mercoledì 27 luglio 2011
Avaaz ed il bavaglio ad Internet: "Ultime ore prima che cali il sipario.."
Cari amici,
Il Presidente dell'Agcom ha criticato la nostra mobilitazione storica per la libertà di internet, dicendo che sono solo "cinguettii e grida" in difesa del "Far Web". Inondiamo le pagine Facebook e Twitter dell'Agcom di messaggi contro il bavaglio a internet in vista del suo ultimo appuntamento in Parlamento e dimostriamo così al Presidente la forza della mobilitazione dei cittadini!
Queste potrebbero essere le ultime 24 ore per alzare le nostre voci contro il bavaglio a internet. Il Presidente dell'Agcom sta sentendo tutto il peso della nostra mobilitazione, e sta provando a screditarci insultandoci e prendendoci in giro: ora sta a noi dimostrare che la difesa di internet è più forte della sua arroganza!
Oltre 60.000 di noi hanno inviato messaggi ai parlamentari la settimana scorsa per chiedere di far sentire le nostre voci forti e chiare contro il bavaglio a internet. E ha funzionato! Alcuni parlamentari chiave hanno criticato la delibera e citato la nostra mobilitazione come prova dell'opposizione crescente dell'opinione pubblica. Ma senza alcun rispetto il Presidente dell'Agcom ha risposto che i nostri erano "cinguettii e grida" in difesa del "Far Web"! Non ci resta che azzerare il suo tentativo di screditarci con un'ondata di azioni on-line proprio prima del suo ultimo appuntamento in Parlamento.
Inondiamo le pagine Facebook e Twitter dell'Agcom di messaggi contro il bavaglio a internet e dimostriamo così al Presidente la forza della mobilitazione dei cittadini. I nostri messaggi saranno poi raccolti e consegnati a mano al Presidente dell'Autorità domani in Parlamento. Ci rimangono solo 24 ore: clicca sotto per scrivere il tuo messaggio e fai il passaparola con tutti!
Negli anni Berlusconi ha cercato più volte di controllare l’informazione su internet, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora il governo sta provando a espandere i suoi tentacoli attraverso una nuova regolamentazione che permetterebbe all'Autorità per le Comunicazioni di rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright dai siti internet senza alcun controllo giudiziario. Ma noi stiamo difendendo la libertà di internet con tutte le nostre forze e stiamo vincendo!
Da subito abbiamo combattuto questa delibera, e abbiamo inviato quasi 230.000 messaggi ai membri dell'Autorità per chiedere di respingerla. Insieme ai nostri alleati abbiamo organizzato una mobilitazione storica su internet, culminata ne "La notte della rete". Centinaia di persone a Roma e 90.000 persone on-line hanno seguito l'evento in cui si sono susseguiti premi Nobel come Dario Fo, politici come Antonio Di Pietro, Emma Bonino e Fabio Granata, giornalisti, esperti e artisti, tutti contro il bavaglio a internet. Il giorno dopo l'Autorità ha rinunciato ad adottare la regolamentazione, sperando di far passare l'ondata d'indignazione e adottarla così in seguito.
Ma la battaglia non è finita. Il Presidente dell'Autorità è stato sentito in Parlamento la scorsa settimana, e dopo i nostri 60.000 messaggi alcuni parlamentari chiave hanno citato la nostra mobilitazione per dimostrare che l'opinione pubblica è contraria al bavaglio a internet. Ora il Presidente è stato chiamato per l'ultima volta in Parlamento, e noi non possiamo perdere l'occasione di rispondere alle sue offese: inondiamo le pagine Facebook e Twitter dell'Agcom di messaggi per difendere la libertà di internet e per chiedere di ritirare il bavaglio. Clicca sotto per mandare il messaggio e fai il passaparola con tutti: vinciamo anche questa tappa cruciale per la libertà della rete!
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio_3rd_action/?vl
Erano in molti a dirci che non avevamo speranze e che l'Autorità avrebbe comunque votato il bavaglio a internet, in ossequio ai diktat dall'alto. Ma grazie alla nostra mobilitazione incredibile siamo riusciti a fermare la regolamentazione e a difendere la libertà della rete. Ora non dobbiamo mollare e dobbiamo vincere anche questa sfida, perché il potere metta giù le mani da internet una volta per tutte.
Con determinazione,
Giulia, Luis, Ricken, Pascal, Benjamin, Alice e tutto il resto del team di Avaaz
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