Veste di bianco e predica generiche dottrine sull'amore e sulla fratellanza. Ma la sua ideologia, ché il Sacro è altro, ha ispirato più massacri e distruzioni di qualsiasi altro flagello della storia.
Fedele solo agli obiettivi del suo Ente (Dio è un'altra cosa), è in prima fila al fianco di chi vuole distruggere l'identità etnica, culturale e storica dell'Europa.
Alfiere del mondialismo, sostenitore del meticciato, nemico di ogni diversità, essendo sostanzialmente un laico, profana l'essenza più profonda di ogni aspetto sacro: gli antenati, la stirpe, la terra d'appartenenza.
La sua scadente dottrina, basata su fantasie infantili, buone per plebi senza Patria, ben si concilia con i tempi ultimi, nei quali si sta manifestando il vero nemico d'Europa, che ormai da duemila anni cova, contro i gentili e le loro terre, un odio profondo.
La vera rinascita d'Europa inizierà quando le "serpi in seno", insieme ai loro fratelli maggiori e minori, antichi e moderni, saranno svelate per quel che sono: esseri inferiori che odiano tutto il bello e l'armonioso del mondo fatato, essendo il loro riferimento invisibile un'entità distruttrice di ogni forma di lucentezza terrena.
Chi si armerà per quest'ultima battaglia, avrà il favore degli Dei.
Chi è il desso evocato? Tal Francesco I, al secolo Bergoglio Jorge Mario
(Francesco Di Marte)
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