Se consideriamo i quattro livelli dello sviluppo dell’uomo e della donna, nell’ordine dei Tarocchi, troviamo che:
- i primi tre fanno riferimento alle dinamiche soggettive e possiamo parlare del mondo interiore, autoriferito e alla “terra interiore”;
- l’ultimo, i livello “trascendente” o “spirituale”, riguarda “l’universale” che possiamo riferire alle “dinamiche gravitazionali” o “dell’universo quantistico”, nel quale anche l’uomo è immerso, partecipando attivamente alla sua formazione.I quattro livelli evolutivi, rappresentati iconograficamente soprattutto dagli Arcani Maggiori, permetto di arrivare a:
- conoscere le dinamiche funzionali del corpo, del connettoma cerebrale e della mente tetradica (riferita a: emozioni, affetti, cognizioni, intuizioni);
- comprendere il senso evolutivo delle “auto-identificazioni-multiple dell’ IO”, insite nel concetto di “individuo”;
- approfondire il significato del “senso di Sé” che come “auto-coscienza” porta alla “ … creazione delsoggetto e delle sue potenzialità integrative, olistiche, a-finalistiche e multidimensionali, capaci di produrre il “cambiamento”;
- scoprire la trascendenza e la spiritualità del Hubermensch, quel soggetto-olistico, vero, unitario, laico, libero e trascendente, capace di “… immettere spiritualità nel proprio ambito di vita”, con una “veraconsapevolezza”, una insostituibile saggezza, una straordinaria compiutezza e completezza dell’essere Uno.I primi tre livelli dello sviluppo rappresentano un continuum che si costituisce nel simbolismo della “Ruota di Fortuna” (Arcano X) e si completa nella figura del Diavolo (Arcano XV) assumendo una sorta di simbolismo che Nietzsche ha elaborato come “eterno ritorno”.Il quarto livello, che abbiamo riferito come “trascendente” ha in sé un principio di linearità che arriva sino a “Il Mondo” (Arcano XXI) che rappresenta il termine ultimo della consapevolezza, della saggezza e dell’illuminazione che, nell’insieme, rappresentano “l’androgino-sacro”.Una tale simbolica e complessa rappresentazione dell’evoluzione dell’uomo, del Homo-sapiens, dell’uomo-completo, porta a ricordare paradigmaticamente la rappresentazione che Massimo Corbucci fa dei “cicli della materia” (3+1), espressi come “3 cicli” ed una “fase lineare”).Corbucci sottolinea come i fisici hanno tardato a scoprire ciò che gli esoterici hanno detto da sempre, definendo anche come “materici” i cicli che ruotano e spirituale la fase-lineare.In questo delicatissimo equilibrio evolutivo si riesce a comprendere il significato di una trasformazione che porta dalla Materia allo Spirito, conditio sine qua non della Vita che è passaggio dalla “durezza” alla “accoglienza”, che nel Medio-evo ha assunto il simbolismo delle 3V: la via. la verità, la vita.Dice Massimo Corbucci: “… la natura delle cose è indipendente dalle aspirazioni dell’uomo”. Questo è tanto vero che possiamo tranquillamente parlare di “Natura-Umana” tenendola ben lontana dalla “Natura-ordinaria” (Natura-naturale” o Natura-nota), anche se i termini sono contrapposti: “… le aspirazioni dell’uomo sono indipendenti dalla natura delle cose (non ne hanno nulla a che fare).In altre parole:
- mentre la natura-ordinaria è finalistica e si basa sul teorema dello stimolo-risposta (ed anche della inesorabile ripetitività, che è anche la base fondamentale del valore scientifico);
- la Natura-Umana, che si caratterizza non nella parte anatomico-strutturale del corpo-fisico, ma per la presenza di processi evolutivi che, pur basati sul background materialistico-meccanicista del connettoma, generano e attivano processi evolutivi teleonòmici che sono appunto a-finalistici, non ripetitivi, evolutivi, a-materici e legati ad un “programma”.
Romeo - lerreomero@gmail.com
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