Ebbene, questo camarilla di sanguisughe, messa in difficoltà solo per rari e brevi attimi storici - Repubblica Romana, lotta partigiana, popolo comunista, ’68 e meteora Cinque Stelle - negli ultimi ottant’anni, su ordine dei suoi referenti nei caveau, si è accanita a renderci “un volgo disperso che nome non ha”. E oggi è ancora e sempre la stessa, riuscita, strangolandoci con il ricatto più vile, quello su vita e salute, con pretesti assolutamente falsi, a eliminarci dalla scena. Una nazione incarcerata, imbrogliata, perseguitata, espropriata di tutti i suoi diritti, punita.
Pensavamo che oltre i regimi Prodi, Berlusconi, Monti non si potesse andare in termini di vendipatria e predatori dei beni di tutti. Con Conte, vero visconte dimezzato, con una metà in mano ai banchieri e l’altra al complesso digital-farmaceutico, abbiamo superato quel primato. Un maggiordomo a disposizione di tutto e del contrario di tutto. Un bruco giallo-verde autonominatosi “avvocato del popolo”, poi germogliato in azzeccagarbugli giallo-nero dell’idra a tre teste: Big Pharma, Big Digital e Big Bank. Un giurista a cui i più acclamati giuristi e costituzionalisti italiani, a partire da Zagrebelski, e a finire con Cassese, fino agli avvocati di Cagliari che lo hanno denunciato, rimproverano decreti illegittimi, anticostituzionali, addirittura scritti con i piedi che, però, hanno il merito di essere talmente laschi da consentire alle forze della repressione di scatenare arbitri ed eccessi coltivati in lunghi anni di apprendistato contro lavoratori, studenti, pensionati. Da noi, come ovunque si perseguano fini bio-tecno-fascisti analoghi.
Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.