martedì 5 luglio 2011
Usura e catastrofismo lieve di Giorgio Vitali, con commento altero di Niccolò Eusepi
"Passeggiando con diniego verso la fine del mondo.." (Saul Arpino)
La tendenza al pessimismo, peggio, al catastrofismo, era già presente nelle NOSTRE riflessioni qualche decennio fa, quando si viveva nel pieno MITO del progresso scientifico e indefettibile. Anzi, ai tempi della mia Università, il solo fatto di contestare certe certezze era un PECCATO da ROGO.
Ricordo, eravamo nel 1956, una discussione davanti all'Istituto di Fisica, dove il sottoscritto, inopinatamente, si è trovato circondato da una cinquantina di colleghi, tutti dissenzienti. Fu un'esperienza NOTEVOLE. Mi trovai un'altra volta in identica discussione, in un albergo di montagna, dove fui costretto a salire sul tavolo del ristorante perchè tutti gli altri, attorno, disssentivano a piena voce. Ma un conto è il Mito, un conto è la constatazione dei fatti della vita. Ripeto che la contestazione del Mito del Progresso, basato su concezioni razionalistico-materialiste, è già stata ampiamente acquisita. Dichiarare che il PROGRESSO non porta a nulla è una carta di successo in ogni riunione, convegno, assemblea. E tuttavia siamo sempre in un quadro di estremizzazioni che non colgono la realtà. Personalmente sono stupito dalla posizione molto accentuata presa da Fini, che è persona che sa quel che scrive. E' vero che il SALTO, avvenuto nel medioevo, della borghesia dei commerci che passa a guidare la società umana, ha determinato un CAMBIO ASSOLUTO di prospettiva ( o di paradigma).
Prima le due forme di vita accettate come esemplari erano quelle espresse come bassorilievo nelle Cattedrali: il Monaco e il Guerriero ( il mercante agiva alla grande comunque, ma non era il "modello" societario.) La figura del "ricco mercante" riempie le novelle, sia pure per sbeffeggiare. Ma siamo allo scherzo, allo sberleffo. Abbiamo poi, a Rinascimento inoltrato, il Shekspeariano "Mercante di Venezia" , (terra di mercanti ma anche di "grandi lottatori di terra e di mare"), dove si pone in maniera drammatica lo scontro fra la LEGGE (retaggio romano) e l'USURA che, nelle mani di "certi" mercanti, succhia la carne degli esseri viventi.
OGGI siamo arrivati al PREDOMINIO dell'USURA, non del mercante. Anche se tutta la società (c'est à dire: le Multinazionali ) vive attorno all'imprenditorialità in tutte le sue manifestazioni di cui NON la produttività, la ricerca, la creazione di nuovi oggetti, sono il fulcro. Ma il MARKETING, ossia.... mentire per vendere. (Tutto il sistema informativo ruota attorno alla pubblicità apparentemente collaterale, mentre ne è il CENTRO).
BENE: ma da qui a predicare la catastrofe prossima ventura, come una banale apparizione della Madonna, ce ne vuole. Una banale considerazione: negli anni 50 il grande studioso di geopolitica, Anton Ziskcha aveva scritto un libro di larga diffusione nel quale esprimeva le sue perplessità sul fatto che avremmo potuto essere due miliardi.
A sessant’anni di distanza, siamo 7 miliardi. NON so se questo sia progresso o regresso, anche perchè questo numero immane è sicuramente foriero di guerre e di stragi. Ma di fatto il numero c'è. E finora le stragi sono numericamente inferiori a quelle che insanguinavano il mondo prima di questo secolo. ( Informarsi per credere.)
Conclusione: La frase di Nietzche è suggestiva ed anche vera. E allora? Quando questo grande brulicare di esseri viventi sarà finito su questa crosta, nessuno, negli altri mondi, se ne sarà accorto. La cosa NON mi preoccupa affatto. Sono più preoccupato per la difesa della mia ed altrui libertà.Lo sento come richiamo più impellente.
Giorgio Vitali
Poesiola aggiunta:
Andavamo pensosi per la via
Ella guardava splendere le stelle
Io sussurrante: “Dimmi che sei mia”
Dicea additando: “Come sono belle!” ...
..
Lenta si mosse, poi guizzò e si spense
Bramai; Ella mi cadde in braccio
e pose sopra la mia
la sua tremante bocca.....
(da una poesia di Nino Berrini - 1880-1962)
……..
Commento di Niccolò Eusepi:
Questa questione che ogni cosa che tocchiamo ha sapore di usura mi fa letteralmente incazzare.
Dietro a ogni cosa c’è l’usuraio, ma neanche si vergogna più delle cazzate che dice per ammansire ‘la gente’.
La gente è cotta, fritto il cervello, denucleate le cellule, zombies.
Io l’ho scritto nei fumetti di Frigidaire e Ranxerox 35 anni fa (1975): la nostra striscia era peggio di un reality e comunque il personaggio era un il cyborg di un ‘coatto’ , tipo terminator ma molto più fuori di testa!
Cameron, il regista, vide Ranxerox il coatto, conobbe il mio grafico Tamburini (uno dei due autori, l’altro ero io), e copiò spudoratamente, facendo Terminator. Mica male, no?
Siano stati tradotti in tutte e lingue.
Non è che non avevamo avvisato!
Minchia.... ma sta storia degli usurai è troppo squallida, tipo Zio Tibia, muffa e odori nauseabondi, non se ne può piu!
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