita anche Ezio, un bellissimo uomo di neppure 60 anni, ingegnere. Ezio faceva la libera professione, parlava 3 lingue e viaggiava moltissimo, soprattutto in America. Sua moglie, anche lei ingegnere, lo aiutava nel suo lavoro e soltanto 11 anni fa era perfino diventata mamma di una bellissima bambina molto somigliante ad Ezio. Ezio ti sorride sempre, e lo vedi che è felice di vederti, ma non ti dice mai nulla, non dice nulla neppure alla moglie ed alla figlia che spesso vengono a trovarlo ed insieme li vedi camminare nel grande parco come una stupenda famiglia!....
Io vado sempre volentieri in questa casa a trovare Provvidenza, e non soltanto per lei, ma perché quando mi trovo lì, tutti gli ospiti che ci abitano mi sorridono, mi
dicono che sono bella e fanno a gara per chiacchierare un po’ con me…. Queste persone straordinarie, diverse dall’umanità di tutti i giorni ma non per questo meno vere, tutte hanno vissuto intensamente la loro vita, hanno amato, hanno pianto, hanno apprezzato le cose belle… poi improvvisamente per loro il tempo si è fermato… il tempo e la realtà non esiste più….. in quella casa di riposo per malati di Altzeimer…..
Lidia
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